Ztl a Reggio, contrari anche Confcommercio e Confesercenti: 'Scelta illogica'

"Per quale bizzarro motivo si richiede, per ottenere il permesso di tornare nella propria casa, un'autocertificazione in cui si dovrebbe attestare la regolarità contributiva del cittadino richiedente?"

“Non è possibile apprendere una notizia di questo genere che impatta sui commercianti reggini, in maniera “casuale”. Non è possibile avere notizia in pieno agosto, a stagione ampiamente iniziata ed a “cose fatte”, della localizzazione, delle modalità, tempistiche e durata delle ZTL. Non è accettabile nella forma e nella sostanza.

Non sappiamo quali ragioni abbiano portato ad una scelta di questo genere, sempre sulla questione Ztl, anche perché su molte altre questioni abbiamo sempre interloquito bene con l’amministrazione, abbiamo risposto presente, senza mai avviare inutili polemiche ma offrendo contributi e ricercando la migliore soluzione nell’interesse delle imprese”.

Attraverso un post sui social, Confcommercio Rc esprime contrarietà rispetto alla scelta dell’amministrazione comunale di istituire la Ztl nel centro storico di Reggio Calabria.

“Quel che interessa è che, su questo argomento, i Commercianti e la Confcommercio, come già successo lo scorso anno, sono stati irragionevolmente scavalcati nella fase di programmazione. Se esistevano problematiche “tecniche”, come ci viene riferito, dovevano essere affrontate e condivise nei modi e nei tempi giusti. Occorreva programmare per raggiungere un risultato soddisfacente per tutti.

Abbiamo avuto rassicurazioni dall’assessore alle attività produttive Martino, con la quale ci stiamo confrontando, di uno spostamento della Ztl alle 21. Non basta assolutamente. Al di là delle interlocuzioni informali e del disappunto espresso, abbiamo chiesto ufficialmente un urgente incontro per comprendere le linee generali del progetto che, per come nasce, è pura invenzione”, conclude il post di Confcommercio.

Concetti differenti ma stesso pensiero anche per Confesercenti Reggio Calabria.

“Per quanto concerne la questione ZTL come Confesercenti Reggio Calabria non abbiamo ancora espresso una posizione in attesa della conferenza stampa di lunedì in cui, a quanto c’è stato riferito, l’Amministrazione spiegherà il perché delle scelte riguardanti le modifiche alla mobilità cittadina.

Nel frattempo, senza grandi proclami un piccolo concreto risultato lo abbiamo ottenuto dato che, su nostra specifica richiesta, l’inizio delle ZTL orarie è stato spostato dalle 20.00 alle 21:00 evitando i prevedibili problemi a cui sarebbero andate incontro le tante attività commerciali il cui orario di chiusura è alle 20:30.

Posso però già anticipare la nostra contrarietà per il “modus operandi” che, ancora una volta, ha di fatto escluso il confronto con le parti sociali su temi di importanza vitale per l’economia cittadina e non solo.

Questo, però, sarà oggetto di un comunicato che rilasceremo, appunto, dopo la conferenza stampa in modo da avere tutti gli elementi per esplicitare il nostro giudizio”, il pensiero di Claudio Aloisio.

Il presidente ci Confesercenti pone l’attenzione sulla documentazione che i reggini residenti del centro storico devono presentare, a suo dire senza un nesso logico con la Ztl.

“Con questo post, invece, mi vorrei soffermare su un punto che, francamente, mi è di difficile comprensione e riguarda il modulo per il permesso di accesso e di sosta dei residenti alle zone a traffico limitato.

Fermo restando che giudico inopportuno e vagamente vessatorio costringere un residente a pagare 16 € di marca da bollo per accedere ad un suo sacrosanto diritto, c’è una richiesta del modulo che mi appare incomprensibile: quella della regolarità contributiva dei tributi locali.

Mi chiedo: per quale bizzarro motivo si richiede, per ottenere il permesso di tornare nella propria casa, un’autocertificazione in cui si dovrebbe attestare la regolarità contributiva del cittadino richiedente?

Quale nesso hanno le due cose? Quale norma prevede una tale richiesta? E quali conseguenze ci sarebbero se non si è in regola col pagamento dei tributi? Non si rilascia il permesso e si impedisce a una famiglia di poter accedere con il proprio mezzo al domicilio?

Senza contare le possibili conseguenze penali alle quali si andrebbe incontro anche in caso dichiarazioni false fatte in buona fede, ad esempio non essendo a conoscenza di un tributo da saldare perché la bolletta non è mai arrivata.

Anche su questo punto spero si farà chiarezza nel corso della conferenza stampa ma, qualsiasi risposta verrà data, rimane l’assurdità di una richiesta fuori da ogni logica e buon senso.

Intendiamoci, non sarò certo io a difendere gli evasori, coloro che non pagando i tributi locali creano problemi ai cittadini onesti che, pur non ricevendo in cambio servizi adeguati, ottemperano al loro dovere onorando regolarmente il dovuto.

Quello che però contesto è il principio, perché l’essere o meno in regola con il pagamento dei tributi locali nulla ha a che vedere con il diritto di poter tornare a casa propria”, le parole di Claudio Aloisio.