Brogli elettorali, Pazzano: 'Amministrazione esulta senza motivo. Secondo tempo inesistente, città rassegnata'

Il giudizio del consigliere comunale nei confronti dell'amministrazione Falcomatà è tutt'altro che tenero

“Questa amministrazione perde ancora una volta l’occasione di riflettere come classe dirigente, di interrogarsi sulla selezione della propria classe dirigente. Di separare il grano dal loglio. Sta sugli spalti e tifa, a seconda se un’azione sia di proprio gradimento o meno. La retorica di un secondo tempo inesistente è diventata l’unica misura di giudizio consentita. Ben poca cosa, mentre la Città è alla rassegnazione più netta”.

Questo il giudizio di Saverio Pazzano (La Strada) dopo gli inopportuni comunicati che nelle ultime 48 ore hanno occupato le cronache di giornali, radio e tv in merito alla pronuncia del Tar sul ricorso presentato da Nuova Italia unita e relativo alla vicenda dei brogli elettorali su cui proprio l’altro ieri sono state chiuse le indagini preliminari, con la revoca dei domiciliari per l’imputato numero uno, Nino Castorina, ex capogruppo del Pd, che però è costretto al divieto di dimora in città.

“Una Politica responsabile dovrebbe dire che prova vergogna anche di un solo possibile voto “imbrogliato”. Non stare lì col pallottoliere e dire che 100 sono niente davanti ai circa 100.000 che hanno votato. Ma la responsabilità pesa, meglio la retorica da tifosi”.

Non tifosi ma istituzioni

La presa di posizione di Pazzano, dai banchi dell’opposizione, è dunque netta e riflette in qualche modo il pensiero dei reggini. D’altra parte, anche Pazzano, sottolinea che il Tar non dice che le elezioni comunali siano da annullare, ma neanche che siano un esempio positivo di democrazia: Il Tar dice che il ricorso è inammissibile, tutto qui.
“Trasformare questo in una vittoria è quantomeno fuori luogo. Significa non respirare la città, non averne il polso, non sentire che quello del voto è solo un aspetto della rassegnazione più ampia che investe la cittadinanza, tra rifiuti, perenne crisi idrica, manutenzione ordinaria, mancato ascolto delle istanze”.

Per Pazzano, purtroppo, è sempre più diventata una questione di tifoseria, chi non ha bandiere resta fuori.

“Alla Politica dobbiamo chiedere di strappare la tessera del tifoso e di vestire la giusta misura delle Istituzioni. ‘La mancanza di controllo della macchina burocratica, la sciatteria amministrativa’ in merito alle elezioni comunali sono constatazioni acquisite. Che questo non implichi adesso annullamento del voto è un fatto che si può accogliere per com’è: un fatto procedurale, e basta. Si può indignarsene o si può tirare un sospiro di sollievo, ma utilizzare la sentenza come patente di garanzia morale è fuori luogo, oltre che scorretto”.

Disfunzioni diffuse

L’esponente de La Strada, rimarca poi il fatto che “le diverse afasie dell’amministrazione” sono riportate anche nelle sedute di commissione sul tema.

“Se in queste afasie si siano inserite condotte di rilievo penale ce lo diranno le indagini. Siamo garantisti e lo restiamo, non entriamo in questo argomento. Le disfunzioni della macchina amministrativa non sono calamità naturali, ma esiti della gestione di chi sovrintende al funzionamento degli uffici e dei servizi. La Politica di questo è responsabile, tanto più chi sta al Governo e anche chi sta all’opposizione, altrimenti non si capisce a che serva”.