"Zes, Reggio Calabria esclusa": la lettera di un imprenditore

"Nella Zes sono state incluse tutte le aree industriali della Calabria, ad eccezione di quelle localizzate a Campo Calabro e Reggio" la lettera dell'imprenditore Pino Falduto

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino riguardante le aree Zes di Reggio Calabria. Di seguito il testo integrale:

LA LETTERA

“Illustrissime Autorità,

Dispiace costatare il vostro completo disinteresse per la Città di Reggio Calabria e per i suoi cittadini. Sembra che ogni cosa che viene proposta o fatta, poi nella pratica si riveli, sempre, una presa in giro.  L’ultima in ordine di tempo è emersa consultando il sito dell’Agenzia delle Entrate per poter fare richiesta delle agevolazioni fiscali previste per gli insediamenti produttivi, presenti o da insediare nelle aree ZES di Reggio Calabria.

Come è a voi noto il “ D.L. 91/2017, cd. Decreto Sud, recentemente entrato in vigore, è dedicato a un nuovo piano per favorire la crescita economica nelle aree del Mezzogiorno, e introduce a questo fine due misure principali:

1) la misura denominata Resto al Sud per l’imprenditoria giovanile;

2) il nuovo concetto di Zona economica speciale, c.d. ZES, già diffuse all’estero, che individua zone del paese collegate ad una area portuale, destinatarie di importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che consentano lo sviluppo di imprese già insediate e che si insedieranno, attraendo anche investimenti esteri. La ZES più famosa e sviluppata, ad esempio, è Dubai.

Le principali caratteristiche di una ZES sono:

  • deve essere istituita all’interno dei confini statali, in una zona geografica chiaramente delimitata e identificata;
  • può essere composta anche da aree territoriali non direttamente adiacenti, purché abbiano un nesso economico funzionate;
  • deve comprendere un’area portuale, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN- T), con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013.

I benefici previsti comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti, sia per le nuove imprese che per quelle già esistenti nella ZES.

E’ prevista, inoltre, l’applicazione, in relazione agli investimenti effettuati nella ZES, del credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi 98 e seguenti, della legge 2015, commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti, entro il 31 dicembre 2020, nel limite massimo, per ciascun progetto d’investimento, di 50 milioni di euro. Il decreto Sud prevede di crearne almeno cinque in altrettante Regioni meridionali (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia).  Si parla principalmente delle aree di Gioia Tauro, Napoli-Salerno, Bari, Taranto. A questo fine sono già stanziati circa 200 milioni di euro, da utilizzare tra il 2018 e il 2020.

CONDIZIONI

Le condizioni per il riconoscimento delle agevolazioni sono principalmente due:

  • le imprese devono mantenere le attività nella ZES per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni, pena la revoca dei benefici concessi e goduti;
  • non devono essere in liquidazione o in fase di scioglimento.

Ciascuna ZES sarà istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, su proposta della regione interessata, corredata da un piano di sviluppo strategico.

La regione formula la proposta di istituzione della ZES, indicando le caratteristiche dell’area identificata. Il soggetto per la gestione dell’area ZES sarà un Comitato di indirizzo composto dal Presidente dell’Autorità Portuale, che lo presiede, da un rappresentante della Regione e da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ai membri del Comitato non spetta alcun compenso o indennità di carica. Il Comitato di indirizzo si avvale del Segretario Generale dell’Autorità portuale per l’esercizio delle funzioni amministrative.

Il soggetto gestore deve assicurare, in particolare:

  • gli strumenti che garantiscano la piena operatività delle aziende presenti nella ZES;
  • l’utilizzo di servizi sia economici che tecnologici nell’ambito ZES;
  • l’accesso alle prestazioni di servizi da parte di terzi;
  • il soggetto gestore potrà anche autorizzare la stipula di accordi o convenzioni con banche ed intermediari finanziari.”

Questo è quanto previsto dalla normativa Nazionale

COS’É SUCCESSO IN CALABRIA?

Invece di istituire la ZES solo a Gioia Tauro per come sarebbe stato naturale. Per motivi legati alla prossima campagna elettorale sono state incluse tutte le aree industriali della Calabria ad eccezione di quelle localizzate a Campo Calabro e Reggio Calabria (Torre Lupo, San Gregorio -San Leo, Gallico);

Poi per continuare a fare scena nei confronti di Reggio Calabria cosa si è pensato di fare? includiamo tutti  gli aeroporti, compreso Reggio Calabria, indicando un’area di ben 27 ettari. Naturalmente era solo una sceneggiata in quanto le aeree individuate sono assolutamente inutilizzabili perché ricadenti in corrispondenza delle piste di atterraggio– questa scelta illuminata probabilmente era il motivo del segreto di Stato imposto da SACAL sul fantomatico Progetto industriale allegato ai documenti di gara.

La scelta strategica (da tenere segreta per evitare che altri potessero imitarla) è quella di fare dell’Aeroporto di Reggio Calabria il primo Aeroporto al mondo che si autofinanzia attraverso il doppio uso delle piste di atterraggio con la previsione della trasformazione in pascolo delle aree ZES individuate proprio in corrispondenza delle piste di atterraggio, probabilmente per utilizzare proficuamente le aree ZeS nel periodo molto lungo di non utilizzo delle piste ,visto il numero dei voli  previsti per la nostra città. L’attività naturale che si può svolgere è quella della pastorizia che naturalmente rappresenta una delle eccellenze della nostra terra o e insieme al bergamotto individuano le nostre caratteristiche genetiche.

Considerato che intendiamo dare una mano per lo sviluppo del nostro Aeroporto, ci proponiamo come soggetti interessati ad avviare questa bio attività e pertanto vorremmo, se cambiate modulistica sul sito dell’Agenzia delle Entrate fare formale richiesta per avviare l’attività di pascolo.

Fiduciosi di un Vostro cortese cenno di riscontro, vogliate gradire i migliori saluti.

DESTINATARI

La nota è stata inviata:

  • Presidente del Consiglio dei Ministri Avv. Prof. Giuseppe Conte;
  • Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Prof. Claudio De Vincenti;
  • Ministro dell’Economia e delle Finanze Prof. Roberto Gualtieri;
  • Presidente Regione Calabria Onorevole Geraldo Mario Oliverio;
  • Presidente Consiglio Regionale Onorevole Nicola Irto;
  • Prefetto di Reggio Calabria Dott. Massimo Mariano;
  • Sindaco del Comune di Reggio Calabria Avv. Giuseppe Falcomatà;
  • Assessore alla Mobilità Urbana Avv. Giuseppe Marino;
  • Assessore alla Pianificazione Urbanistica Arch. Mariangela Cama;
  • Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Dott. Antonino Tramontana.

Fonte: Giuseppe Falduto – Imprenditore illuso di poter vivere in un Paese Normale