Sacal, Falcomatà duro: "Lo avevamo detto. Responsabilità politiche"

"In questi anni abbiamo assistito a tante conferenze stampa poco tecniche e molto politiche, con disegnini da bambini delle scuole elementari"

Giuseppe Falcomatà entra a gamba tesa sulla vicenda Sacal e la scalata dei capitali privati. Il primo cittadino, che con la Città Metropolitana da tempo aveva ingaggiato una battaglia con società che gestisce gli aeroporti calabresi, commenta duramente quanto emerso nelle ultime ore.

“Molto grave quanto dichiarato dal presidente della Regione Occhiuto. Bisogna chiarire quelle che sono le responsabilità politiche e le eventuali responsabilità giudiziarie. Dispiace dire ‘lo avevamo detto’, ma in tempi non sospetti avevamo affermato di voler entrare nella compagine societaria di Sacal con 2 milioni di euro, cosa mai stata possibile. Oggi capiamo il perchè”.

Falcomatà fa un riassunto di quanto accaduto con Sacal negli ultimi 12 mesi ed individua nella politica le principali responsabilità.

“Le interlocuzioni le avevamo avviate subito dopo l’inizio del secondo mandato, un anno fa. Avviare un percorso costruttivo con Sacal con l’ingresso nella società era un nostro obiettivo, partecipando anche all’aumento di capitale, ma non è mai stato possibile.  Secondo quanto dichiarato dal Governatore Occhiuto, che sarebbe stata svenduta ai privati, assieme gli interessi e le aspettative di tutti i calabresi.

Non basta dire c’è qualcosa che non va, anche perchè qualcuno lo ha permesso in modo scientifico. Devono emergere le responsabilità, questo percorso deve essere fermato con il ritorno di Sacal a maggioranza pubblica. Oggi ne parleremo in Consiglio Comunale, sulle aspettative di crescita di un territorio non si può scherzare. In questi anni abbiamo assistito a tante conferenze stampa poco tecniche e molto politiche, con disegnini da bambini delle scuole elementari”, conclude il primo cittadino.