Alta velocità e Recovery, Falcomatà: ‘Niente regali per il Sud’

Secondo il sindaco di Reggio Calabria "Si tratta di unire al Paese e di non farlo andare più a due velocità"


Se c’è qualcosa di cui si sente spesso parlare in questi giorni è l’impegno, da parte del Governo Draghi, di lavorare sull’alta velocità Salerno-Reggio Calabria. È vero anche però che in molti sembrano quasi voler ringraziare per un progetto che, se mai dovesse vedere realmente la sua realizzazione, non sarebbe nulla più di ciò che è dovuto al Meridione. Su questo punto è stato molto chiaro il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà questa mattina ha parlato ai microfoni di RaiNews24, nel corso della trasmissione Studio24.

L’alta velocità: cosa ne pensa il sindaco Falcomatà

Falcomatà

“Arrivare a Reggio Calabria in 3 ore e mezzo non è un regalo che si sta facendo al sud, si tratta di unire al Paese e di non farlo andare più a due velocità”.

Ed a proposito dei fondi stanziati per la ripartenza e, più nello specifico, la loro ripartizione, il primo cittadino ha spiegato:

“Per quanto riguarda le proporzioni, avrebbero dovuto essere totalmente ribaltate. Il 60% al Sud ed il 40% al Nord. Non lo diciamo solo perché siamo meridionalisti, innamorati della nostra terra e sindaci di città difficili e importanti del Mezzogiorno. Questi erano i parametri indicati dall’Unione Europea che diceva al Governo di tenere conto di 3 fattori: la popolazione, l’indice di povertà e l’indice di disoccupazione degli ultimi 5 anni. In base all’ultimo rapporto elaborato da Svimez, pare chiaro che le risorse del Mezzogiorno sarebbero dovute essere almeno del 60%”.

Falcomatà ha poi aggiunto:

“Così si colma il GAP e si trasforma, come detto dal Presidente Draghi “Il Sud in una risorsa, perché se riparte il sud riparte il paese”. Parole che abbiamo accolto con grande piacere. Ma queste risorse non possono rappresentare l’ennesima occasione persa. Il Governo potrà eventualmente correggere mancanze inserite nel piano. Quindi c’è ancora la possibilità di fare qualcosa in più. Giusto ieri alcuni sindaci in rappresentanza del comitato Recovery Sud si sono recati simbolicamente con le loro fasce tricolori di fronte a palazzo Chigi, palazzo Madama a testimoniare che il 40% non è sufficiente”.

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“È davvero ingeneroso che venga detto che “i soldi bisogna spenderli, non solo mandarli al sud” – ha detto il sindaco di Reggio Calabria. I sindaci sono la dimostrazione che, se affidati agli enti locali, i fondi si possono spendere bene come abbiamo fatto in piena emergenza con i buoni spesa. Vogliamo avere voce in capitalo anche nel Recovery”.

Falcomatà, inoltre, chiede al Governo di accogliere le proposte ANCI rispetto alla sburocratizzazione.

“Si vuole davvero affrontare davvero il problema di differenza di opportunità tra nord e sud? È arrivato il momento che questo Governo ponga fine al criterio della spesa storica e definisca i livelli essenziali delle prestazioni. Un bambino che nasce al sud non ha le stesse possibilità di uno che nasce al nord per il semplice fatto che lo Stato con le risorse ordinarie investe meno al sud e più al nord. E allora questo ritardo che noi abbiamo colmato verso la gestione dei fondi comunitari, che dovevano essere aggiuntive, ma sono divenute sostitutive delle ordinarie. Si deve intervenire cambiando le regole del gioco mettendo tutti nelle stesse condizioni”.