La Myenergy torna a vincere divertendosi: pratica Milazzo archiviata

Due punti conquistati col vecchio e caro 'piglia e tira', migliorato da una difesa sempre più efficace e dalla crescita dei singoli


Vittoria doveva essere e vittoria è stata per la Viola Myenergy che ieri, con la cornice di pubblico di un Palacalafiore esaltato, ha avuto la meglio sulla Svincolati Milazzo dell’ex coach Trimboli.

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Due punti per scacciare i fantasmi di una terza sconfitta consecutiva che avrebbe compromesso il percorso sin qui fatto dai neroarancio e il lavoro di coach Cigarini, a fine partita contento per aver superato la tensione e i pericoli del pregara contro un avversario insidioso come Milazzo.

Due punti per tornare a correre e tirare e macinare canestri e avversari, quel marchio di fabbrica tanto caro all’allenatore che in partita predilige i ritmi alti e intensi di questa sera, senza pensare ‘troppo’. Il vecchio e caro ‘piglia e tira’, ma rivisitato dopo settimane di lavoro grazie agli accorgimenti di una difesa sempre più efficace e alla crescita dei singoli (sempre più prezioso il contributo dei vari Konteh, Maksimovic, Cessel).

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La partita

Partita iniziata nel ricordo di Nicola Saccà, il primo vero pivot della storia della Viola, scomparso in questi giorni. Sugli spalti la bandiera dell’Ucraina: un folta rappresentativa della comunità ucraina a Reggio è qui al Palazzetto a sostenere il proprio beniamino Tyrtyshnyk e per l’iniziativa solidale organizzata con la collaborazione di Bnp Paribas.

Maksimovic, Tyrtyshnyk, Aguzzoli, Binelli e Mavric il quintetto di partenza, e che partenza. Subito un 11-0 bruciante, gli avversari i primi 4 minuti sembrano non entrare in campo. Ed è un vantaggio che la Myenergy manterrà e incrementerà durante tutta la gara, con i milazzesi che girano palla per trovare tiri facili, ma le nuove ‘consegne’ funzionano e le maglie della difesa neroarancio sono serratissime.

La formazione ospite alterna difesa a uomo e a zona. I neroarancio si incollano a uomo e ripartono veloci in contropiede: come dicevamo, il canovaccio tattico preferito da coach Cigarini, che difende bene il pitturato, sporca i tiri dalla distanza e mantiene il distacco, anzi lo incrementa. Dentro non si passa, a turno le stoppate di Aguzzoli (14 punti, 5 rimbalzi e 6 assist per llui) e Cessel (9 punti) respingono i tentativi mamertini.

Rapidi capovolgimenti di fronte e capitan Binelli (ispiratissimo, 15 punti con 5/9 complessivo da 3, e stasera meno falloso del solito), Maksimovic (uno dei migliori in campo con 13 punti e 15 di valutazione) e Tyrtyshnyk ( solito ‘ventello’ per lui, 21 punti per la precisione) si scatenano dalla lunga distanza.

La Viola allunga.

Milazzo è un animale ferito e reagisce con gli strappi a turno di Barbera, Battaglia (migliore dei suoi con 18 punti e 15 di valutazione), Manfrè e Karavdic. Ma questa sera non basta, la Viola ha più gambe, determinazione e assi nella manica.

Coach Cigarini ricorda il turno infrasettimanale in calendario (si gioca ancora mercoledì, poi nell’anticipo di sabato) e sfrutta a fondo la panchina: a fine gara saranno 11 i giocatori neroarancio a calcare il parquet. E il palazzetto esplode letteralmente alla bomba dall’angolo del giovane Antonio Mazza.

Finisce 90-80 e la Viola resta seconda con Ragusa, dietro l’Orlandina di coach Bolignano.

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Ora pochi allenamenti mirati e testa alla prossima gara: mercoledì alle 20.30 al Palacalafiore arriva la cenerentola Fortitudo Messina. Ma non si guarda la classifica, la Viola deve solo pensare a correre, tirare, macinare punti e avversari.