25 novembre, Li Gotti (Pro Italia): ‘Serve uno sguardo che includa donne, minori e uomini’

"La violenza è sempre inaccettabile. Ad ogni vittima sia riconosciuta pari dignità e protezione". Le parole della responsabile pari opportunità Pro Italia


In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, la Responsabile Pari Opportunità Pro Italia, dott.ssa Clelia Giovanna Li Gotti, interviene richiamando l’attenzione su tutte le forme di violenza di genere, senza eccezioni.

«Oggi, 25 novembre, ricordiamo le tante donne vittime di violenza e, in particolare, la giovane Giulia Cecchettin, il cui nome è ormai simbolo di una ferita collettiva. Ma insieme a questo – afferma la dott.ssa Li Gotti – dobbiamo avere il coraggio di parlare anche della violenza sui minori e della violenza sugli uomini. La violenza, qualunque sia il soggetto che la subisce, è sempre una violazione dei diritti umani. Per questo dico con forza: basta, fermiamoli».

La Responsabile ricorda che la data del 25 novembre apre il periodo dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”, che si conclude il 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani. Un arco di tempo simbolico, pensato a livello internazionale per ribadire che la negazione o la minimizzazione della violenza contro le donne e contro ogni persona è, di fatto, una negazione dei diritti fondamentali.

Un passaggio centrale dell’intervento della dott.ssa Li Gotti riguarda la violenza sui minori:

«Essere bambini oggi, anche in Italia, non significa sempre vivere un’infanzia serena e protetta. Parliamo di abuso dell’infanzia ogni volta che ci troviamo di fronte a maltrattamenti fisici o psicologici, trascuratezza, mancata cura dei bisogni fondamentali. Sono situazioni che compromettono la salute, lo sviluppo, la dignità del minore, spesso all’interno di relazioni fondate sulla responsabilità, sulla fiducia e sul potere degli adulti».

Nello specifico, la dott.ssa Li Gotti richiama alcune forme ricorrenti di abuso sui minori:

  • Abuso fisico, come percosse, scosse, ustioni e altri atti di violenza sul corpo;
  • Abuso psicologico o emotivo, fatto di umiliazioni, minacce, svalutazioni, isolamento, manipolazione;
  • Trascuratezza (neglect), ovvero la mancata soddisfazione dei bisogni essenziali: alimentazione, igiene, cure mediche, istruzione, protezione.

Un ulteriore tema affrontato è quello della violenza contro gli uomini, spesso ignorato o sottovalutato.

«Esistono uomini – sottolinea la Responsabile Pari Opportunità Pro Italia – che subiscono violenza verbale, psicologica ed economica, sia in ambito familiare che sul luogo di lavoro. È una realtà poco raccontata, spesso avvolta dal silenzio. Non significa negare la gravità della violenza maschile contro le donne, ma riconoscere che ogni abuso, a prescindere dal genere, merita ascolto, tutela e strumenti di contrasto».

Tra le forme di violenza richiamate, la dott.ssa Li Gotti cita la violenza economica, che può tradursi nel controllo del denaro, nel divieto di lavorare, nell’ostacolo all’autonomia patrimoniale del partner. Una condizione che colpisce in primo luogo le donne, ma che può riguardare anche gli uomini in situazioni di squilibrio di potere all’interno della coppia.

Non meno grave è il fenomeno della violenza assistita, che coinvolge bambine, bambini e adolescenti costretti a vivere in famiglie in cui sono presenti maltrattamenti, minacce, persecuzioni. Anche quando non sono direttamente colpiti, gli effetti sulla loro crescita e sul loro benessere psichico possono essere profondi e duraturi.

«La violenza domestica – ricorda ancora la dott.ssa Li Gotti – può manifestarsi con minacce, maltrattamenti psicologici, atti persecutori e stalking. In tutte queste forme, colpisce donne, minori e, in molti casi, anche uomini. La mia richiesta è semplice e netta: che ad ogni vittima sia riconosciuta pari dignità e pari protezione».

Nel suo intervento, la Responsabile Pari Opportunità richiama infine anche la Giornata internazionale dell’uomo, che si celebra il 19 novembre:

«È un’occasione importante per valorizzare il ruolo positivo degli uomini come padri, figli, lavoratori, cittadini. Ma è anche un momento utile per ricordare che esistono uomini vittime di violenza domestica e che questo tema, in Italia, merita maggiore attenzione, studio e strumenti di sostegno dedicati».

La dott.ssa Li Gotti conclude con un appello condiviso:

«Siamo tutti, donne e uomini, prima di tutto esseri umani con il diritto di vivere liberi dalla paura e dal ricatto. Solo riconoscendo la complessità della violenza di genere, in tutte le sue forme, potremo costruire una società davvero più giusta, più consapevole e più sicura per tutti».

Dott.ssa Clelia Giovanna Li Gotti
Responsabile Pari Opportunità Pro Italia
Reggio Calabria