Città metropolitana, passa a maggioranza e con qualche polemica, il Bilancio di previsione ‘21/’23

Il gruppo di Forza Italia vota contrario. Minicuci e Lizzi si astengono. Tensione tra Conia e Versace

Approvato a maggioranza il Bilancio di previsione 2021/2023 della Città metropolitana di Reggio Calabria, unitamente al Documento unico di programmazione (Dup) che, per dirla con il consigliere delegato Giuseppe Ranuccio, costituisce il documento attraverso il quale una compagine politico-amministrativa mette nero su bianco quelle che sono le linee guida del proprio agire amministrativo.

È anche il primo bilancio del secondo tempo metropolitano del sindaco Giuseppe Falcomatà che ha invitato a tenere conto del contesto storico in cui si sta approvando il documento contabile.

“Il nostro – ha detto Falcomatà – è un Bilancio che risente dei tagli storici subiti nel passaggio da Provincia a Città metropolitana. Un Bilancio che ci consente di avere un margine di scelta discrezionale politica, nel quale chiaramente si vorrebbe fare di più, ma è un bilancio di quello che si può fare. Non è un bilancio ingessato, che impedisce a sindaco e consigliere di poter indirizzare quello che è il loro lavoro rispetto agli obiettivi che si sono prefissati. Un bilancio che ci consente di lavorare con tranquillità da un lato e ci sprona a lavorare meglio e di più per migliorare un quadro normativo che mette in difficoltà gli enti locali e quelli di secondo livello”.

Alla fine la maggioranza ha votato compattamente, mentre nell’opposizione si sono riscontrati dei distinguo che hanno visto “contrario” il gruppo di Forza Italia, costituito da Ceratti, Zampogna e Romeo, e astenuti i consiglieri Conia, Minicuci e Lizzi.

Ente strutturalmente solido

Ad illustrare i principali aspetti del Bilancio di previsione è il consigliere delegato Ranuccio che in premessa sottolinea come, nella redazione del documento, siano state recepite le indicazioni di tutti i consiglieri metropolitani, compresi quelli di minoranza. Un punto questo che nel corso del dibattito ha creato non pochi momenti di tensione, con un vero e proprio scontro tra i consiglieri di opposizione Michele Conia e Domenico Romeo e il delegato alla viabilità Carmelo Versace.

Per Ranuccio quello in votazione è un bilancio che innanzitutto prende atto del fatto che la città metropolitana, strutturalmente, è un ente solido. Una condizione però che non deve trarre in inganno:

“Guai a cadere nell’errore che questo suo essere solido si traduca con il fatto che si può fare tutto ciò che si vuole, perché purtroppo le esigenze del territorio sono veramente infinite, quindi non si può dare risposta a tutto. Ma in ogni caso abbiamo messo sù un bilancio che secondo noi racchiude un po’ quella che è la nostra filosofia che parte anche da una campagna d’ascolto che si svolge e si sta svolgendo in queste settimane: chiunque ha potuto constatare l’attivismo dell’intero consiglio metropolitano che è presente nelle varie aree della città metropolitana. È un bilancio che da un lato stanzia le risorse per far fronte a quelle che sono le priorità del territorio, dall’altro però ha un occhio alla programmazione facendo riferimento a quelli che sono tutte le varie fonti di finanziamento che possono provenire dai bandi regionali con un occhio anche a quello che sarà poi il recovery fund”.

Ranuccio sottolinea come tra le esigenze prioritarie individuate un ruolo di preminenza l’abbia avuta la viabilità, che poi rispecchia la volontà dell’amministrazione e del sindaco di incrementare fortemente gli aspetti che attengono alla manutenzione delle strade metropolitane con un occhio di riguardo per esempio allo sfalcio e alla pulizia. Ma attenzione, nei limiti di quanto possibile, è stata data agli impianti sportivi e al turismo con la tutela e la valorizzazione dei sentieri e della costa. Ranuccio ricorda poi un altro risultato di cui va orgogliosa l’amministrazione e cioè i cosiddetti Battelli pulisci mare che sostanzialmente in tutto in territorio metropolitano andrà a ripulire il mare dalle plastiche che ci galleggiano. Infine, sono stati anche finanziati nuovi corsi di formazione che hanno l’obiettivo di creare nuove figure professionali attuali, per dare concreta possibilità a giovani o meno giovani di trovare realmente uno sbocco lavorativo.

Il dibattito

Il primo ad intervenire dopo la relazione è il delegato alla Viabilità Carmelo Versace che ha parlato di emergenze molto complesse per la città metropolitana, cresciute negli ultimi dieci anni, e nonostante questo “abbiamo cominciato a dare risposte al territorio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Filippo Quartuccio che ha fatto riferimento ad un lavoro meticoloso che si è tradotto in “un atto di condivisione importante che ha tracciato un nuovo percorso con spirito unitario e costruttivo. Il nostro compito è veicolare un messaggio importante: la città metropolitana ha intrapreso un cammino che ha alla base la conoscenza del territorio e delle sue problematiche”.

Il vicesindaco Armando Neri ha parlato di “secondo tempo politico della città metropolitana, caratterizzato dall’attenzione verso il territorio”.

“Essere presenti sui territori ci porta oggi a licenziare un documento contabile che ci consentirà di dare risposte a esigenze concrete raccolte sui territori. Grazie al sindaco che ha voluto dare questo piglio al secondo tempo, possiamo parlare di un Bilancio della concretezza: che ci consente di coniugare la fase dell’ordinarietà a quella della programmazione. È un bilancio trasparente, fondamentale per una città metropolitana che vuole rivolgersi ai suoi cittadini”.

Antonino Minicuci da parte sua pone l’accento sul fatto che il sindaco avrebbe dovuto presentare le Linee di indirizzo lo scorso 26 marzo, a sessanta giorni dall’insediamento. Linee che avrebbero dovuto ricevere le osservazioni della minoranza prima dell’approvazione. Con atteggiamento collaborativo però Minicuci ritira emendamenti invocando concretezza e chiedendo un impegno per premere sul consiglio regionale, appena si insedierà, per ottenere la declinazione effettiva del principio di sussidiarietà verticale.

Michele Conia rompe l’idillio dell’aula, con un intervento critico rispetto ai metodi della maggioranza, lamentando insomma la scarsa collaborazione e il non aver preso in considerazione da chi di dovere le sue osservazioni. Lo scontro però sale quando denuncia di essere sistematicamente ignorato quando il consigliere delegato Versace, ma in generale tutta l’amministrazione, si reca sul territorio della Piana.

Anche Giuseppe Zampogna contesta “gli spot della maggioranza senza coinvolgere i consiglieri di minoranza del territorio”. E poi si chiede polemicamente cosa è cambiato rispetto al Bilancio scorso in termini di spesa. Zampogna lamenta anche il perdurare di un certo Reggiocentrismo nelle scelte e soprattutto nell’assegnazione delle risorse, puntando l’indice su feste patronali e ricorrenze.

Per Giuseppe Marino il Bilancio deve guardare al futuro del territorio. Per lui sulla capacità di individuare soluzioni nuove, si gioca la capacità politica di guardare al futuro facendo fare un salto di qualità al territorio: “Le rivoluzioni – afferma – non si fanno dall’oggi al domani”. Si sofferma quindi sui corsi di formazione su cui punta la città metropolitana.

Anche Domenico Romeo, contesta “l’elemento di novità annunciato dalla maggioranza che ha parlato di protagonismo amministrativo, ma – obietta Romeo – solo appannaggio della maggioranza in barba alla collaborazione sbandierata. Si può dare giudizio positivo o negativo sul Bilancio – conclude – ma le cifre parlano chiaro”.