Calcio: la riflessione di Nicola Binda sulle squadre iscritte e già in profonda crisi
"Le altre società devono essere autorizzate a chiedere i danni a chi rovina la competizione"
06 Luglio 2025 - 10:26 | Redazione

Situazioni che possono verificarsi solo in Italia. Controlli serrati ed equa competizione, diventati nel linguaggio di chi decide quasi come una cantilena per quante volte sono stati ripetuti durante la fase che ha preceduto le iscrizioni ai prossimi campionati. Si era parlato anche di molte società in crisi che avrebbero avuto enormi difficoltà a passare i controlli della Covisoc, poi sono venute fuori solo quelle per le quali le situazioni erano chiare disperate e da tempo.
Poi succede pure che il Brescia, già spacciato, decida all’ultimo momento di presentare un pezzo di carta che trasforma la riammissione in ripescaggio a vantaggio del Ravenna e succede ancora che dopo qualche giorno dall’ok degli organi di controllo diverse società buchino la prima scadenza. La Ternana si è salvata grazie all’intervendo del sindaco Bandecchi. Questa la riflessione del noto giornalista della Gazzetta dello Sport Nicola Binda: “Io mi chiedo: ma perché due società come Rimini e Triestina si sono iscritte (non è stato semplice…) e poi non hanno voglia o possibilità di andare avanti?
Perché devono guastare il campionato, far soffrire i loro tifosi, mettere in difficoltà Lega Pro e Figc e tutto il movimento?
E’ qui che si deve intervenire: prima di tutto le altre società devono essere autorizzate a chiedere i danni a chi rovina la competizione, e poi la Figc deve dare la possibilità a chi non ce la fa (può capitare, per carità…) di alzare bandiera bianca e ripartire con la stessa società dalla Serie D“.