Falcomatà-Irto, incontro…e accordo? Le manovre tra comunali, regionali…e Roma

Nei giorni scorsi, rumors riferiscono di un incontro tra sindaco e il senatore dem. In passato alti e bassi nei rapporti, ora però c'è da ragionare sulle prossime sfide elettorali

falcomata irto

Agosto è alle porte, la politica (a tutte le latitudini) va sotto l’ombrellone per un mese abbondante. Prima però c’è tempo per i primi ragionamenti, in vista di una campagna elettorale che, di fatto, è già partita, e che vedrà Reggio e la Calabria alle prese con una doppia e infuocata sfida elettorale.

In ordine cronologico, toccherà prima alle comunali reggine, con l’era Falcomatà (che al momento del voto sarà durata 12 anni, un tempo enorme e rarissimo) che volge al termine, successivamente toccherà alle regionali, con gli attuali scossoni interni alla Cittadella che potrebbero modificare gli scenari e spostare gli equilibri.

Detto del centrodestra, con il primo tavolo nazionale che si è tenuto nei giorni scorsi (“Il vertice? E’ andato benissimo. Il nome del candidato in Veneto? Io”, la battuta di Salvini unico commento ufficiale alla riunione) il centrosinistra cosa fa? A livello nazionale, l’attenzione al momento è focalizzata sulle regionali in Toscana, Puglia e Campania.

Nel primo caso, Giani nonostante qualche frizione nella coalizione, è vicino alla ricandidatura. In Puglia, il candidato in pectore è l’eurodeputato Decaro, che però ancora non ha sciolto definitivamente le riserve mentre in Campania si fa sempre più forte l’opzione 5 Stelle con Roberto Fico.

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A livello locale, è il senatore e segretario dem Nicola Irto a gestire gli equilibri, con il Pd fresco di rinnovo delle cariche regionali e provinciali: nei prossimi mesi invece l’elezione del nuovo segretario cittadino, con Valeria Bonforte che appare in bilico.

L’altro uomo forte del Pd, nonostante numerose e vibranti tensioni (soprattutto in occasione dei rimpasti di Giunta) è ovviamente il sindaco Falcomatà. I rapporti diretti tra il sindaco e il senatore, hanno vissuto alti e bassi, come ad esempio nel marzo 2021 in occasione delle scelte di Falcomatà per la posizione di vicesindaco metropolitano, con Armando Neri preferito a Giuseppe Marino.

Nei giorni scorsi, rumors riferiscono di un incontro tra Falcomatà e Irto, in un bar del centro. Difficile pensare ad un confronto sulle località scelte per le vacanze estive, più probabile invece (ad ascoltare le stesse fonti) che tra i temi trattati ci siano stati i prossimi appuntamenti elettorali. Non si è trattato dell’unico incontro in salsa dem: secondo quanto raccolto, negli stessi giorni ci sarebbe stato anche un vis a vis in provincia tra Demetrio Battaglia, eminenza grigia del Pd, e l’ex Governatore Mario Oliverio.

Quale sarà il futuro politico di Giuseppe Falcomatà (che non potrà ricandidarsi a sindaco) e di Nicola Irto? Le velleità personali dei diretti interessati devono fare i conti con gli equilibri di partito e le idee degli alleati di coalizione. Non è un mistero che Falcomatà, anche per diretta ammissione, ambisca alla candidatura a presidente della Regione: che riesca nell’intento però è ancora da vedere.

Potrebbe pensare invece ad una ‘comoda’ ricandidatura al Senato invece il segretario regionale dem, ma anche in questo caso, nulla è scontato. Uno scenario che, ad esempio, inizia a prendere forma quantomeno come possibilità, è il seguente: Irto candidato del centrosinistra alle prossime elezioni regionali, Falcomatà pronto a traslocare in Parlamento, magari attraverso un seggio blindato.

Da smentire, almeno secondo alcune voci interne al Pd, l’ipotesi che vorrebbe Falcomatà candidato alle prossime regionali ma da semplice consigliere. Dopo un doppio mandato da sindaco di una città metropolitana, questa soluzione verrebbe vista come una diminutio, senza considerare che al momento la postazione presso Palazzo Campanella è occupata dall’uomo più vicino politicamente a Falcomatà, uno dei ‘superstiti’ della vecchia truppa di fedelissimi del sindaco, ovvero il consigliere regionale Giovanni Muraca.

Perchè Irto dovrebbe rinunciare ad una ricandidatura in Senato per passare attraverso una rischiosa missione alle regionali? Il diretto interessato, probabilmente, eviterebbe volentieri una simile eventualità, considerato tutti i grattacapi che assicura in caso di elezione (per qualsiasi informazione rivolgersi all’attuale presidente Roberto Occhiuto).

Allo stesso tempo però, Irto potrebbe essere affascinato dalla possibilità di prendere il timone della Regione Calabria dopo il doppio successo del centrodestra (prima con Jole Santelli e poi con Occhiuto) e dopo aver già sfiorato la candidatura a presidente della Regione, con la rinuncia annunciata nel maggio del 2021.

“Troppe indecisioni, troppi pezzi di partito impegnati ognuno nella sua piccola trattativa. Non si è fatta chiarezza con il Movimento Cinque Stelle, ad esempio”, affermava Irto all’epoca. Curiosamente, si tratta dello stesso partito con il quale il Pd si trova a battagliare per la candidatura alle prossime regionali in Calabria.

I 5 Stelle, in più occasioni, hanno manifestato la volontà di mettere il timbro sulla candidatura di coalizione alle prossime regionali calabresi (i nomi di Pasquale Tridico e Laura Ferrara i più gettonati) ma come sempre a pesare e decidere saranno i tavoli nazionali, con il puzzle di regionali e comunali che vedrà la spartizione delle caselle.

Tornando all’incontro Falcomatà-Irto dei giorni scorsi, facile pensare che il dialogo si sia incentrato sulle prossime comunali reggine. Quale sarà il candidato del dopo Falcomatà? Le primarie sono una possibilità ma non un obbligo, l’apertura di Irto in questo senso c’è stata ma non in modo totale.

Anna Nucera e Massimo Canale hanno mosso i primi passi: in entrambi i casi non si tratta certo di due profili vicini a Falcomatà (che preferirebbe lasciare la sua eredità politica e la candidatura a Paolo Brunetti o Carmelo Romeo), senza dubbio maggiore l’intesa invece tra Canale e Irto, con il senatore dem però che potrebbe optare anche per Giuseppe Marino.

Non sarà semplice trovare l’intesa, primarie o non, su un nome che possa mettere d’accordo Falcomatà e Irto. Ma intanto, un primo caffè è servito per rinfrescare le idee e anche i rapporti tra i due big del Pd reggino…