Al Museo Archeologico di Reggio Calabria non solo Bronzi


di Federica Geria – Anche se i Bronzi di Riace sono senza dubbio la principale attrattiva, nel Museo Archeologico di Reggio Calabria appena restaurato, c’è molto di più.

Un servizio tv andato in onda al Tg5 negli ultimi giorni, parla proprio di questo, delle bellezze raccolte all’interno del Museo della nostra città.

“Bisogna arrivare quasi alla fine dell’Italia, sulla punta stivale per trovarsi faccia a faccia con la bellezza.”

Qui nel Museo di Reggio Calabria, in una sala con le pareti bianche, ci sono i Bronzimeravigliose statue del V secolo, rinvenute nel mare davanti a Riace, nell’agosto del 1972. La loro storia è misteriosa quasi quanto il loro fascino: guerrieri, eroi, atleti o divinità, nessuno ancora è riuscito a dare loro un’identità precisa. Dopo tre anni di lavori e restauri, si lasciano guardare ed ammirare in questa candida sala protetta del museo. I Bronzi sono l’attrazione principale per chi decide di visitare il museo, ma sicuramente, non la sola.

La guida turistica Paola Vazzana dichiara infatti che una sala all’interno del museo “contiene la più ricca collezione al mondo di originali greci del V secolo, la statua di Riace, e anche la testa del filosofo e la testa di Basilea.”

La Testa di Basilea nota anche come Testa di porticello B, può essere appartenuta alla statua di un dio o a quella di un personaggio d’alto rango, caratterizzata da uno stile fortemente severo. Invece, la Testa del Filosofo è stata così denominata in quanto non vi è alcuna notizia per identificare il personaggio raffigurato, prendendo spunto dal corto mantello riconosciuto in uno dei pezzi recuperati, che costituiva il tipico abbigliamento dei letterati e dei pensatori dell’antica Grecia.

Queste sono delle meraviglie che in qualunque altra parte del mondo meriterebbero una sala intera, ma che qui “al cospetto dei Bronzi rischiano quasi di passare al secondo piano”.

Nel nostro museo, affacciato sullo splendido panorama dello Stretto di reperti interessanti ce ne sono davvero tanti. Entro il mese di maggio sarà inaugurata un’intera esposizione che si articola su quattro piani, attraverso i quali si racconterà la storia della Calabria e di Reggio, perché “nonostante la meraviglia che si legge negli occhi di chi entra in questa sala, oltre ai Bronzi ci sono ancora tante bellezze da scoprire”.

Carmelo Malacrino, dirigente del Museo Archeologico di Reggio Calabria, racconta: “I Bronzi di Riace sono parte del museo, ma intorno ai Bronzi c’è tanto, c’è una grande storia, raccontata tramite tanti reperti, la storia dell’antichità calabrese. L’obiettivo è quello di affascinare, stupire e trasmettere emozioni.”

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