Due metri sopra il cielo. Ashley Egwoh e una medaglia d'oro 'Made in Reggio'

di Pasquale Romano - Questione di dna. Il basket �

di Pasquale Romano – Questione di dna. Il basket è nel sangue della famiglia Egwoh, partita dalla Nigeria e trasferitasi a Reggio Calabria diversi anni fa. In riva allo Stretto è nata e cresciuta Ashley, fresca vincitrice con l’Italia under 16 della medaglia d’oro agli Europei tenutisi in Lituania.

“Eravamo sicure di poter fare bene, puntavamo al podio ed è arrivato il primo posto. E’ stato come vivere un sogno, ancora devo realizzare completamente quello che siamo riuscite a fare. A mezzanotte ancora eravamo sul parquet a festeggiare, tra risate e lacrime di felicità”, racconta Ashley ai microfoni di Citynow.

La cestista reggina è soddisfatta anche del rendimento personale: “Ho giocato 4 partite su 7, mi è dispiaciuto non essere scesa in campo nella finale contro la Repubblica Ceca ma l’importante era vincere la medaglia d’oro. Ricordo l’emozione del debutto agli Europei, mi tremavano le gambe. Devo ringraziare coach Lucchesi, sa come incoraggiarci e farci crescere”.ù

Le treccine blu sono un fresco ricordo del successo ottenuto in Nazionale, il colore però sta per cambiare e tradisce una passione legata al calcio…:”Adesso le farò bianconere, omaggio alla Juventus che è la mia squadra preferita. Assieme alla Reggina, ovviamente, che seguo con attenzione”.

Lungo il percorso di Ashley con la maglia della Lumaka, a Reggio Calabria si è compiuta la maturazione prima del grande salto: “Katia Romeo e Lucio Laganà sono stati fondamentali, non smetterò mai di ringraziarli. Sin dal primo momento hanno visto in me qualità e potenzialità, riuscendo a stimolarmi nel modo giusto. Io infatti credevo di essere la più scarsa in famiglia.. (ride, ndr)”.

Elvira e Christopher jr. (anche lui arrivato in Nazionale) i due fratelli che condividono con Ashley la stessa passione: “Ci incoraggiamo a vicenda, in famiglia c’è uno spirito positivo e incentrato sulla crescita sia umana che sportiva. Cosa mi hanno detto i miei genitori dopo la medaglia d’oro? Che è soltanto l’inizio, di rimanere con i piedi per terra e continuare a lavorare duro”.

Pivot di 191 centimetri, Ashley guarda sempre…più in alto: “Spero di raggiungere mio fratello, anche per quanto riguarda l’altezza. Lui raggiunge i due metri, io attualmente mi fermo dieci centimetri più giù. Come mi trovo nella vita di tutti i giorni? Bene, anche se nella mia comitiva di amici sono tutti bassi (ride, ndr)…”.

Dopo aver vestito le maglie dell’Italia under 14, 15  16, Ashley non si vuole fermare. Da un anno fa parte del progetto federale High School Basket Lab, percorso triennale e che l’ha vista selezionata tra i migliori 14 talenti del basket femminile: “Per questo motivo mi sono trasferita a Roma lo scorso anno. E’ un momento decisivo per la mia crescita e voglio sfruttarlo al 100%. Spero di arrivare ai massimi livelli, in futuro sogno di giocare in serie A e vestire la maglia della Nazionale maggiore”.

Reggio Calabria e Nigeria il filo che unisce il passato al presente, tra ricordi e radici inestirpabili: “Sono stata lo scorso anno ad Abuja, la mia città, è stato emozionante vedere da vicino la terra d’origine. Di Reggio mi piace tutto, e mi manca adesso che vivo a Roma. Quando gli impegni me lo permettono, torno ad abbracciare il mio mare”.