Reggio, arrestati i vertici della cosca Labate: egemone nel rione Gebbione tra pizzo ed estorsioni – VIDEO
Padrona del quartiere Gebbione, la cosca Labate ha un controllo in un'area geografica in cui risiedono 54 mila persone
13 Maggio 2025 - 12:08 | di Vincenzo Comi

‘Monastero‘ è il nome dell’operazione dei Ros del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria che ha portato all’arresto di tre esponenti della cosca Labate.
Parliamo di un numero ristretto di persone arrestate ma che, come hanno ricordato gli inquirenti nel corso della conferenza di questa mattina, rappresentano i vertici della cosca reggina.
Estorsioni, richieste del pizzo e imposizioni nella scelta dei fornitori. Da decenni la cosca Labate è padrona del quartiere Gebbione. E’ emerso questo, e non solo, durante la lunga conferenza stampa all’interno dei locali del Comando dei Carabinieri di Reggio Calabria.
L’operazione dei Ros ha evidenziato un’attività di alto profilo investigativo, durata per parecchi anni, iniziata nel 2019, che oggi si conclude con l’arresto di personaggi di alto valore legati alla cosca Labate.
Servizi dinamici sul territorio, intercettazioni e dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sono serviti per portare a compimento l’indagine.
“Abbiamo acclarato ancora una volta la reggenza della famiglia Labate in capo a Francesco Salvatore Labate detto Franco, che in una specie di staffetta operativa gestionale con altri elementi apicali della propria cosca, agiva nel territorio, in particolare modo nel quartiere Gebbione”. Sono le parole del Comandante del Primo Reparto, Colonnello Riccardo Barbera.
Controllavano ogni attività, di ogni genere.
“Sono state riscontrate le autorizzazioni che gli appartenenti alle cosche davano ad altri soggetti che si occupavano di attività criminali – spiega il colonnello Barbera – Abbiamo riscontrato la riscossione del pizzo e l’infiltrazione nell’economia legale. In particolar modo nei confronti di pasticcerie e abbiamo documentato l’imposizione nella scelta dei fornitori, elemento che vizia totalmente l’economia locale”.