'T. Minniti', sarà la volta buona? Sculco (Aeroclub): "Al momento lo scalo 'galleggia'"

Il dato deprimente: da gennaio a settembre lo scalo reggino ha trasferito poco meno di 150 mila passeggeri

Si è svolto ieri pomeriggio presso l’Hotel Torrione, il convegno “Aeroporto dello Stretto: sarà la volta buona?’, organizzato dal Circolo di FdI “Antonio e Ciccio Franco” e dall’Associazione “Reggio Futura” per discutere del futuro del “Tito Minniti” sulla scorta delle recenti comunicazioni di Sacal e Regione Calabria.

L’incontro, moderato da Corrado Savasta, Presidente della sezione reggina della Fondazione Etica ed Economica, ha visto la partecipazione del Presidente del Circolo di FdI Saverio Laganà, del Presidente di Reggio Futura Italo Palmara, del Capogruppo di FdI al comune di Reggio Demetrio Marino, di Michele Buonsanti, docente presso l’Università Mediterranea, Antonio Catizzone, Comandante pilota, di Aurelio Chizzoniti, già Assessore regionale, di Antonio Del Pozzo, Docente dell’Università di Messina, di Giuseppe Falduto, Imprenditore e di Bonaventura Sculco, Presidente dell’Aeroclub dello stretto.

Ristobottega

“Vogliamo sapere dai tecnici qualificati, che oggi abbiamo invitato, se i finanziamenti che arriveranno, unitamente alle criticità tecniche dello scalo, potranno servire per il futuro del nostro aeroporto”.

Queste le parole dell’organizzatore dell’incontro Saverio Laganà. Presente all’incontro anche l’imprenditore reggino Falduto:

“L’aeroporto è una struttura fondamentale per lo sviluppo del territorio. Ma la città di Reggio, al momento è stata desertificata dal punto di vista delle attività economiche e non ha sviluppo dal punto di vista turistico. Naturalmente lo scalo reggino non può, di questo passo, che andare in perdita. E’ necessario inventarsi un qualcosa di completamente nuovo per fare diventare il nostro scalo un’attrattiva nel bacino del Mediterraneo. La cosa che io ritengo assurda è che ci sono tutte le condizioni favorevoli per poter avviare questo tipo di percorso con il mare accanto ed un pontile già realizzato ed una stazione ferroviaria”.

Attraverso il confronto fra politici, tecnici, accademici e imprenditori, l’occasione è stata utile per capire se lo scalo reggino avrà realmente un futuro.


“Negli ultimi anni il nostro aeroporto è stato maltrattato – spiega Bonaventura Sculco, Presidente dell’Aeroclub dello stretto – Oggi abbiamo qualche speranza in più perchè vedo che il presidente Occhiuto e l’on. Cannizzaro si stanno muovendo in sinergia con gli enti preposti per cercare di far tornare il ‘T. Minniti’ a vivere. Ma in questo momento, purtroppo, stiamo galleggiando”.

Lo scalo reggino è passato da 600 mila passeggeri l’anno a soli 15/18 mila al mese (dato attuale). Da gennaio a settembre di quest’anno Reggio ha trasferito poco meno di 150 mila passeggeri.

“Per lo sviluppo dell’aeroporto di Reggio, l’integrazione con Messina è fondamentale per aumentare il bacino d’utenza di riferimento – spiega il prof. Antonio Del Pozzo I dati testimoniano come l’obiettivo sia quello di puntare le energie su Messina e sull’altra sponda dello Stretto per aumentare il numero dei passeggeri. E’ necessario potenziare quindi la rete dei trasporti”.