Calabria zona rossa, Marcianò: 'Non si uccide per proteggere'

Angela Marcianò ha commentato la scelta del Governo di istituire la zona rossa in Calabria ed ha inviato un messaggio ai rappresentanti politici

La decisione, da parte del Governo, di istituire la zona rossa in Calabria non trova l’approvazione praticamente di nessuno. Sarà per i numeri, sarà per l’economia precaria che contraddistingue la regione meridionale, sarà perché limitare la libertà della persone non è mai una decisione molto popolare.

Sulla questione si è espressa anche Angela Marcianò, consigliere comunale di Reggio Calabria al momento sospesa.

“La chiusura non è la soluzione”

In un post su Facebook, la già candidato sindaco ha scritto:

“Una Regione svilita dalla cattiva politica non può essere “protetta” uccidendone definitivamente il tessuto economico e sociale. La chiusura precauzionale della Calabria non è giustificata dal numero dei contagi in aumento. Pertanto non ci serve un’altra parentesi di immobilismo forzato e suicida.

La chiusura è una soluzione peggiore del male perché non è una soluzione. Il Governo intervenga subito con aiuti mirati e concreti a partire dall’adeguamento delle nostre strutture sanitarie”.

Un appello alla classe politica

“A tutti i nostri rappresentanti politici: andate immediatamente a farvi ricevere dal Presidente del Consiglio e dai suoi Ministri. Statevene seduti dietro le porte delle loro stanze finché non arrivi il vostro turno. Confrontatevi seriamente su proposte, istanze e soluzioni. Mentre vi battete seriamente per la sopravvivenza dei calabresi, portate dentro di voi l’esasperazione della nostra gente. E non ritornate in Calabria finché non riuscite ad ottenere qualcosa di buono per tutte le comunità che avete l’onore di rappresentare”.