Psc, abusivismo, piano spiaggia e porto turistico: Cama snocciola dati e progetti - VIDEO

Il neo assessore Cama, ai microfoni di CityNow affronta le principali tematiche sulle sue deleghe tra abusivismo, Psc e nuovi approdi turistici

Ospite del giornaliero appuntamento con i neo assessori della giunta Falcomatà è Mariangela Cama, titolare delle deleghe alla Pianificazione territoriale e urbana sostenibile e programmazione progetti stategici – Edilizia, Vigilanza e Demanio marittimo – Mobilità e Trasporti – Società partecipate. Piano strutturale comunale, piano spiaggia, abusivismo e approdi turistici, questi i passaggi chiave dell’intervista.

Piano Comunale Strutturale (PSC): opportunità e sviluppi

Lavora con l’amministrazione da giugno del 2019, ma è già stata protagonista del varo del Piano strutturale comunale, atteso da anni nella città dello Stretto. Ed è la stessa Cama a sottolinearne l’importanza, intanto ricordando che l’iter di lavorazione di questo strumento è durato 16 anni e che quindi rispetto alle diverse fasi che ci sono state in questo lasso di tempo, effettivamente tra il 2018 e il 2019 si è riusciti con il gruppo di progettazione, ad aggiornare questo strumento ed adeguarlo alla norma che è variata negli anni, creando le basi per poter tracciare e quindi programmare, sempre secondo quelli che saranno gli obiettivi dell’amministrazione, dei punti di forza da sfruttare a seconda delle caratteristiche dei luoghi.

“Siamo passati da un vecchio piano basato sulla zonizzazione, dove ogni area aveva una destinazione specifica, ad uno strumento di area vasta non conformativo. Il Piano strutturale comunale (Psc) è un uno strumento di indirizzo programmatico molto più dinamico che è importante perché intanto raccoglie quelle che sono le informazioni sul quadro conoscitivo di tutto il nostro territorio dandoci l’opportunità di aggiornarlo. Siamo riusciti, rispetto al vecchio strumento degli anni 70, intanto ad avere una base di riferimento con un quadro conoscitivo aggiornato che ci consente anche nel tempo di decidere, rispetto agli obiettivi legati al mandato del sindaco, che cosa vogliamo fare della nostra città”.

Uno strumento che, per scelta dell’amministrazione ha aderito e puntato al contenimento di consumo di suolo zero:

“Siamo riusciti a mettere a norma un territorio con delle regole chiare e precise. Ovviamente adesso dobbiamo dare attuazione, quindi intanto si può affermare che è uno strumento fondamentale perché senza lo strumento pianificatorio anche l’erogazione di finanziamenti per realizzare determinati progetti oggi non sarebbe possibile”.

Stop abusivismo

Strettamente collegato al Psc è anche il nuovo impulso dato alla lotta all’abusivismo:

“Abbiamo avviato iniziative importanti, programmando, e con intese con la Procura e la Prefettura per la demolizione dei manufatti abusivi. Proseguiremo secondo un programma ben definito che partirà subito dopo l’approvazione del Bilancio, dando priorità all’abusivismo in aree sottoposte a vincoli particolari, come nella fascia costiera, sugli arenili. Ovviamente ci sono anche dei procedimenti in atto, ma dove ci sono le sentenze definitive ne daremo attuazione. C’è un elenco interminabile fatta dall’ufficio e seguiremo l’ordine di priorità che ci ha dettato la Procura, e poi ci sono interventi su manufatti di tipo privato e seguiremo e definiremo il procedimento della vigilanza edilizia che è in capo all’amministrazione”.

Piano spiaggia per il rilancio della costa e dell’economia

Il Piano spiaggia è parte integrante del Psc. È un piano attuativo che riguarda l’intera fascia costiera che da Catona arriva fino a Bocale. Il Comune ha già un Piano spiaggia datato 2009 ma l’amministrazione ha dovuto e voluto aggiornare uno strumento urbanistico superato anche in virtù dei cambiamenti degli arenili stessi. In tal senso sono state raccolte tante proposte dai cittadini, e contestualmente è stato fatto il rilievo dello stato di fatto della fascia costiera con dei risultati che danno una fotografia completamente diversa rispetto a quanto presente sulle carte.

Ma in che condizioni versa la nostra costa è presto detto:

“Purtroppo l’erosione costiera è rilevante, e si registra una riduzione di almeno un 30% di area demaniale che è stata sottratta, tranne che nella zona di Catona dove c’è stato un importante ripascimento. Quindi abbiamo adesso ridisegnato quello che è il vero tratto costiero del demanio marittimo e grazie anche a degli studi specifici che ci saranno consegnati dall’Università, cercheremo di superare delle criticità come la destagionalizzazione delle concessioni, perchè se vogliamo rilanciare il nostro territorio non sono sufficienti concessioni di quattro o sei mesi. Siamo quindi adesso nelle possibilità di proporre nuove soluzioni rilanciando con degli studi gli approdi nautici, o pontili galleggianti, che possono rivitalizzare tratti di costa privi di spiaggia come quello tra Pellaro e Bocale. Nei prossimi giorni faremo alcuni incontri per illustrare la nostra proposta progettuale”.

Approdi turistici: progetti e visione

“Già il Psc individua due approdi nautici, quello di Catona e di Pellaro. Poi, nelle immediate adiacenze del porto, laddove ricadrà il museo del mare è previsto un nuovo approdo turistico, ma ancora occorrono degli studi approfonditi. Abbiamo avviato una importante interlocuzione per la riqualificazione del nostro porto, che si integra con il contesto nel quale noi abbiamo delle progettualità in atto”.

Progetti, spiega la Cama, che si vorrebbe inserire nel più ampio quadro di interventi previsti con le risorse del Recovery fund, per coniugare la riqualificazione con la necessità di nuove relazioni nell’Area dello Stretto, e quindi in direzione di migliori servizi anche per la mobilità.

“Abbiamo grazie ai fondi del Pon Metro l’idea di progettare e completare strumenti di pianificazione come il Piano urbano della mobilità sostenibile e la metropolitana di superficie, una serie di strumenti che si integrano bene con la pianificazione territoriale. Ma al di là delle attuali previsioni abbiamo immaginato di localizzare anche il campo boe con la possibilità di attrezzare e dare respiro agli stabilimenti balneari. L’amministrazione da qui ai prossimi giorni, e comunque entro novembre, con l’ufficio definirà le estensioni delle concessioni demaniali al 2033. Abbiamo dato degli indirizzi importanti in giunta, per affiancare i concessionari”.

Guarda il video