Coronavirus e 25 aprile, Arcuri: “La nostra ‘liberazione’ non è ancora arrivata”

"Il contagio si riduce, la curva dell'epidemia si appiattisce, ma non siamo ancora liberi". Le parole del commissario Arcuri


“Andiamo avanti ma non abbiamo ancora vinto, oggi è la festa della liberazione ma noi non siamo ancora arrivati alla liberazione dal virus, il 25 aprile non è ancora arrivato e non abbiamo ancora riconquistato tutte le nostre libertà. Il nostro avversario è molto indebolito ma non è sconfitto”.

Ad affermarlo, nell’ormai consueta conferenza stampa dalla Protezione Civile, è il commissario Domenico Arcuri. Come ogni giorno, il commissario dell’emergenza fa il punto sulla situazione Coronavirus in Italia.

“In 4 giorni abbiamo avuto 580 pazienti in meno in terapia intensiva, il 21% in meno. Il contagio si riduce, la curva dell’epidemia si appiattisce”.

Test sierologici

“Questa mattina abbiamo concluso la gara, 4 giorni prima del tempo e solo 9 giorni dopo la richiesta del governo. Sono state 72 le aziende che hanno partecipato e quella che è stata scelta offre la migliore soluzione oggi esistente sul mercato. I test saranno distribuiti alle regioni in funzione della popolazione e delle categorie e sui campioni Istat e Inail. Vedremo su 150mila persone quali saranno i risultati e cercheremo di trovare il prodotto di frontiera. Avremo i primi riscontri entro una settimana. Non esiste al mondo un test che dà il 100% del responso, noi avevamo messo alla base della gara un risultato che fosse pari al 95%, per chi se lo è aggiudicato è superiore al 95%”.

I test sierologici a livello nazionale partiranno il 4 maggio.

App contact tracing

“Posso rassicurare che abbiamo conseguito tre risultati: l’infrastruttura sarà pubblica e italiana, l’app rispetterà tutte le norme su privacy nazionale ed europea, non si limiterà a svolgere il tracciamento ma progressivamente sarà uno strumento costruito attorno al diario sanitario. I contagiati e i loro contatti stretti potranno colloquiare col sistema nazionale da remoto. Confido che molti italiani la useranno”.

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Mascherine

“Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la fase 2. Nelle prossime ore, fisseremo il prezzo massimo al quale le mascherine potranno essere vendute. Ne distribuiamo un numero sufficiente per le regioni affinché ne mettano da parte una quota. Stiamo anche lavorando per ridurre fino ad azzerare le importazioni”.

Nel corso della conferenza stampa, Arcuri ha annunciato anche la firma con 2 imprese italiane per realizzare 51 macchinari che produrranno tra 400 e 800 mila mascherine al giorno.

“Arriveremo presto a produrre almeno 25 milioni di mascherine. Distribuiremo le mascherine alla pubblica amministrazione, ai trasporti pubblici, alle forze dell’ordine e a tutti i componenti del sistema pubblico che riprenderanno a vivere dal 4 maggio”.

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