Calcio: la proposta rivoluzionaria di Galliani. Mentre per la serie C...

"Se non si finisce il calcio esplode"

L’intervista rilasciata dall’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani, dirigente del Milan per tantissimo tempo:

“Si faccia per due anni come in Sudamerica, campionati nell’anno solare. Il campionato 2020-21 cominci nel febbraio 2021, stessa cosa per il 2022. Poi magari si tornerà all’antico, ma io sono certo che dopo un paio d’anni ci convinceremo che è una buona soluzione. In estate, a luglio o agosto, giocando di sera, sarà bello vedere il calcio, più che in altri mesi. Penso a certe serate di Coppa Italia in gennaio, soprattutto al nord. Credo che alla fine potremmo avere più pubblico. La Fifa ha già spostato le date del Mondiale 2022 a fine anno, si faccia lo stesso con l’Europeo e la Coppa America nel 2021. Sarebbe comodo, ma si può anche lasciare Euro 2021 lì dov’è, in estate, interrompendo i campionati. Ma bisogna tornare a giocare, per regolarità sportiva e perché altrimenti il calcio esplode.

Non si può non tornare a giocare, ma bisogna farlo in condizioni di sicurezza. Non capisco questa insistenza per andare in campo presto e ricominciare a settembre, quando magari ci sarà ancora la pandemia, qui o altrove. In questo momento non si può sapere.

Senza tornare a giocare, la Serie A perderebbe una cifra intorno ai 600 milioni, senza calcolare la quota che arriverebbe dai 400 milioni in ballo per le squadre in corsa nelle coppe europee. Una piccola parte andrebbe ai club italiani. Se non finisce il campionato il calcio esplode. E parlo dei massimi sistemi, ripeto. Sui campionati di B e C c’è altro da dire.

Ci sono 60 squadre professionistiche in C e 20 in B che si reggono grazie ai contributi di tanti imprenditori che adesso avranno problemi con le loro aziende. Non è che non amino più il calcio, adesso però ragionevolmente non potranno più investire. Sono mecenati, il problema del nostro calcio è che si reggeva sul mecenatismo. Ora non so quanti potranno andare avanti”.