Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: eventi ed iniziative nel reggino
Nel 2025 sono ben 78 i casi di omicidio per differenze di genere. Tra convegni, dibattiti, panchine e scarpette rosse tutte le attività in contrasto alla violenza sulle donne
24 Novembre 2025 - 09:51 | di Redazione

In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che si celebra il 25 novembre, l’Assessorato all’Istruzione, Università e Pari Opportunità, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, la Consigliera di parità della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il progetto Civitas, promuove un’iniziativa di sensibilizzazione rivolta alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie del territorio comunale.
L’iniziativa mira a diffondere una cultura basata sul rispetto, sull’attenzione e sulla gentilezza nelle relazioni quotidiane, valorizzando comportamenti improntati alla cura, all’ascolto e alla responsabilità.
Particolare attenzione sarà dedicata a spiegare alle bambine e ai bambini il significato delle scarpette rosse, simbolo educativo e civico che ricorda l’importanza di dire “no” ai comportamenti che fanno male e di scegliere modi di stare insieme che proteggono, accolgono e fanno sentire al sicuro.

Per questa finalità è stata realizzata la storia illustrata “Le scarpette rosse della gentilezza”, in versione per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria. Attraverso un gesto semplice e condiviso, la storia invita l’intera comunità a promuovere relazioni basate sull’attenzione, sul rispetto reciproco e sulla responsabilità verso gli altri.
La storia è stata curata dall’Assessora prof.ssa Annamaria Curatola, in collaborazione con le studentesse e gli studenti del Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria dell’Università Mediterranea e con il supporto amministrativo del Settore comunale “Istruzione, Sport, Politiche Giovanili e Partecipate”.
Le attività previste includono il gioco del semaforo delle emozioni e la pittura delle scarpette rosse. Bambine e bambini potranno portare a scuola vecchie scarpe da colorare, da trasformare simbolicamente in “scarpette rosse della gentilezza”.
Tali scarpette saranno successivamente depositate presso Piazza Italia e sulla scalinata di Palazzo San Giorgio nella mattinata di martedì 25 novembre dalle 9.30 alle 11:30.
Le sezioni e le classi interessate potranno inoltre realizzare poesie, disegni, bigliettini, cartelloni o altri lavori individuali o di gruppo da consegnare agli esercizi commerciali del proprio quartiere o attorno alla piazza luogo dell’evento, compiendo un gesto significativo che consente a bambine e bambini di conoscere il territorio, le persone che lo abitano e riconoscersi in esso come cittadine e cittadini attivi.
Il Coordinamento Donne SPI CGIL in Piazza De Nava
Nel 2025 sono ben 78 i casi di omicidio per differenze di genere. Emersi e accertati. Si mantiene il ritmo di un delitto ogni tre giorni. Ogni femminicidio è una accusa verso una società che ha troppo sottovalutato il fenomeno che emerge sempre più in modo dirompente.
Le leggi promulgate, la sensibilità e la coscienza dei fatti, non hanno ottenuto, ad oggi, risultati efficaci. I consultori, luoghi nati con la lotta delle donne per sostenere i bisogni delle famiglie, sono depotenziati, quando non chiusi. Le leggi, attuate a costo zero, si sono dimostrate non sufficienti ad arginare il fenomeno e ciò sottolinea che i bisogni sono prima di tutto educativi, e devono coinvolgere tutti gli strati della società.

Ogni violenza, che sia fisica, psicologica, economica o, ultima frontiera, digitale, non può essere tollerata e
quindi sono necessari luoghi di ascolto e di sostegno su ogni territorio, con le dovute risorse. Sosteniamo chi trova il coraggio di denunciare, chi affronta il girone infernale del pregiudizio e del silenzio.
Il Coordinamento Donne SPI CGIL vuole ricordare il sacrificio delle vittime di violenza con un incontro in
Piazza De Nava il 25 novembre alle ore 16, 30. Con noi saranno associazioni operanti sul territorio ed
ognuna di esse porterà la sua testimonianza.
L’evento “Mai tu – Il fil rouge del disamore”
L’AMI – Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, distretto di Reggio Calabria, in collaborazione all’Associazione “Donne Insieme”, presenta l’evento “Mai tu – Il fil rouge del disamore” il 25 novembre 2025, ore 19 al Cartoline Club di Reggio Calabria, Via Friuli, Dir. II, n. 18, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
L’evento sarà presentato e moderato dall’avv. Anna Bellantoni, Presidente AMI del distretto di Reggio Calabria e dall’avv. Domenica Clemensi, Presidente dell’Associazione “Donne Insieme”.

Interverranno magistrati (dott.ssa Grazia Ballo, Sostituto procuratore presso il Tribunale di Reggio Calabria), esperti giuridici (dott. Michelangelo Di Stefano), rappresentanti della Polizia di Stato (dott.ssa Dario Ferraro), psicologi (dott. Vincenzo Romeo) e garanti dei diritti (avv. Giuseppe Aloisio, Garante dei diritti dei detenuti).
Vi saranno anche contributi artistici e letture dedicate.
“Inaugurazione Panchina Rossa- Io Volevo solo amare” con AMI
L’AMI – Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, distretto di Reggio Calabria in collaborazione all’Associazioni “ACLI” presenta l’evento “Inaugurazione Panchina Rossa- Io Volevo solo amare”, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il 25 novembre, ore 16, in Reggio Calabria, Via Possidonea, 31.

Interverranno l’avv. Anna Bellantoni, Presidente AMI del distretto di Reggio Calabria, il dott. Claudio Sergio Romanò, Presidente provinciale ACLI di Reggio Calabria, la dott.sa Maria Elisabeth Rosanò, sociologa e orfana di femminicidio, scrittrice e del libro “Oltre la paura” e la dott.ssa Letizia Varano , giornalista della Gazzetta del Sud e autrice del libro.
Il Coordinamento Donne Acli all’inaugurazione della panchina rossa
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, le Acli di Reggio Calabria riaffermano il proprio impegno per contrastare ogni forma di violenza di genere. Questa giornata richiama a una responsabilità collettiva: costruire una società che rifiuti ogni forma di sopruso e promuova l’uguaglianza e il rispetto. I dati statistici continuano a rivelare una realtà drammatica: una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Questi preoccupanti dati, dietro cui si celano volti, storie e sofferenze, impongono azioni urgenti. È necessario intensificare gli sforzi per promuovere politiche di prevenzione e sensibilizzazione, rafforzare i servizi di supporto e garantire protezione alle vittime.
La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e devastanti del nostro tempo. Non conosce confini geografici o culturali, eppure troppo spesso resta nascosta dietro il silenzio, lo stigma e la vergogna. Serve un cambiamento culturale, è indubbio, che parta dall’educazione nelle famiglie e nelle scuole, ma anche un impegno attivo tutti i giorni da parte della società nel suo complesso per attuare un vero contrasto alla violenza di genere. È necessario adottare un approccio integrato: leggi e politiche, per quanto fondamentali, non sono sufficienti. Occorre un impegno costante da parte delle istituzioni e della società civile per garantire protezione e supporto alle vittime, attraverso servizi accessibili e adeguatamente finanziati.
Il Coordinamento Donne Acli di Reggio Calabria in questa ricorrenza inaugurerà alle ore 16.00 una panchina Rossa di fronte la propria sede in Via Possidonea 31 e terrà un incontro aperto al pubblico con la giornalista e scrittrice Letizia Varano autrice del libro “Oltre la Paura”. Le Acli reggine ribadiscono che la violenza contro le donne non è una questione privata, ma un problema collettivo che mina la salute, la dignità e l’autonomia delle sue vittime.
E, per quanto possibile, ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte per costruire un mondo dove ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza. La strada è lunga, ma ogni passo avanti conta (cit. Chiara Volpato Resp. Coordinamento Donne Acli Nazionali).
Una panchina rossa a Marina di San Lorenzo
A Marina di San Lorenzo (RC) la comunità si è ritrovata in un momento intenso per ribadire il proprio NO alla violenza sulle donne anticipando la ricorrenza del 25 novembre. L’iniziativa, organizzata dalla Pro Loco di San Lorenzo, con il patrocinio morale del Comune, ha seguito la celebrazione della Santa messa domenicale e ha visto la presenza del sindaco Alessandro Polimeni, dell’assessora Maria Tripepi, del parroco don Jon Leula e dei ragazzi dell’associazione Elpis.

Il titolo scelto, “Non siamo cosa vostra”, è un messaggio forte, netto, che richiama il diritto fondamentale di ogni donna alla libertà e al rispetto. Una frase che non è uno slogan, ma una presa di posizione collettiva.
Una panchina che continua a parlare
La panchina rossa di Marina di San Lorenzo, già presente sul territorio come simbolo del rifiuto della violenza di genere, è stata ritinteggiata. Un gesto semplice ma significativo: prendersi cura di quel simbolo significa rinnovare l’impegno della comunità, mantenerlo vivo, renderlo ancora più visibile.
Accanto alla nuova vernice, è stata aggiunta la frase “Non siamo cosa vostra”, perché quel segno rimanga chiaro e leggibile a tutti, ogni giorno.

Il cammino delle scarpe rosse
Un vialetto definito da tante scarpe rosse ha accompagnato i presenti alla panchina e una scena silenziosa ha rappresentato il percorso simbolico delle donne che si salvano. A percorrere la via simbolica, una donna con il volto coperto da una maschera che ha voluto raccontare le paure, i silenzi e le ferite che spesso rimangono nascoste. Raggiunta la panchina e circondata dall’abbraccio di tante donne, ad indicare il sostegno reciproco, il valore della vicinanza, la forza dell’unione, la maschera puo’ essere messa da parte.
Il gesto degli uomini
Dalla panchina alcuni uomini, si alzano e donano un fiore alle donne presenti. Un gesto semplice ma eloquente: la violenza si combatte anche con la presenza attiva e consapevole degli uomini, con un cambio culturale che coinvolga tutti.

A seguire delle frasi lette dall’ Assessora Tripepi e dal socio della Pro Loco Paolo Neri. Frasi brevi ma che inducono alla riflessione e che si concludono con un invito a chiedere aiuto sempre!
Le parole della Presidente della Pro Loco
“La violenza sulle donne non è un fatto lontano, non è qualcosa che accade “altrove”. E’ un problema che riguarda tutti: le istituzioni, le famiglie, le scuole, le associazioni, i cittadini. La violenza non è solo quella che lascia segni sul corpo: è quella che logora l’autostima, che manipola, che isola, che toglie voce. E troppo spesso questa violenza nasce da un’idea sbagliata di possesso”.
Nel suo intervento, la Presidente Francesca Pizzi, ha anche lanciato una proposta concreta al Comune: l’istituzione di uno sportello di ascolto, un punto di riferimento sicuro per le donne che vivono situazioni di difficoltà o fragilità. Proposta accolta positivamente dal Sindaco e dall’assessore alle politiche sociali Maria Tripepi.
Un impegno condiviso
Ritinteggiare la panchina rossa, percorrere insieme la via delle scarpe rosse, ascoltare e condividere: sono gesti che, uniti, costruiscono una cultura nuova, fondata sul rispetto e sulla dignità. A seguire l’intervento di don Leula che da uomo di chiesa ha puntualizzato l’importanza di sapere accogliere e di condannare fermamente questi gesti vili facendo ognuno la propria parte.

Il Comandante Cosimo Sframeli, parte attiva nella lotta alla violenza e promotore della cultura del rispetto e dell’aiuto, ha sottolineato l’importanza dell’amore come risposta a chi invece promuove la modalita’ dell’egoistico pensare solo a se stessi. A conclusione il Sindaco Alessandro Polimeni ha voluto sottolineare l’importanza di educare alla non violenza e il ruolo fondamentale di famiglie e scuola. Ha ringraziato la Pro Loco per le attivita’ che svolge sul territorio e ha invitato i presenti agli eventi programmati nei prossimi giorni.
Il convegno all’Università Mediterranea con il Soroptimist International Club
All’Università Mediterranea, nell’Aula Magna “Quistelli”, si è svolto il convegno “Contrasto alla violenza di genere e diritti umani – Convenzione di Istanbul”, organizzato dal Soroptimist International Club di Reggio Calabria insieme al Dipartimento DiGiES UniRC. L’incontro, di alto valore istituzionale, ha riunito accademici, magistratura, forze dell’ordine, servizi territoriali e studenti per riflettere sul ruolo della Convenzione di Istanbul nelle politiche di prevenzione e protezione.
Hanno aperto i lavori il Magnifico Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti, la Presidente del Soroptimist Club, Natalina Galizia, e la prof.ssa Daniela Porcino, Delegata alle Pari Opportunità. La Presidente Galizia, dopo aver ringraziato il Rettore per la sensibilità dimostrata nell’accogliere l’iniziativa, l’Avvocata Adele Manno – Vicepresidente Nazionale del Soroptimist International d’Italia e Referente nazionale per la Convenzione di Istanbul – per la presenza e il costante supporto, e la prof.ssa Enza Caracciolo per la collaborazione, insieme ai numerosi rappresentanti istituzionali presenti, ha richiamato la mission del Soroptimist: promuovere l’avanzamento della condizione femminile, la parità di opportunità e la tutela dei diritti umani.
Centrale il riferimento alle campagne Orange the World e Read the Signs, rivolte ai giovani. È stata inoltre ricordata l’iniziativa delle Clementine Antiviolenza del 30 novembre, in collaborazione con Confagricoltura Donna, che vedrà le socie impegnate in una raccolta fondi in Piazza San Giorgio a favore del Centro Antiviolenza “Angela Morabito”. L’incontro, moderato dalla prof.ssa Enza Caracciolo, Vice Direttore del DiGiES, ha offerto un quadro ricco e articolato.

Il ruolo delle Istituzioni e della Magistratura
L’On. Giusi Princi, nel suo videomessaggio, ha rivolto un saluto al Rettore, alla Presidente Galizia, alle socie, ai relatori e agli studenti, esprimendo apprezzamento per l’ottima organizzazione e per la capacità di riunire in un unico momento tutte le figure istituzionali, professionali e sociali impegnate nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere. Ha illustrato le politiche europee in materia, ribadendo il proprio costante impegno nel sostenere iniziative orientate alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne.
La Presidente del Tribunale di Palmi, dott.ssa Natina Pratticò, dopo aver ripercorso l’evoluzione normativa fino alla Convenzione di Istanbul e al Codice Rosso, richiamando anche le indicazioni della Corte EDU per prevenire la vittimizzazione secondaria, ha sottolineato il valore della formazione di magistrati e operatori e l’importanza di partire dalla scuola primaria, formando “un vero esercito di maestre preparate e consapevoli”.
L’avv. Adele Manno ha approfondito i principi della Convenzione di Istanbul e le prospettive per una sua piena attuazione in Italia, evidenziando la necessità di un approccio realmente integrato.
La sostituta procuratrice, dott.ssa Grazia Ballo, ha messo in luce la centralità del Codice Rosso e dell’intervento tempestivo, richiamando le direttive del CSM su specializzazione, formazione e raccolta dei dati, indispensabili per garantire una tutela effettiva.
Le strategie di prevenzione delle Forze dell’Ordine e dei Centri Antiviolenza
Il Primo Dirigente della Polizia di Stato, dott. Enrico Palermo, ha presentato le misure preventive attivate dalla Questura:
- il protocollo “Zeus”
- il potenziamento delle squadre specializzate
- l’utilizzo degli strumenti di valutazione del rischio
- la collaborazione con i centri antiviolenza
- le attività nelle scuole
Il Tenente Giusy Gambino, referente provinciale della Rete Contro la Violenza dell’Arma dei Carabinieri, ha ricordato il ruolo fondamentale delle Caserme come primo presidio per le vittime, soffermandosi sull’importanza delle “Stanze tutte per sé” realizzate dal Soroptimist nelle caserme di Reggio Calabria e Locri.
La dott.ssa Francesca Mallamaci, responsabile del Centro Antiviolenza “Angela Morabito” – Piccola Opera Papa Giovanni, ha evidenziato il valore dei centri e delle case rifugio, dell’ascolto qualificato, del supporto psicologico e legale e della costruzione di percorsi rispettosi dei tempi e dei bisogni di ogni donna.

Particolarmente significativi gli interventi degli studenti Saverio Morabito e Martina Cristarella, che hanno arricchito il dibattito portando un punto di vista diretto sulla condizione giovanile nel mondo contemporaneo. Hanno sottolineato il ruolo pervasivo della tecnologia nelle relazioni affettive, le nuove forme di controllo e pressione psicologica che si manifestano online e la fragilità delle relazioni digitali.
Il messaggio conclusivo, condiviso da tutti i partecipanti, è stato chiaro: la prevenzione passa attraverso l’educazione, a partire dai più piccoli, con una formazione adeguata sia delle insegnanti della scuola primaria sia di tutti gli operatori coinvolti, oltre che dal rispetto reciproco e da una rete territoriale forte e coesa.
Il Soroptimist Club di Reggio Calabria e le istituzioni coinvolte hanno ribadito la volontà di proseguire con determinazione su questa strada. Il convegno ha rappresentato un momento importante per la città di Reggio Calabria, non solo per la qualità degli interventi, ma per la volontà comune di costruire una rete efficace e stabile contro la violenza di genere.
Come ricordato dalla Presidente Galizia:
“una città senza violenza è possibile solo lavorando insieme”.
E ieri, nell’Aula Magna Quistelli, quella rete si è mostrata più viva che mai. Erano presenti le socie del Club, il Viceprefetto dott.ssa Lara Quattrone, il Giudice Onorario Minorile dott. Giuseppe Marino, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, il Capitano dott. Francesco Severi, la Presidente del CIF dott.ssa Renata Melissari Poeta, la prof.ssa Daniela Musarella e la collaboratrice del Preside del Liceo “T. Gullì”, dott. Francesco Praticò, prof.ssa Maria Morabito.
