Regionali Calabria: c’è il giorno della proclamazione, ma solo per alcuni

La convocazione, per ora, riguarda solo i rappresentanti della Circoscrizione Sud con il metodo proporzionale

consiglio regionale calabria

Dopo le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, la Calabria si prepara ad una delle tappe decisive per far ripartire la macchina governativa.

Lunedì 27 ottobre alle 11:30 al Tribunale di Reggio Calabria, saranno proclamati i consiglieri eletti nella circoscrizione Sud con il metodo proporzionale.

Si tratta del primo passo concreto verso la ricostituzione del Consiglio regionale, ad oltre quindici giorni dal voto. La convocazione riguarda per ora solo i rappresentanti di Reggio e provincia, in attesa delle altre proclamazioni per le altre circoscrizioni.

L’annuncio di Ranuccio e Cirillo

La notizia è stata anticipata nel corso dell’ultima puntata di Live Break dai consiglieri Giuseppe Ranuccio (Partito Democratico) e Salvatore Cirillo (Forza Italia), che hanno confermato la data e l’orario della proclamazione.

Un segnale importante, che restituisce concretezza all’attesa post-elettorale e segna l’inizio di una nuova fase politica e istituzionale.

Verso il nuovo Consiglio regionale

La proclamazione segnerà, infatti, l’avvio della legislatura regionale e darà il via alle successive fasi: la prima seduta del Consiglio, l’elezione del presidente dell’Assemblea, la nomina della Giunta e la distribuzione delle deleghe. Passaggi decisivi per rimettere in moto la Regione dopo settimane di attesa e incertezza.

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Occhiuto e la ripartenza della macchina amministrativa

Sul piano politico, l’attenzione resta puntata sul governatore Roberto Occhiuto, riconfermato dai calabresi nonostante le dimissioni e l’indagine che lo ha coinvolto. Occhiuto aveva motivato la scelta di rimettere il mandato per “sbloccare” una macchina amministrativa che, a suo dire, risultava paralizzata.

La proclamazione degli eletti rappresenta dunque un passaggio cruciale non solo per la formazione del nuovo assetto di Palazzo Campanella, ma anche per il ritorno a quella “normalità” di cui la Calabria ha bisogno per affrontare le sfide dei prossimi mesi.