Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, eletto il nuovo direttore

Francesco Scialò è un artista di fama internazionale che opera dagli anni Ottanta nel sistema dell’arte contemporanea

La procedura elettiva, garantita dalla Commissione elettorale presieduta dalla Professoressa Paolina Giansiracusa e dal Seggio elettorale presieduto dal Prof. Avv. Alberto Catanzaro, svoltasi nei giorni del 29 e 30 gennaio, si è conclusa con una netta vittoria di Francesco Scialò, docente di Tecniche dell’Incisione/Grafica d’Arte.

Su 36 docenti aventi diritto al voto, ben 23 hanno espresso la loro fiducia al suo indiscusso valore professionale e umano.  Apprezzato e stimato da tutto il corpo docente, dagli studenti e da tutto il personale dell’Accademia, Francesco Scialò è un artista di fama internazionale che opera dagli anni Ottanta nel sistema dell’arte contemporanea, con ampi riconoscimenti e partecipazioni a importanti mostre e biennali d’arte.

Il Professore Scialò vanta una pluriennale esperienza in ambito internazionale attraverso l’attività di coordinatore del Programma Erasmus+.

Dopo aver ricoperto diverse cariche istituzionali all’interno degli Organi di governo e nelle Strutture didattiche dell’Accademia, quale il coordinamento della Scuola di Grafica d’Arte e di recente la carica di Vicedirettore, Scialò rappresenta indubbiamente il profilo ideale per proseguire il cammino intrapreso negli ultimi due mandati dell’attuale Direttore, volto all’affermazione sul piano formativo e organizzativo dell’Istituzione in Italia e all’estero.

L’Accademia reggina, infatti, ha saputo costruire nel tempo, attraverso un incessante lavoro di squadra, un saldo tessuto connettivo di professionalità e impegno istituzionale che ha creato i presupposti per una affermazione sempre maggiore sul territorio.

Impegno che si è tradotto negli ultimi anni anche nella connessione tra formazione e mondo del lavoro, rappresentato da alcune tra le migliori eccellenze calabresi, con cui si è innescata una valida offerta formativa e professionalizzante, in linea con le nuove frontiere dell’economia legata all’arte contemporanea.

D’altronde, l’incremento delle iscrizioni in Accademia attesta ulteriormente il valore di un’Istituzione che rappresenta sempre più un luogo di riferimento per gli studenti che intendono confrontarsi con le migliori eccellenze imprenditoriali territoriali.

Il programma che Francesco Scialò intende attuare sarà orientato, da un lato, all’ ampliamento di questa importante attività connettiva tra Alta Formazione Artistica e mondo professionale contemporaneo e, dall’altro, a creare una solida struttura organizzativa, formativa, progettuale e di ricerca che possa far dialogare docenti e studenti in una crescita esponenziale dei livelli di competitività nel settore delle produzioni artistiche contemporanee.

“Una Istituzione come l’Accademia – afferma il neodirettore – non è e non deve costituire una realtà chiusa, ma deve aprirsi al territorio, integrarsi nel tessuto sociale e culturale della Città Metropolitana, della Regione e a livello nazionale.

L’Accademia reggina è una grande risorsa per un territorio che ne sappia riconoscere le peculiarità e le potenzialità innovative in ambito artistico, scientifico, culturale oltre che tecnologico e professionale. Affinché ciò si possa realizzare è necessaria la partecipazione armoniosa e cooperativa di professori, amministrativi, coadiutori e studenti, tutti impegnati positivamente nel raggiungimento di finalità comuni alla collettività”.

Si lavorerà inoltre per i programmi della cooperazione internazionale, che permette la mobilità degli studenti e dei docenti verso altre Accademie e Università straniere e che potrà attrarre sempre più giovani stranieri provenienti da diverse parti d’Europa e Asia a preferire la nostra Accademia per il perfezionamento della loro formazione artistica.

Questi alcuni dei punti del programma del futuro direttore Francesco Scialò, che, dopo aver ringraziato tutti i docenti per la fiducia accreditatagli, afferma “potranno realizzarsi solamente se, in un clima di serena collaborazione, tutti concorreranno al raggiungimento dei livelli culturali e performativi richiesti alle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale, in un momento così difficile per le aree periferiche rispetto ai grandi centri della produzione artistica contemporanea”.

Ciò al fine di connotare sempre più l’Accademia quale luogo privilegiato di confronto sullo sviluppo delle arti contemporanee che traggano linfa vitale dalle nuove generazioni di artisti in formazione, rivendicando un ruolo fondamentale nel sistema culturale e artistico della città metropolitana.