di Federica Geria – Si è svolto ieri presso il Liceo Artistico “M. Preti – A. Frangipane” di Reggio Calabria un laboratorio formativo contro l’omofobia organizzato dal comitato Arcigay reggino in occasione della settimana scolastica autogestita.

Un incontro costruttivo che ha toccato tematiche sociali importanti, allo scopo di sensibilizzare i giovani studenti.

“Ci siamo confrontati con ragazzi e ragazze straordinari che hanno affrontato il dibattito con una notevole maturità. Questo del Liceo Artistico lo reputo uno dei momenti più emozionanti di sempre…incontrarsi e confrontarsi con loro è stato davvero arricchente”.

Commenta così l’incontro la reggina Michela Calabrò, componente fondamentale dell’Arcigay RC e Presidente della Commissione Pari Opportunità.

“Gli studenti sono stati straordinari, hanno dimostrato molto rispetto verso noi relatori ed hanno partecipato in maniera attiva offrendo diversi spunti di riflessione rispetto alle tematiche affrontate. Sono stati loro stessi con i loro pensieri e le loro testimonianze a dare contenuto al laboratorio”.

Tra i tanti argomenti trattati si è parlato di bullismo, fenomeno ormai troppo spesso diffuso, soprattutto negli ambiti scolastici: “Abbiamo affrontato il tema del bullismo in generale e successivamente del bullismo a sfondo omofobico. Il nostro obiettivo – spiega Michela ai microfoni di CityNow – è stato quello di offrire agli studenti e alle studentesse stimoli per creare un dibattito costruttivo sul tema della diversità. E dalla risposta ottenuta dai ragazzi credo che ci siamo riusciti”.

Arcigay è un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, che dal 1985 si batte per la parità dei diritti, l’autodeterminazione, il superamento di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone LGBTI, e contro ogni forma di discriminazione operando su tutto il territorio nazionale attraverso i suoi 67 comitati territoriali e associazioni affiliate, per mezzo dei suoi volontari e attivisti.

Il comitato reggino Arcigay vuole principalmente aiutare giovani ragazzi nel percorso di coming out e, con il suo attivismo, contribuire alla costruzione di una cultura basata sul rispetto delle differenze, in una città in cui molto spesso non è facile cambiare la visione delle cose.

“Sicuramente la città in questi anni ha fatto tanti passi in avanti e si vede soprattutto dal diverso modo di affrontare il tema. C’è molta più consapevolezza, infatti sono sempre di più i ragazzi e le ragazze che decidono di uscire allo scoperto e vivere il proprio orientamento sessuale alla luce del sole. Questa per noi è una grande vittoria. La strada è ancora lunga, perché siamo consapevoli di diversi casi di discriminazioni e violenze (soprattutto nelle provincie), noi siamo qui ad aiutarli e dare tutto il nostro sostegno e supporto”.

Da poco eletta come Presidente della Commissione Pari Opportunità, Michela ci racconta:

“In questo mese con la Commissione abbiamo lavorato alla stesura del programma. I temi da affrontare sono tanti quindi ora tocca rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare coinvolgendo attivamente il territorio, soprattutto il mondo giovanile!”.