Fondazione Alvaro, Arcidiaco neo presidente: ‘Il rilancio passerà dall’ascolto. Spazio al giornalismo’
Le parole del neo presidente Arcidiaco ai microfoni di CityNow: "Studiosi, artisti, cittadini e istituzioni dovranno considerare questa Fondazione come una casa condivisa"
16 Dicembre 2025 - 15:17 | di Redazione

Nella mattinata odierna è pervenuta la comunicazione ufficiale della nomina del nuovo Presidente della Fondazione Corrado Alvaro da parte dei Soci fondatori componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione, nello persona di Franco Arcidiaco.
Giornalista, fondatore di Città del Sole Edizioni e direttore di Calabria Post, ecco le sue prime parole nella carica di nuovo timoniere della Fondazione che, nel 2025, ha vissuto un periodo piuttosto burrascoso:
“Assumo questo incarico con senso di responsabilità, orgoglio e gratitudine, consapevole del prestigio e della storia della Fondazione che mi è stata affidata, ma anche della fase delicata che essa attraversa a seguito del commissariamento.
Il grande e qualificato lavoro svolto dal fondatore e presidente Aldo Maria Morace ha di recente prodotto il suo più bel frutto, e finalmente l’Opera Omnia di Corrado Alvaro è entrata nel pantheon delle Edizioni Nazionali.
Il Ministero della Cultura, approvandone il progetto ha consacrato il ruolo di Morace quale massimo studioso dello scrittore calabrese nel mondo. Raccolgo il suo testimone, mentre la nostra regione ottiene un riconoscimento senza precedenti; in un secolo e mezzo di storia delle Edizioni Nazionali, mai un autore calabrese era stato incluso in questa élite culturale e Corrado Alvaro entra nel ristretto novero dei grandi autori italiani la cui opera è posta sotto tutela scientifica dello Stato. Questa circostanza farà da motore propulsore alla futura attività della Fondazione nella consapevolezza che una istituzione culturale non è una mera officina di eventi ma un luogo vivo, chiamato a interpretare il proprio tempo, a interrogare la società, a interagire con il contesto territoriale e a restituire strumenti critici, visioni, orizzonti”.
E poi ancora:
“Il mio sincero ringraziamento va quindi a tutte le persone e le forze che, al di là delle legittime differenze, hanno voluto accordarmi la loro fiducia. Il sostegno ampio e trasversale che ha accompagnato la mia nomina non lo considero un atto formale, ma un segno di attenzione verso la cultura come bene condiviso. Lo accolgo con riconoscenza e anche con emozione, come un incoraggiamento a lavorare con ascolto, rispetto e apertura. Il rilancio della Fondazione Corrado Alvaro passerà anzitutto dall’ascolto: delle persone che vi lavorano, delle comunità di riferimento, del mondo della scrittura e del pensiero contemporaneo. Uno sguardo particolare sarà rivolto al mondo del giornalismo, campo in cui Corrado Alvaro svolse un ruolo di primo piano, oggi investito da una sequenza inarrestabile di crisi e trasformazioni che attendono ancora un approdo chiaro. Vogliamo tornare a essere uno spazio aperto e plurale, capace di mettere in dialogo tradizione e innovazione, memoria e futuro, competenze consolidate e nuove energie. Scommetteremo sulla qualità dei progetti, sull’indipendenza culturale e sulla capacità di costruire reti nazionali e internazionali. La cultura non è un lusso né un esercizio autoreferenziale: è un investimento civile, un bene comune, una leva di sviluppo umano e sociale. In questo spirito lavoreremo per rendere la Fondazione più accessibile, più visibile e più necessaria; studiosi, artisti, cittadini e istituzioni dovranno considerare questa Fondazione come una casa condivisa. Il rilancio non sarà opera di una sola persona, ma il risultato di un impegno collettivo, guidato dalla convinzione che la cultura, quando è rigorosa e inclusiva, possa ancora incidere profondamente nella vita del Paese”.
Il prefetto saluta i Commissari
“Il Prefetto Clara Vaccaro, nel prenderne atto, esprime vivo ringraziamento al Commissario straordinario, dott. Luciano Gerardis, e al Sub Commissario, dott. Zaccaria Sica, per il notevole impegno fin qui profuso con competenza ed entusiasmo , segno della profonda sensibilità culturale ed istituzionale che ha connotato l’intensa attività svolta”.
