Caso Castorina, Cannizzaro non assolve politicamente il sindaco: ‘È il primo responsabile’

Il deputato reggino torna sulle elezioni perse: ‘Oggi rappresentiamo la maggioranza dei reggini’

Sicuro di se, fresco di un nuovo risultato ottenuto in Parlamento, il deputato Francesco Cannizzaro – intervenuto alla diretta facebook di CityNow – rilancia le quotazioni del centrodestra, tanto in ambito regionale che comunale.

Andiamo avanti

La sconfitta alle comunali ancora brucia. È inutile negarlo. Cannizzaro fa anche autocritica per se e per la coalizione, certificando al contempo che il centrodestra è vivo e vegeto:

“Certamente dobbiamo lavorare per dare una guida autorevole, degna, a questa città. Noi dobbiamo ricreare una classe dirigente. E’ vero che ci siamo presentati alle ultime elezioni con un candidato sindaco, ed abbiamo offerto una proposta politica che la città ha bocciato, ne abbiamo preso atto. Le responsabilità le abbiamo divise, se vogliamo, in parti uguali, poi c’è chi ne ha di più e chi ne ha di meno. La gente forse avrebbe preferito una proposta politica diversa, ne abbiamo preso atto, ma mica ci siamo arresi. Abbiamo perso, lo abbiamo ammesso, punto e a capo. Abbiamo continuato a lavorare, chi in Parlamento, chi in sede di Consiglio regionale, l’opposizione si sta amalgamando…”

Il Caso Castorina

Insomma, Cannizzaro giura che, politicamente, una svolta, in città ci sarà, anche molto presto anche alla luce dei fatti successi che, certamente a parere del deputato azzurro, vanno a dare un’immagine distorta della città, metropolitana – sottolinea lui – e che ha una storia assolutamente importante.

“Reggio non può permettersi il lusso di essere etichettata come la città dei brogli, è una cosa assolutamente grave e io a Roma ho anche vissuto momenti di disagio, le dico la verità. Io sono un garantista, il mio partito del garantismo fa una battaglia quotidiana e per quanto riguarda il consigliere Castorina auguro tutto il bene del mondo e spero e mi auguro che in sede opportuna possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti. Ma intanto dei fatti qua ci sono, poi le responsabilità le vedremo più avanti. Non è compito di Cannizzaro indagare, quello lo fanno i magistrati certamente però prendiamo atto dei fatti.

Cannizzaro passa amaramente in rassegna i “fatti” noti, i defunti votanti, i votanti mai recatisi al seggio, fino alla misura cautelare disposta per il consigliere Castorina. Per lui sono stati usati due pesi e due misure:

“Le dico una cosa se questo episodio fosse accaduto a un componente del centrodestra, di Forza Italia, di Fratelli d’Italia piuttosto che di un altro partito, credo che il caso sarebbe stato talmente eclatante da essere discusso a livello europeo. Ecco, è successo a uno di sinistra – chiaramente mi assumo la responsabilità di quello che dico – c’è stato per come è giusto che sia un po’ l’attenzione da parte della stampa, anche di quella nazionale, ma non mi pare che rispetto a questa vicenda le testate nazionali o comunque gli organi preposti abbiano dato il giusto risalto. Non c’è problema. Lo faremo noi. Lo faremo noi perché noi siamo responsabili; lo faremo anche da garantisti perché noi sulle persone coinvolte alziamo le mani e aspettiamo gli sviluppi, ma ci sono dei fatti e delle responsabilità di chi ha governato i processi elettorali in questa città”.

Le responsabilità del sindaco

C’è un discorso etico e morale nella vicenda, per Cannizzaro, che non assolve il sindaco, anzi, pur mostrando una posizione moderata, è intransigente sui metodi:

“Il sindaco non può liquidare il caso con una semplice, banale, dichiarazione, dicendo il caso è circoscritto. Il caso non è per niente circoscritto. Il caso è molto più ampio di quello che appare. I presidenti di Seggio sono nominati da qualcuno e quel qualcuno ha delle responsabilità, intanto dirette, ma se non sono dirette sono indirette e comunque sono delle responsabilità. Quindi sui processi elettorali che ha vissuto questa città alle ultime amministrative, ci sono delle responsabilità, sulle quali il sindaco Falcomatà non può assolutamente prendere le distanze perché, di fatto, è il primo responsabile. Sul fatto che lui non sapesse, sicuramente non lo metto in dubbio. Ritengo sia una persona per bene, ma certamente non può prendere le distanze perché il suo ex capogruppo del Partito Democratico è comunque destinatario di una misura cautelare e un presidente di Seggio nominato dal sindaco Falcomatà e dal consigliere Castorina è destinatario della misura cautelare”.

Se fossi…

Per il deputato forzista sarebbe stata una sola la strada da intraprendere:

“Se io fossi stato sindaco di questa città, e nelle condizioni in cui si trova lo stesso sindaco, per una questione di dignità politica e per dimostrare la totale distanza e la totale non responsabilità nella vicenda, io avrei tranquillamente presentato le dimissioni e avrei rimandato il popolo reggino a potersi esprimere in una nuova tornata elettorale.  Sarebbe stata secondo me cosa buona e giusta, cosa che chiaramente chiederemo a gran voce”.

Cannizzaro rimarca come lo hanno fatto le opposizioni, e le associazioni, ma non tutte.

“Dove sono tutte le associazioni che protestavano ai tempi di Scopelliti, quando si è trattato della vicenda dello scioglimento. Ricordo le fiaccolate, le manifestazioni in piazza creando anche degli scandali nazionali Non mi pare che queste associazioni per questi fatti così gravi siano scese in piazza o nelle strade. Ma non c’è problema, lo faremo noi in maniera civile, intelligente, come uomini e donne delle istituzioni, ma soprattutto con la responsabilità di rappresentare certamente il 50% dei reggini se non la maggioranza dei reggini”.

D’altra parte Cannizzaro sostiene come, visti i numeri del ballottaggio, “questa compagine oggi non sia sostenuta dalla stragrande maggioranza dei cittadini Reggini”.

Il Caso Ripepi

Anche nei confronti del caso che ha colpito Massimo Ripei, esponente di Fratelli d’Italia, Cannizzaro mantiene la stessa posizione di attesa senza però rinunciare ad alcune considerazioni:

“Ssiamo garantisti, anche su questo fatto delicato e importante. Conosco Ripepi da anni e ritengo sia una persona perbene, che ha fatto molto per i bisognosi e che continua con la sua cooperativa ad assistere e sostenere chi ha bisogno. C’è una indagine in corso ed è giusto dare a Ripepi la possibilità di dimostrare la sua totale estraneità dai fatti. Prima o poi la verità emergerà e noi ne prenderemo atto. Sono fiducioso, ma qualora dovesse essere colpevole sarò il primo a condannarlo sia sul piano etico morale che su quello politico”.

L’opposizione

Giudizio per così dire sospeso invece per l’opposizione a Palazzo San Giorgio. Per il deputato occorre tener conto del fatto che la maggior parte dei componenti dell’opposizione sono alla prima esperienza

“Quindi io credo che sia assolutamente giusto dare loro la possibilità di conoscere la macchina amministrativa di conoscere bene anche il regolamento del Consiglio comunale, l’approccio con la prima istituzione cittadina. Cose che servono a chiunque per dare anche una condizione di prospettiva e di approccio all’attività politica”

Ma su un fatto si dice certo:

“C’è un’opposizione coesa, fatta di grande entusiasmo e volontà di dare un contributo, qualora fossero messi nelle condizioni di farlo perchè mi risulta che questa maggioranza presuntuosa e autoreferenziali non metta nelle condizioni i consiglieri di dire la propria”.