Ok del Cipess, l’amministrazione di Villa: ‘Preoccupati per espropri e futuro della città’
"L’approvazione del CIPESS potrebbe segnare l’inizio delle procedure di esproprio che il consiglio comunale di Villa San Giovanni ha chiesto sia sospeso" la nota
06 Agosto 2025 - 15:25 | Comunicato Stampa

Oggi l’amministrazione comunale di Villa San Giovanni e tutta la maggioranza consiliare condividono la preoccupazione degli espropriandi: l’approvazione del CIPESS potrebbe segnare l’inizio delle procedure di esproprio che il consiglio comunale di Villa San Giovanni ha chiesto sia sospeso fino all’approvazione del progetto esecutivo.
Dovremo leggere il deliberato CIPESS prima di esprimere la nostra posizione sui contenuti dello stesso: è ovvio che alla luce di tutte le osservazioni ed obiezioni poste in ogni sede, che suffragano la richiesta di sospensione della pubblica utilità da parte del CIPESS (e quindi la fase di avvio della procedura di esproprio per i nostri concittadini) noi ci aspettiamo che la stessa venga accolta.
Preoccupazione per il futuro della città
La seconda preoccupazione è per la città: non conosciamo i termini delle proposte portate in approvazione al tavolo di oggi, proposte partite da quest’amministrazione e dal consiglio comunale di Villa san Giovanni a tutela della città. È chiaro che abbiamo sempre espresso una contrarietà a questo progetto definitivo approvato: continuiamo a ritenere che tutta la fase degli studi da noi richiesta dovesse essere anticipata perché solo questo avrebbe potuto dare alla comunità la serenità che con la quale deve affrontare una fase molto delicata nei prossimi anni.
Non può sfuggire che qui si gioca la sopravvivenza della città di Villa San Giovanni: un cantiere che impatta l’intero territorio comunale dividendolo in due parti, un cantiere rispetto al quale la città non è oggi preparata.
Le richieste avanzate dal Consiglio Comunale
Abbiamo chiesto (ponendole come prescrizione) alcune opere preliminari. Non abbiamo ancora neppure contezza dell’accordo di programma firmato nelle scorse settimane con ANAS e RFI: abbiamo appreso dalla stampa, però, che la fase propedeutica all’apertura del vero e proprio cantiere prevede due anni di lavorazioni funzionali e preliminari allo stesso.
Saranno due anni quelli necessari a preparare anche la città così come richiesto dal suo consiglio comunale? Verranno accolte le richieste tutte per come rappresentate dalla città? Oggi non possiamo fare altro che ribadire quanto detto in questi lunghi mesi: la tutela della città viene prima di tutto e per essa abbiamo creato i presupposti e abbiamo posto in essere quelle azioni necessarie a difendere gli interessi collettivi e, per primi, i diritti degli espropriandi.
Chiarezza prima dell’avvio ufficiale
Ci aspettiamo che, prima ancora della bollinatura della Corte dei Conti sugli aspetti finanziari ed economici, l’ente riceva sia l’accordo di programma sia il deliberato CIPESS per potersi adeguatamente preparare a ciò che nei prossimi mesi avverrà in città. Solo così si potrà affrontare ogni fase con i poteri che la legge riconosce ad un ente territoriale, solo ed esclusivamente a garanzia della democrazia e nell’interesse dei cittadini.
Il sindaco, la giunta, il gruppo consiliare Città in Movimento