Si spegne il 'padre' del Commissario Montalbano. Addio Andrea Camilleri

"Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie". Muore a Roma il grande autore Andrea Camilleri

Si è spento a 93 anni il ‘padre‘ del Commissario Montalbano. Andrea Camilleri è morto a Roma, nell’ospedale in cui era ricoverato da quasi un mese, dopo una crisi respiratoria. Le sue condizioni si sono aggravate questa mattina, fino ad arrivare all’ultimo respiro.

Il 17 luglio è destinato a diventare una data ricorrente nella letteratura italiana, così come la figura dello stesso Camilleri. Nonostante l’età, lo scrittore siciliano non aveva mai parlato di andare in pensione. Neanche l’assenza della vista l’aveva fermato dal continuare a narrare le storie che si intrecciavano nella sua mente. Divenuto famoso grazie alla saga dedicata al Commissario di Vigata, non sempre Camilleri è stato apprezzato per i suoi libri.

La scrittura, inizialmente, è stata una ‘seconda strada’ per far emergere il suo grande talento. Un genio a volte ironico che con la sua mente ha affascinato gli italiani prima al teatro, poi come regista Rai in televisioni e infine attraverso le pagine dei suoi libri.

La scrittura rende immortali e Camilleri ha lasciato ai suoi lettori un infinito numero di parole. L’autore siciliano, originario di un paesino in provincia di Agrigento, è destinato ad essere uno dei grandi autori della letteratura italiana che i nostri figli ed i nostri nipoti studieranno sui libri di scuola.

Solamente due anni fa, Camilleri aveva celebrato i 100 libri pubblicati. Un autore nato per raccontare storie e non ha smesso di farlo quasi fino al suo ultimo giorno.

“Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto passare tra il pubblico con la coppola in mano”.