Chiude in bellezza a Bova la rassegna 'Calabria Judaica'

Racconti, miti e leggende ma anche sapori e luoghi densi di storia sono stati gli ingredienti del progetto Calabria Judaica

E’ terminata a Bova, con l’appuntamento, in piazza Roma, il 30 Luglio 2019, la rassegna culturale “Calabria Judaica”, promossa dalla Cooperativa Satyroi di Bova Marina (RC) e finanziata dal Dipartimento Cultura della Regione Calabria, nell’ambito dell’AZIONE 1 “Valorizzazione del sistema dei beni culturali e ambientali – Tipologia 1.3 – Eventi innovativi – Annualità 2018 PAC Calabria 2014/2020, Asse 6 Azione 6.7.1”. Anche l’ultima tappa del progetto Calabria Judaica ha mantenuto il trend del “tutto esaurito”.

Il ritorno alla Giudecca di Bova ha visto la collaborazione dell’associazione Il Giardino di Morgana, grazie al quale è stato possibile far scoprire una Calabria ed un territorio reggino in particolare, sconosciuto ai più.

Un incontro particolare e pieno di entusiasmo, grazie anche alla partecipazione attività dei fruitori dell’evento che hanno seguito Domenico Guarna, in un viaggio nella storia della cultura ebraica in Calabria, le cui origini affondano nel mito. Lo conferma un antico commento biblico in cui si racconta che sarebbe stato proprio Isacco a conferire “l’Italia di Grecia” al figlio Esaù, a consolazione della primogenitura carpitagli con l’inganno dal fratello Giacobbe.

Che la punta dello Stivale abbia avuto legami strettissimi con l’ebraismo lo si evince dal suo patrimonio culturale, unico nel suo genere, come dimostrano i siti archeologici di Bova Marina e Lazzaro (Motta San Giovanni), i reperti esposti al Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria e le tante testimonianze storiche artistiche ed architettoniche sparse in tutta la regione.

Miti e le leggende connesse alla storia dell’ebraismo in Calabria sono state il tema principale della giornata di martedì 30 Luglio 2019, che ha previsto inoltre un contest fotografico curato dalla associazione Il Giardino di Morgana, finalizzato a valorizzare l’antico quartiere ebraico di Bova, attraverso lo scatto più suggestivo effettuato durante l’evento culturale.

La foto vincente sarà oggetto di un premio, concernente la stampa dell’immagine stessa della giudecca, forse uno degli angoli meno noti del capoluogo dei Greci di Calabria. Il concorso, già attivo sulle pagina facebook Calabria Judaica e Associazione Culturale Il Giardino di Morgana, sarà aperto ai partecipanti del trekking urbano fino al 5 Agosto 2019.

La serata, dal titolo “La terra di Esaù: miti e storie della Calabria Ebraica” si è conclusa con una dimostrazione di cucina di una ricetta della tradizione ebraica e con un aperitivo al tramonto, all’interno della splendida cornice della Giudecca di Bova.

Racconti, miti e leggende ma anche sapori e luoghi densi di storia sono stati gli ingredienti del progetto Calabria Judaica, che ha anche messo a disposizione dei partecipanti un servizio navetta gratuito, con partenza da Reggio Calabria, Piazza G. Garibaldi – stazione ferroviaria.

Chiude quindi con tanta soddisfazione l’innovativo progetto, curato dal conservatore dei beni culturali e storico dell’arte, Pasquale Faenza, che ha avuto tra gli ospiti, Debora Penchassi, responsabile culturale della Sinagoga di Lincoln Square, Manhattan, New York (USA), il gruppo musicale di Aldo Gurnari, di Marco Valabrega (violino) e Gianluca Casadei (fisarmonica) e poi ancora il gruppo teatrale di Anna Larizza.

Non meno importanti il coinvolgimento studiosi dell’ebraismo come Daniela Scuncia, Chiara Corazziere, Domenico Guarna e Saverio Verducii, così come fondamentale è stato il supporto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia dell’AIAB Calabria, associazione italiana per l’agricoltura biologica della Calabria, l’associazione Il Giardino di Morgana, l’associazione Eureka, la Proloco di Motta San Giovanni ed i comuni grecanici di Bova e Motta San Giovanni.

Soddisfatta la cooperativa Satyroi, convinta che solo la qualità e la professionalità può fare la differenza nella valorizzazione di un patrimonio culturale così esclusivo nel panorama internazionale.