Consiglio regionale: ok alla modifica dello Statuto. Sarà Giunta a 9, introdotti i sottosegretari
Decisione contestata dalla minoranza: "Si è creato un vero e proprio poltronificio"
21 Novembre 2025 - 10:17 | Comunicato Stampa

Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato, nella notte, con i voti della maggioranza di centrodestra, la modifica dello Statuto della Regione. La modifica prevede l’aumento dei componenti della Giunta da sette a nove e l’introduzione della figura dei sottosegretari alla presidenza.
Dettagli della modifica
La proposta di legge che contiene la modifica è stata presentata dai consiglieri:
- Domenico Giannetta (Forza Italia)
- Pierluigi Caputo (Lista Occhiuto Presidente)
- Angelo Brutto (Fratelli d’Italia)
- Vito Pitaro e Giuseppe Mattiani (Lega)
La modifica allinea la Calabria a quanto previsto dal Decreto legge 138 del 2011, che consente alle Regioni con una popolazione fino a 2 milioni di abitanti di aumentare di fino a due unità il numero degli assessori, rispetto al numero stabilito dalla legge.
Le critiche della minoranza
La modifica dello Statuto è stata contestata dalla minoranza, che ha definito “sgradevole” l’inaugurazione della tredicesima legislatura regionale, accusando la maggioranza di aver creato un “vero e proprio poltronificio”. In risposta, Giannetta ha replicato, sottolineando che “quando la legislazione nazionale definisce parametri precisi che incidono sulla composizione degli organi di Governo, è naturale recepirli per evitare conflitti, incertezze e vuoti interpretativi”.
Approvazione della legge sul referendum
Successivamente, sempre a maggioranza, è stata approvata la proposta di legge che disciplina il referendum popolare per l’approvazione dello Statuto regionale. La legge dispone che le leggi di revisione statutaria siano escluse dall’ambito di applicazione di questo referendum.
La minoranza ha commentato la proposta, definendola come un passo pericoloso dal punto di vista democratico. Giuseppe Falcomatà, consigliere della minoranza, ha affermato che “il rischio è che a furia di modificare a pezzi lo Statuto, si fa a pezzi lo Statuto”.
Fonte: Ansa Calabria
