Verso le regionali, i 5Stelle reggini scaricano il Pd: 'Scegliamo Tansi, De Magistris e Aprile'

Gli attivisti si appellano a coordinatori locali e facilitatori: “Destra e sinistra rappresentano il peggio della classe politica nostrana”

Ristobottega

Mentre a Roma si susseguono gli incontro propedeutici alla nascita di un governo a guida Mario Draghi, e parallelamente si definiscono le strategie tra i partiti che sosterranno l’ex Presidente della Banca centrale europea, a livello locale si cerca di risolvere il rebus alleanze in vista delle regionali dell’11 aprile prossimo.

Gli attivisti reggini del Movimento 5 stelle, però, sembrano avere già le idee chiare, propendendo per una coalizione civica (tanto Tansi quanto De Magistris non hanno nascosto di voler dialogare con la base dei pentastellati), e rifiutando qualsiasi ipotesi di alleanza con quel Partito democratico con cui sono stati alleati fino a qualche settimana fa.


Non c’è tempo da perdere

I pentastellati reggini ritengono che non si possa più aspettare che “qualcun altro” indichi la strada da percorrere:

“Abbiamo già indicato da tempo la strada da seguire, un percorso virtuoso che ci ha portati a dialogare con altri importanti attori della scena politica regionale come Carlo Tansi, Luigi De Magistris e Pino Aprile, gli stessi che in conferenza stampa hanno dichiarato di volersi unire nella costruzione di un polo civico forte e credibile sia nei programmi che nei volti che presenterà”.

Da qui, l’appello a tutti gli attivisti, simpatizzanti e soprattutto ai coordinatori e facilitatori regionali, affinché riprendano al più presto i contatti e il dialogo già avviato con questo polo civico appena formatosi, e al quale non vogliono certo mancare gli attivisti.

“La triade racchiusa nel Polo Civico oggi rappresenta quello che necessita: giustizia sociale e buona amministrazione (De Magistris), governo del territorio, prevenzione dissesto idrogeologico e gestione dei rifiuti (Tansi), equità fiscale, identità calabrese, cultura(Aprile)”.

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Mai con il Pd

Proprio dalla base del Movimento giungono anche chiare indicazioni su cosa non fare:

“Non è ipotizzabile un apparentamento con questo PD calabrese, il movimento 5 stelle deve prendere atto che il fallimento ed i vari tradimenti in questa recente esperienza al governo sono destinati a ripetersi e soprattutto a decretare l’ennesimo sfascio della Calabria se non se ne prenderanno le dovute distanze e se questo è il tavolo da gioco, il movimento non può più attendere oltre! Sia Tansi che De Magistris che Pino Aprile rappresentano quella nuova forza che può contrastare lo strapotere dei partiti massondranghesti che si celano dietro colletti inamidati e lauree alla Luiss”.

D’altra parte, a queste latitudini, l’avversione al Partito democratico è antica, se è vero come è vero che per i pentastellati reggini il PD calabrese così come la destra tutta,
“rappresentano il peggio della classe politica nostrana, collusi con le cosche, coinvolti in scandali di ogni tipo, inesorabilmente attaccati alle poltrone su cui siedono da decenni oggi come opposizione e ieri come forza di governo”.

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Insomma, il movimento non può minimamente pensare di associare il proprio simbolo ed i propri candidati a sostegno di Nicola Irto, appena scelto come futuro candidato alla presidenza regionale, dalla dirigenza del Partito Democratico durante l’ultima riunione tenutasi a Lamezia.