Rapporto ISS: Calabria con i tassi più alti di ricovero per infarto
"Il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari nel Sud Italia continua a essere superiore alla media nazionale, con tendenze preoccupanti tra gli uomini e le donne"
06 Giugno 2025 - 15:18 | Comunicato Stampa

Nel 2023, la Calabria ha registrato il secondo tasso più alto di ricoveri per infarto acuto del miocardio in Italia, un dato che evidenzia l’alto impatto delle malattie cardiovascolari nella regione. Questo emerge dal secondo rapporto del gruppo di lavoro su equità e salute dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha esaminato i tassi di ricovero e mortalità per malattie cardiovascolari, nonché il fenomeno della mobilità sanitaria.
Tasso di ricovero per infarto e disparità regionali
Nel 2023, la Calabria ha visto un aumento significativo dei ricoveri per infarto acuto, con un tasso di ricovero che ha raggiunto i 223,46 casi per 100.000 abitanti negli uomini e 78,29 nelle donne, risultando la seconda regione dopo la Valle d’Aosta per tasso di ricovero. Sebbene il tasso di ricovero per infarto sia diminuito in Italia rispetto al 2010, le regioni del Sud hanno registrato un incremento del divario con il Nord, segnalando una maggiore incidenza di ricoveri e mortalità. Il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari nel Sud Italia continua a essere superiore alla media nazionale, con tendenze preoccupanti tra gli uomini e le donne.
Mobilità sanitaria e infarto
Un altro dato preoccupante riguarda la mobilità sanitaria, che nel 2023 ha visto la Calabria registrare il più alto tasso di ricorso a cure fuori regione, con una crescita significativa dopo il 2020. Il 29,5% di mobilità sanitaria per l’intervento di bypass aortocoronarico nel 2023 è il più alto in Italia, mostrando un trend di dipendenza dalle cure fuori regione. Questo fenomeno ha continuato a crescere, nonostante il calo nei primi anni 2000, facendo emergere inefficienze locali nel trattamento delle malattie cardiovascolari.
Prevenzione e comportamenti a rischio
Il rapporto dell’ISS ha anche messo in evidenza che i comportamenti a rischio, come il fumo, l’inquinamento atmosferico e la scarsa aderenza vaccinale, continuano a contribuire a una maggiore incidenza delle malattie respiratorie e cardiovascolari nel Sud. La Calabria, come altre regioni meridionali, continua a subire disparità nell’accesso alle cure, aggravando il problema sanitario del territorio.
Sostenere la prevenzione e l’educazione alla salute
Il rapporto ISS sottolinea l’importanza di investire in prevenzione, educazione sanitaria e programmi di sensibilizzazione, al fine di ridurre il numero di morti prematuri e migliorare la qualità della vita. La mobilità sanitaria e i ricoveri fuori regione dovrebbero essere ridotti attraverso politiche sanitarie mirate, un migliore accesso alle cure locali e un’ottimizzazione dei servizi sanitari nelle aree più vulnerabili del Sud.
Fonte: Ansa Calabria