Aloisio smonta l'estate reggina: 'La città non ha più appeal. Con Roccella differenza abissale'

"Secondo i settori e le attività, si va da un meno 20% a un meno 40% di media rispetto ai risultati già non brillanti del 2022", analizza il presidente di Confesercenti RC

Claudio Alosio, presidente di Confesercenti, analizza l’estate reggina commentando i risultanti tutt’altro che positivi.

“A conti fatti, luglio è andato male per le attività commerciali, ristorative e produttive cittadine. Parliamo di un calo che dai nostri riscontri, a secondo i settori e le attività, va da un meno 20% a un meno 40% di media rispetto ai risultati già non brillanti del 2022.

Sicuramente uno dei motivi è la disponibilità ridotta di denaro ma quello che si nota di più e la mancanza di persone. Molte meno rispetto gli anni scorsi e non parliamo di turisti la cui presenza, comunque marginale, dai dati di riempimento che ci sono giunti dalle strutture d’accoglienza (alberghi, B&B, ecc.) è rimasta più o meno stabile. Parliamo dei reggini e del cosiddetto turismo di prossimità che portava economia e presenze”.

 

“La verità è che la città non ha più appeal per i tanti motivi che tutti conosciamo e questo porta i reggini stessi ad andare “fuori porta” piuttosto che rimanere in un luogo che offre poco e non si è caratterizzato in nulla.

D’altra parte basta vedere l’offerta della provincia, tra tutte quella di Roccella Jonica, per rendersi conto dell’abissale differenza tra un piccolo comune che ormai da tempo ha fatto del turismo uno dei propri volani di sviluppo, e la città capoluogo che annaspa con una programmazione assolutamente inadeguata e servizi inefficienti e insufficienti. Speriamo che agosto porti ad un “risveglio” ma, purtroppo, stante così le cose c’è poco da essere ottimisti”, conclude Aloisio.