Berlusconi rilancia il Ponte sullo Stretto: 'Senza la sinistra sarebbe in funzione da tempo'

"L'attenzione per il Sud per noi è una priorità da sempre, i miei governi sono stati quelli hanno investito più risorse per il Mezzogiorno"

Politiche 2022, la campagna elettorale entra nel vivo e tornano d’attualità argomenti che ciclicamente riappaiono sulla scena politica. Uno di quelli che più divide l’opinione pubblica è la realizzazione del Ponte sullo Stretto, telenovela che si protrae oramai da decenni.

Silvio Berlusconi, da sempre favorevole al Ponte sullo Stretto, ha dichiarato che senza i governi di centrosinistra a quest’ora sarebbe già realtà.

“La rete dell’alta velocità deve arrivare a tutto il Sud ed estendersi fino alla Sicilia, con la realizzazione finalmente del Ponte sullo stretto di Messina, un’opera che noi avevamo già progettato, finanziato e appaltato e che se la sinistra non avesse bloccato tutto sarebbe in funzione già da tempo”. 

“L’attenzione per il Sud per noi è una priorità da sempre – ha aggiunto – i miei governi sono stati quelli che nella storia della Repubblica hanno investito più risorse per il Mezzogiorno. E’ incredibile che a oltre 150 abbi dalla unità d’Italia ancora ci sia una questione meridionale. Non possiamo sprecare le grandi opportunità offerte dal Pnrr: si tratta di ingenti risorse e il nostro obiettivo è colmare il deficit di infrastrutture che rende cosi’ difficile al Sud fare impresa e creare posti di lavoro”.

“Noi poniamo la massima attenzione allo stato dei conti pubblici e alle regole europee”, spiega il leader di Forza Italia. “Non intendiamo in nessun modo aggravare il nostro deficit. Per tutte le nostre proposte abbiamo previsto le coperture attraverso un controllo serio e riduzione della spesa improduttiva, siamo assolutamente convinti che la nostra politica di tagli fiscali, abbia come effetto un potente incentivo alla crescita, che si tradurrà in più occupazione, più ricchezza diffusa e con maggior gettito allo Stato. È quanto accaduto nei paesi dove utilizzano la flat tax”.

Qunto all’autonomia differenziata tra Regioni, Berlusconi ha aggiunto che “e’ certamente una conquista, ma naturalmente non deve penalizzare le regioni più deboli. da liberale considero sacro il principio che non devono esserci discriminazioni tra cittadini a seconda della Regione di provenienza. I livelli essenziali di prestazione devono essere garantiti a tutti i cittadini come prevede la Costituzione e come suggerisce lo stesso buon senso.

Con questa premessa non sono certo contrario al fatto che si instauri una sana concorrenza tra le regioni sulla qualità e sul costo dei servizi erogati. Il federalismo fiscale e’ un buon principio che responsabilizza il governo locale e che puo’ giovare tanto al Nord quanto al Sud”, ha concluso Berlusconi.