Coronavirus e sospensione attività didattiche. Zimbone (Mediterranea): 'Nessun altro caso. Tutto sotto controllo'

Il Rettore prof. Zimbone si concede ai nostri microfoni in un'intervista esclusiva. Le ultime novità sul decreto scuola e gli aggiornamenti sul caso del coronavirus alla Mediterranea

Un pomeriggio ‘storico’ per il mondo accademico e non solo.

L’Italia intera rimane col fiato sospeso in attesa del ‘decreto‘ che prevede le misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19.

Le notizie che si susseguono sono confuse sin dal primo pomeriggio quando tutte le maggiori testate (compresa la nostra) confermano la ‘chiusura‘ delle scuole. Segue però nel giro di pochi minuti l’intervento del Ministro della Pubblica Istruzione Azzolina che ‘frena’ l’entusiasmo degli studenti.

Per comprendere meglio l’evolversi dei fatti decidiamo di raggiungere il ‘numero uno’ della Mediterranea. Disponibile e cortese, nonostante gli attimi concitati, il prof. Marcello Zimbone, Rettore dell’Università Mediterranea, ci accoglie nel suo ufficio alla presenza del team di lavoro.

Decreto scuole e atenei ‘chiusi’

“Siamo in diretta con il Ministro Manfredi insieme a tutti i rettori delle Università italiane per capire le ultime decisioni del Governo e offrire il nostro punto di vista. L’obiettivo è quello di sopperire alla sospensione delle attività scolastiche con qualche sistema alternativo ed innovativo”.

Il decreto, che verrà emanato da lì a breve, riguarda tutte le scuole e gli atenei italiani e prevede la sospensione delle attività didattiche. Il prof. Zimbone precisa come:

“Il decreto prevede la sospensione delle attività didattiche e curriculari ‘in presenza fisica’ fino al 15 marzo. Tutto il resto continua normalmente e gli atenei rimarranno aperti e dovranno garantire le altre attività e tutti gli altri servizi. Le sedute di laurea verranno svolte con la presenza dei soli laureandi così come avvenuto questa mattina. La parola’chiusa’ è inappropriata perchè un ateneo così come una scuola non è solo didattica. Esistono, come noto, una serie di attività che proseguiranno senza sosta. Parlo della ricerca e delle attività amministrative e formative rivolte a piccoli gruppi”.

Lezioni telematiche

“Non siamo ancora organizzati per le lezioni telematiche e l’ateneo al momento non è preparato. Può essere l’occasione giusta per approfondire la questione e sfruttare l’opportunità per ‘evolverci’. L’erogazione telematica delle lezioni frontali non è una cosa semplice. Dobbiamo rendere disponibili i sistemi e i canali telematici. Eventualmente già da domani ci muoveremo in questo senso. Nell’immediato però le lezioni frontali subiranno una sospensione”.

Coronavirus al Dipartimento di Agraria

Chiediamo aggiornamenti sul caso del professore della Mediterranea risultato positivo al coronavirus ricoverato presso l’ospedale di Catania.

“Finiremo l’opera straordinaria di disinfestazione entro domenica. Al momento è tutto sotto controllo. Il collega che ha purtroppo avuto questo problema non frequenta l’ateneo dal 19 febbraio ed è al momento degente in una struttura sanitaria in Sicilia sotto osservazione. Fino ad oggi non si sono presentati altri casi e sono già passati 14 giorni. La nostra attenzione è elevata e tutte le misure precauzionali sono state già prese. Siamo fiduciosi nel ritenere che questo rimarrà un caso isolato. La comunità universitaria ha dimostrato un grande senso di responsabilità. Abbiamo anche prodotto autonomamente un detergente igienizzante per le mani da distribuire a docenti e studenti”.

Cura e precauzioni Covid-19

“Le informazioni di cui disponiamo al momento come istituzioni del mondo accademico, attengono esclusivamente ad alcune precauzioni. Non esiste alcun vaccino ma al tempo stesso non bisogna creare allarmismo perchè da un lato sono in aumento le guarigioni, dall’altro la ricerca mondiale è al lavoro per trovare una soluzione. Il consiglio che rivolgo a tutti i miei studenti e colleghi è quello di seguire il decalogo del Ministero. Semplici regole che possono allontanare la malattia. Dobbiamo scoraggiare le occasioni di contagio e attendere. Siamo fiduciosi”.