A 10 anni dalla morte di Lionello, Miseferi: "Ironia sopraffina. Dispiace non poterlo ricordare con Giacomo"

Per tutti la voce di Woody Allen e l'anima del Bagaglino, l'amico e collega Gigi Miseferi ricorda così Oreste Lionello, l'artista che amava Reggio Calabria

Esattamente dieci anni fa ci lasciava un volto storico della televisione italiana molto vicino alla città di Reggio Calabria (abitava nel quartiere di Santa Caterina). Nato a Rodi ma cresciuto a Reggio Calabria, Oreste Lionello ha iniziato a respirare l’area di teatro proprio sul palco del ‘Francesco Cilea’ quando alla tenera età di dieci anni, vestito da valletto, chiudeva il sipario del teatro reggino. Nel 1953, ci ricorda Wikipedia, entrò a far parte della Compagnia del Teatro Comico Musicale di Radio Roma della Rai. L’anno seguente approdò in televisione.

Tante, tantissime le partecipazioni in tv tra varietà, serie televisive, programmi di cabaret e trasmissioni per ragazzi.

Lo ricordiamo tutti principalmente per le sue incursioni, che oggi fanno scuola, insieme alla banda del Bagaglino con Pippo Franco e Leo Gullotta.

Oreste Lionello amava la città di Reggio Calabria e diverse sono state le proposte di intitolazione di una via o di uno spazio artistico al noto attore, cabarettista e doppiatore romano.

Vogliamo condividere, a distanza di dieci lunghi anni dalla sua morte, insieme ai nostri lettori, la dedica apparsa qualche minuto fa sul profilo dell’amico Gigi Miseferi:

Caro Maestro, oggi sono passati dieci anni da quando non c’è più e Le confesso (non ce l’ho mai fatta a darle del tu come facevano in tanti) che mi manca tantissimo! Mi considero fortunato per “averla vissuta” intensamente per venti lunghi anni, durante i quali avendo avuto il privilegio di stare vicino a Lei sul Palcoscenico, in macchina, a tavola o nel tempo libero, era come prendere posto piacevolmente tra i banchi della “Scuola di Vita” e assistere ad una Sua “Lezione”. Infatti, qualsiasi argomento trattassimo, ascoltarla equivaleva ad arricchire la propria mente e godere della sua sopraffina Tecnica e geniale Ironia. Non dimenticherò mai quando nel 1992 al termine di uno spettacolo al Salone Margherita, esattamente una “Prima”, in cui andai “regolarmente” in scena qualche ora dopo il funerale di mio Papà, Lei abbracciandomi mi disse “Complimenti, oggi lei è diventato un uomo”! Ebbene Maestro, a quell’uomo oggi, guardando questa foto che conserva tra le cose più care, questo giorno appare più amaro, più grigio e più pesante, non potendo ricordare con Giacomo, come faceva ogni anno in questa data, quegli straordinari momenti vissuti da “compagni di banco”, di fronte a Lei!

In attesa di vedere un giorno una strada, una piazza o un teatro di Reggio Calabria col nome di Oreste Lionello ricordiamo come il maestro Woody Allen dichiarò proprio che Lionello (che lo ha doppiato in tutti i suoi film) lo aveva reso un attore migliore!