Viola, continua il rimpallo di dichiarazioni, Coppolino: "Attendo esito Procura, al momento scuse e silenzio"

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Aurelio Coppolino in merito alla vicenda Viola che non sembra finire più

Excusatio non petita, accusatio manifesta” (scusa non richiesta, accusa manifesta) usavano dire i latini. Ed io, come già fatto il 30 ottobre scorso -a differenza del passato- in una conferenza stampa pubblica, mi scuso nuovamente prima di tornare in rigoroso silenzio nell’attesa che l’esposto da me presentato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria il 22 ottobre 2018 produca novità sostanziali sebbene sia già stata ipotizzata -nei confronti di chi mi ha proceduto nella gestione del club- l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali (ex. art. 2621, comma 1, c.c.).
 
Inutile, ora, tornare su aspetti e documenti da me già resi pubblici nella conferenza stampa sopraccitata ed in dichiarazioni successive a quelle rese dall’attuale società subentrata il 22 febbraio scorso, all’indomani dell’esclusione (3 maggio) della Viola per il mancato pagamento dell’ultima rata federale.
 
La Viola e Reggio Calabria non meritano ulteriori offese ed è per questo che, a prescindere da quello che sarà eventualmente dichiarato nei prossimi giorni, scelgo di attendere in fiducioso silenzio gli sviluppi delle Autorità Giudiziarie che spero riescano a fare finalmente chiarezza sugli opachi e molteplici passaggi da me sconosciuti all’atto dell’acquisizione e denunciati -per la prima volta- inerenti gli ultimi anni.
 
Alzando pubblicamente bandiera bianca già il 20 ottobre, dopo appena due gare ed il giorno dopo la citazione in giudizio del Tribunale di Reggio Calabria (su mandato della Città Metropolitana per un presunto debito di 700.000 euro -non presente nel bilancio ricevuto, come quello di 120.000 euro del PalaCalafiore- inerente canoni impagati del Pianeta Modena per gli anni 2014 e seguenti), intendevo evitare ulteriori sofferenze a lavoratori e tifosi, confidando di rivolgermi, come poi feci due giorni dopo, alla giustizia.
 
Staff tecnico e giocatori mi spinsero a non inviare quella lettera di rinuncia già pronta, vogliosi di continuare a lottare per i colori nero arancio e speranzosi di trovare comunque una soluzione. Da lì fu poi il tempo dell’impegno dei tifosi e del Comitato Mito Viola che individuarono la Mood Project, dapprima in qualità di sponsor principale e successivamente come nuovo proprietario.
 
Sebbene ritenga di avere assolto ai miei compiti rendendo edotta la nuova proprietà nel dettaglio della reale situazione, anche perché già da me resa pubblica nella conferenza stampa di ottobre, non mi sottraggo alle responsabilità derivanti dal non essere riuscito a conoscere in tempo utile la verità.
 
Qualche giorno fa sono tornato a vedere il bellissimo documentario di Enrico Ventrice prodotto da Rai Cinema “Viola contro Tutti”. Ho sentito dentro un magone, trovandomi d’accordo con chi oggi non trova più alcun legame fra quel mondo e quello attuale.
 
Scuse e silenzio.
 
Aurelio Coppolino