Approvazione bilancio, Falcomatà sbotta: 'Ritardo ha paralizzato la città. Non deve accadere mai più'

"Sulle criticità dei servizi quali acqua e rifiuti, ci sono state carenze politiche ma anche tecniche", le parole di Falcomatà

Nel corso del suo lungo intervento in chiusura del consiglio comunale, il sindaco Falcomatà ha toccato diversi argomenti, in sostanza i temi più caldi che interessano ai cittadini e ai due schieramenti politici di Palazzo San Giorgio. Prima dell’ ‘au revoir’ al Modello Reggio, con l’auspicio di una pacificazione che seppellisca una volta per tutte le discussioni su quanto accaduto negli ultimi due lustri, Falcomatà si era soffermato sul bilancio di previsione e l’importante ritardo che ne ha accompagnato l’approvazione.

Il primo cittadino, in un gioco di equilibrio, fa autocritica ma al contempo non risparmia critiche rispetto a quanto deciso dalla Corte Costituzionale.

“Da Sindaco di Reggio Calabria ho il dovere di far emergere un elemento rispetto alla situazione del bilancio e la sua approvazione, questo elemento è il tempo. Come classe politica e per senso di responsabilità non possiamo essere soddisfatti di approvare un bilancio di previsione il 31 agosto, quindi non aspettatevi toni trionfalistici da parte nostra. Il ritardo è dovuto, seppur in parte, ad una sentenza della Corte Costituzionale che ha bloccato l’approvazione del documento quando l’iter era già in stato avanzato”.

‘Mai più questi ritardi’

“Dobbiamo fare di più e meglio, se bilancio di previsione è, deve essere approvato all’inizio dell’anno. Su questo bisogna lavorare, affinchè non accada più”, sottolinea il sindaco prima di utilizzare toni decisi.

“Con umiltà dobbiamo dire che abbiamo una città bloccata, i cantieri bloccati, in attesa dell’approvazione del bilancio. La nostra città non può essere ostaggio di lungaggini burocratiche. Ho qui con me il quaderno con tutte le iniziative che avremmo voluto realizzare dall’inizio di questa consiliatura, riguardandolo oggi noto che sono state poche a causa della mancata approvazione del bilancio.

Sono convinto -ha affermato Falcomatà- che questo sia il migliore bilancio possibile, non esistevano alternative considerato che siamo un ente che deve fare i conti con un piano di riequilibrio. Il nostro impegno deve essere uno sforzo collettivo e unanime nel trasformare le risorse strutturali rispetto a quelle che sono oggi. Due le sfide che ci attendono: spendere le risorse a disposizione, e aumentarle rendendole strutturali. Sulle criticità dei servizi quali acqua e rifiuti, ci sono state carenze politiche ma anche tecniche”.