Calcio, Vibonese: il ritorno di Pino Messina dopo le polemiche in seguito alla separazione

Il distacco dopo 18 anni era stato traumatico e burrascoso

Il ritorno dopo quel distacco traumatico condito anche da tante polemiche. Dichiarazioni forti a suo tempo quelle di Pino Messina dopo 18 anni di attività all’interno del club e la separazione che sembrava non lasciare spazio ad eventuali riavvicinamenti che invece si sono concretizzati in maniera se vogliamo anche sorprendente.

Il comunicato ufficiale

“Vibonese, andata e ritorno. Due anni di distacco ed ora nuovamente insieme. Pino Messina e la Vibonese si ritrovano a distanza di due stagioni dall’ultima volta. Da qualche giorno ha ripreso il suo posto in seno al club rossoblù. Sarà il responsabile dell’area portieri del settore giovanile e preparatore dei portieri delle formazioni Juniores, Under 17 e Under 15. Un gradito ritorno per un professionista con alle spalle 20 anni di carriera 17 dei quali con i colori rossoblù.

Il direttore generale, Antonello Gagliardi: “Sono veramente contento che un grande allenatore e soprattutto un uomo di grande sensibilità, rientri nello staff della vibonese. Il ruolo di curare la crescita dei giovanissimi e giovani portieri nella Vibonese è nato con Pino Messina che con grande impegno e professionalità ha curato, fatto nascere e crescere diversi atleti in questo delicato ruolo. Oltre al suo lavoro nel contesto del settore giovanile, attraverso la ‘Vibonese Academy’, metteremo a disposizione anche di altre società l’esperienza e la professionalità di Pino Messina“.

Il responsabile del Settore giovanile, Dino Capria: “Siamo contenti di riavere un vibonese doc al centro nella gestione del nuovo percorso del settore giovanile. Una figura storica che non poteva non rivestire i colori rossoblù“.

Il direttore dell’area tecnica del settore giovanile, Ettore Sangiorgio: “Felicissimo di riaccogliere Pino Messina all’interno del nostro staff. È il migliore allenatore dei portieri, uno dei pochi in provincia ad essere qualificato come tale. Sotto di lui sono passati tutti i migliori giovani talenti portieri del Vibonese. Sono convinto che ci darà un grandissimo contributo nel portare avanti il progetto tecnico di valorizzazione dei nostri piccoli atleti“.

Il comunicato del gennaio 2023 della società

Apprendiamo con stupore e forte amarezza lo sfogo del signor Pino Messina sulle colonne di alcuni giornali locali online in cui l’allenatore parla di “mancata valorizzazione dei giovani e poca considerazione del suo lavoro svolto nel settore giovanile rossoblù”. Attività che, come da lui stesso confermato e scritto a caratteri cubitali nel titolo dell’articolo in questione, ha portato avanti per ben 18 anni. E basterebbe solo questo per capire che, evidentemente, se il suo lavoro non avesse trovato la giusta considerazione non lo avrebbe svolto per un così lungo periodo in seno a questa Società, continuando la sua collaborazione nonostante cambi di proprietà, staff dirigenziali e tecnici. Delle due l’una.

Ma vogliamo andare ancora oltre.

Perché basterebbe leggere l’eta media della prima squadra in questa stagione, e, soprattutto, i nomi ed i cognomi della stessa rosa per capire quanto la Vibonese creda nei giovani e nel suo settore giovanile. La formazione rossoblù, infatti, oltre ad essere una delle più giovani dell’intero torneo di Serie D è in cima alla speciale classifica “Giovani D Valore”, redatta dalla Lega Nazionale Dilettanti, che premia le società con maggior utilizzo di calciatori di fascia juniores oltre la quota prevista dal regolamento del campionato. Ma soprattutto, solo nell’ultimo anno, ha attinto dalla canterà rossoblù e promosso in prima squadra ben sei calciatori. I titolari Anzelmo e De Marco ma anche Bottino, La Torre, Ayad e Cintura, quest’ultimo protagonista e decisivo proprio nell’ultima giornata di campionato contro il Castrovillari. Suo il gol partita. Probabilmente la risposta più importante che potesse arrivare. La miglior risposta che potessimo dare al signor Messina. Il quale dovrebbe sapere che poi alla fine è sempre il campo a parlare. Ed il campo racconta l’opposto di ciò che dice nel suo “sfogo”, legittimo certamente, ma, altresì, ritardato (ha lasciato la Vibonese sei mesi fa) confuso e approssimativo.

Ma vogliamo andare ancora oltre.

Perchè basterebbe mettersi solo per un attimo nei panni di chi, ogni giorno, da anni, con grandi sacrifici supporta, sostiene i sogni di decine e decine di ragazzi, per capire, al netto degli errori sicuramente commessi (siamo umani), e di alcuni casi come i citati Curtosi e De Fazio (i quali, è bene sottolineare, hanno autonomamente scelto di fare altre esperienze lontano da Vibo prendendo accordi direttamente con altre società, senza neppure confrontarsi con il proprio club che avrebbe potuto, ma non l’ha fatto, pretendere le giuste contropartite), che la prima ad essere amareggiata quando un giovane non riesce a esordire con la prima squadra è la Società, a tutti i livelli, che in quel ragazzo ha creduto investendo tempo e professionalità dedicate, come quelle messe sul campo dal signor Messina, al quale, dal presidente al magazziniere, nonostante tutto, siamo e saremo sempre grati per quanto fatto per la Vibonese.

Tuttavia, non ce ne voglia, non possiamo sopportare parole di questo tenore, da chi, soprattutto negli ultimi tempi della sua collaborazione, ha evitato il confronto, fatto ostruzionismo e creato contrasti. No. Non possiamo. Accettiamo ogni critica ma le falsità no. Come non possiamo più sopportare i metodi unilaterali di certa stampa che, chiaramente “distratta” sulle più elementari regole del giornalismo, da voce a certe “storie da bar” senza un minimo di verifica della notizia o contraddittorio. Al signor Messina l’augurio delle migliori fortune professionali ed umane con l’auspicio che possa riuscire a modificare determinati atteggiamenti personali, che, evidentemente, ne hanno frenato la carriera che avrebbe forse meritato. Forse“.