Reggio, continua la protesta dell’imprenditore Quattrone

È riuscito nuovamente ad entrare nell'area di cantiere ed a salire sulla gru a 35m di altezza

Protesta Quattrone 2

Continuano le disperate ed eclatanti proteste dell’imprenditore reggino Francesco Quattrone, noto per le sue azioni estreme volte a denunciare presunte ingiustizie subite.

L’ultima manifestazione di protesta di Quattrone si è svolta in un contesto estremamente pericoloso: per quattro giorni, l’imprenditore ha vissuto a 35 metri di altezza sulla gru situata di fronte al nuovo Palazzo di Giustizia. Questa protesta ha richiamato l’attenzione delle autorità e dei media, sottolineando il crescente malessere dell’uomo per la sua situazione legale.

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Protesta Quattrone

Nella giornata di ieri, Quattrone è riuscito nuovamente a introdursi nell’area di cantiere e ad arrampicarsi sulla stessa gru. Attualmente, è monitorato attentamente dai Vigili del Fuoco, 24 ore su 24. Questa volta, ad accompagnarlo c’è uno striscione recante il messaggio:

“Per colpa di magistrati abbiamo subito ingiustizia. Se stiamo zitti e si tace vivremo male e non si troverà pace”.

Classe ’57, Quattrone è stato arrestato e successivamente assolto, ma dal 2010 ha visto la sua attività di ristorazione sequestrata per associazione di tipo mafioso. Questa situazione ha segnato profondamente la sua vita e lo ha portato a compiere gesti estremi.