Impugnativa sulla Centrale del Mercure: tensioni tra Occhiuto e Calderoli

La norma regionale sulla Centrale del Mercure impugnata dal Governo causa scintille. Pappaterra (sindaco di Mormanno): 'Occhiuto chieda scusa e dimostri concreto interesse per la Calabria'

Centrale del Mercure

Si accende il dibattito sulla norma regionale relativa alla Centrale del Mercure, impugnata dal Governo dinanzi alla Corte Costituzionale. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha espresso la sua posizione netta rispetto alla decisione dell’esecutivo nazionale, sottolineando che non è la prima volta che un provvedimento approvato dal Consiglio regionale venga contestato.

«Non è la prima volta che il governo impugna norme approvate dal Consiglio regionale. Ogni volta che lo ha fatto, nonostante sia un governo del mio stesso colore politico, noi ci siamo opposti davanti alla Corte Costituzionale. A volte abbiamo vinto, come è successo per le due leggi sui Ncc, ci opporremo anche questa volta», ha dichiarato Occhiuto, non nascondendo un certo malumore nei confronti del ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli.

Il governatore ha evidenziato che i rapporti con il ministro non sono più gli stessi rispetto all’inizio della legislatura.

Leggi anche

La replica del ministro Calderoli

In risposta, il ministro Calderoli ha cercato di abbassare i toni, attribuendo la responsabilità dell’impugnativa al Ministero dell’Ambiente, guidato dal forzista Gilberto Pichetto Fratin. Calderoli ha dichiarato: “Leggo con dispiacere alcune dichiarazioni del presidente Occhiuto, che sostiene come i rapporti con il sottoscritto ‘non sono piu’ quelli di inizio legislatura’. Da una parte mi domando il perche’,
anche perche’ da parte mia nulla e’ cambiato, dall’altra me ne dispiaccio. E proprio per sgombrare il campo da qualsiasi equivoco, se il motivo di queste dichiarazioni e’ l’impugnativa sulla norma relativa alle biomasse, ci tengo a dire parole di chiarezza: la richiesta di impugnativa alla legge regionale calabrese non nasce dagli Affari Regionali, ma e’ stata richiesta dal ministro Pichetto Fratin, titolare del Ministero dell’Ambiente ed espressione di Forza Italia”, la replica di Calderoli.

Le critiche del sindaco Paolo Pappaterra

Tra le voci più critiche nei confronti del governatore spicca quella di Paolo Pappaterra, sindaco di Mormanno, che ha usato i social per chiedere pubblicamente a Occhiuto di scusarsi con i calabresi.

In un lungo post, Pappaterra ha ricordato la manifestazione dello scorso 21 gennaio, quando circa 700 lavoratori, accompagnati da 22 sindaci, si sono riuniti dinanzi alla sede del Consiglio Regionale per richiedere un confronto con Occhiuto. Durante l’evento, sono stati presentati dati che evidenziano l’impatto positivo della Centrale del Mercure sulla filiera corta e sull’occupazione di oltre 1500 persone. Tuttavia, le richieste di incontro inviate anche tramite PEC sono rimaste senza risposta.


Il post di Pappaterra

Nel suo post, il sindaco di Mormanno ha dichiarato:

«Avremmo voluto illustrarle i dati di Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) e dell’Osservatorio Ambientale sulla qualità dell’aria della Valle del Mercure, tra le più salubri d’Europa, oltre che dimostrarle come la norma approvata fosse palesemente in contrasto con la Costituzione. Invece, ciò che abbiamo ricevuto è stato un atteggiamento di spocchia e sbeffeggiamento verso persone che manifestavano per il loro diritto al lavoro e alla dignità».

Pappaterra ha inoltre accusato Occhiuto di «ignorare il dialogo» e di assumere posizioni contraddittorie su temi ambientali, citando come esempio il rigassificatore di Gioia Tauro e la Centrale del Mercure.


La richiesta di scuse pubbliche

A seguito dell’impugnativa del Governo, Pappaterra ha chiesto al governatore:

«Le chiedo pubblicamente di scusarsi con i lavoratori, le imprese, i Sindaci e con tutti i calabresi per il suo atteggiamento irrispettoso e offensivo. Di convocare un Consiglio Regionale straordinario per procedere all’immediata cancellazione di questa norma incostituzionale. Di dimostrare, con fatti concreti, il suo reale interesse per il futuro della Calabria, che passa per il rispetto della legge e dei principi costituzionali».

logo community