Calabria Terra Mia, ah quante cose avrebbe potuto fare Gabriele Muccino...

Spot pubblicitario o Cortometraggio? L'opera ha diviso il web ma la proposta era chiara dall'inizio

E’ online da meno di 24 ore e l’opera ha già diviso il web.

Ah quante cose avrebbe potuto fare Muccino, che non ha fatto. Avrebbe potuto catturare le vette della Sila e dell’Aspromonte innevate, avrebbe potuto immortalare le gesta di un surfista, ascoltando il rumore del vento. Avrebbe potuto (e per molti dovuto) mostrare altre bellezze della nostra Calabria, come quelle artistiche oltre che paesaggistiche ed enogastronomiche.

I leoni da tastiera non ci stanno e criticano l’operato di Muccino elencando le cose che il regista non ha fatto o raccontato.

Pubblicato, nella tarda serata di ieri, il cortometraggio e ripetiamo ‘cortometraggio‘ del regista Gabriele Muccino, è stato commissionato dalla Regione Calabria al fine di promuovere l’intero territorio.

“Il corto di Muccino è un «piccolo grande film» che ha per protagonista la Calabria degli agrumi (clementina, cedro, bergamotto, limone di Rocca Imperiale), raccontata attraverso un percorso emozionale dalle immagini suggestive”.

Così veniva presentato il corto di Muccino sulla Calabria. Certo, l’obiettivo era quello di dare grande visibilità alla regione, ma attraverso una narrazione poetica e non una pubblicità.

E la verità è che non si è mai parlato di spot pubblicitario, ben diverso dunque dal cortometraggio.

Jole Santelli ha infatti commissionato al noto regista un’opera cinematografica. Per esattezza nella delibera con cui la Regione ha affidato il lavoro leggiamo: tra gli obiettivi strategici vi è quello di adottare tecniche di comunicazione di tipo “emozionale” al fine di promuovere efficacemente le esperienze turistiche che il territorio offre e non più solo luoghi da visitare. 

E’ stato quindi chiesto un corto e il regista romano di fama mondiale ha consegnato un bel corto (che piaccia o no) ‘alla Muccino’ e che farà sicuramente il giro del mondo.

D’altronde anche la proposta creativa di Viola Film è stata sin da subito molto chiara. (QUI LA PROPOSTA DI VIOLA FILM).

Stupisce quindi, alla luce di quanto riportato, la grande polemica con annessa battaglia di commenti, che il corto ha generato sui social. Polemiche per lo più sterili e fine a se stesse, molte strumentalizzate, che non portano a nessuna conclusione degna di nota. Comprese quelle di politici, sindaci e massmediologhi.

Ciò di cui possiamo invece discutere è l’opportunità della scelta iniziale da parte della Regione di commissionare (con un budget così importante) un cortometraggio e non uno spot promozionale.

Attorno alla Calabria dunque si è voluto narrare una storia, fatta di sentimenti e amore. Magari con immagini stereotipate ma che caratterizzano la Calabria e che servono a darle maggiore identità. Magari la storia è poco originale, con l’esaltazione del maschio Alpha, ma comunque anche questo serve a dare forza al racconto.

Intanto il cortometraggio ha già conquistato il suo primo premio alla Festa del cinema di Roma mentre sui social si continua a discutere sulle tante altre cose che avrebbe potuto fare Muccino.

Vogliamo infine ricordare la presidente della Regione Calabria.

“Voglio che chi guarda questo corto dica: ‘Sai che c’è? Il prossimo weekend me ne vado in Calabria’”.

A Gabriele Muccino è stato chiesto di realizzare un cortometraggio sulla Calabria e lui ha voluto raccontarla come regione degli agrumi attraverso una storia d’amore.

Insomma, doveva essere un corto e così è stato.

Per buona pace di tutti…