di Vincenzo Comi – Sabato 2 maggio, ore 18:30, teatro “Rendano“, Cosenza.
Fiorello incontra la stampa prima dello spettacolo “L’ora del Rosario” che andrà in scena esattamente due ore e mezza più tardi.
Entrati nel foyer del teatro ti aspetti, insieme ai tanti colleghi giornalisti, la consueta conferenza stampa con l’artista. Domande preparate, con tempistiche stringenti, alle quali il comune artista avrebbe risposto, come di consueto, con altrettante stringenti risposte.
E invece accade quello che meno ti aspetti. Superato il foyer, appena due passi dopo l’ingresso in platea, Rosario Fiorello accoglie così il nostro arrivo dal palco del “Rendano“:
“É arrivata La stampa! Cremonesi accogliamo la stampa con una canzone!” Il tutto accompagnato dalle voci del trio vocale “I Gemelli di Guidonia“.
Quello che doveva essere un ingessato incontro con la stampa diventa così una piacevolissima chiacchierata in compagnia dell’amico Fiore.
“Vi hanno già offerto tutto? Caffè, spremuta, succo d’ananas? Scusate l’abbigliamento ma come avete potuto notare stiamo ultimando le prove…tanto sono comunque un figo pazzesco…guardate che figo…55anni e ho una prostata piccola così!”
In realtà Fiorello si è già esibito venerdì primo maggio nella prima data prevista per il suo mini tour al “Rendano” di Cosenza.
Tra i colleghi giornalisti c’è chi ha già visto lo spettacolo. C’é invece chi, come me, lo show lo deve ancora vedere e non ne vede l’ora.
“Vi prego di non anticipare nulla ai colleghi che ancora non hanno visto il mio spettacolo. Comunque – scherza Fiorello strizzandoci l’occhio – lo spettacolo più bello sará quello di questa sera.”
Fiorello diventa per un attimo serio (o almeno ci prova) e inizia a spiegare il suo passato in Calabria.
“Ho bazzicato di più la Calabria del sud. Nicotera, Simeri Crichi, Isola Capo Rizzuto. Quando voglio fare l’accento calabrese mi viene infatti quello catanzarese. La Calabria mi ricorda la mia Sicilia. Ricordo quando facevo il militare prendevo L’Espresso che impiegava 24 ore da Pordenone ad Augusta. Quando arrivavo in Calabria per me era come se fossi dietro l’angolo di casa…”
Fiorello arriva in Calabria con uno stile decisamente ‘low profile‘. Entrando a Cosenza decine di manifesti di spettacoli e grandi live d’autore incrociano la strada, ma dello show di Fiorello nemmeno l’ombra.
“Con questo spettacolo mi sono reso conto che la provincia è poco conosciuta. É grazie a questo tour che ho conosciuto posti meravigliosi come Bergamo Alta, Gallipoli, Ascoli Piceno. Fino ad ora avevo fatto solo grandi spettacoli all’interno dei palazzetti e quindi grandi città. Il mio tour in Italia era Torino, Milano, Venezia, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Taranto, Palermo, Catania, Cagliari, Sassari, fine. Con la provincia sto scoprendo posti bellissimi. Lo spettacolo L’ora del Rosario inizia sempre un giorno prima, girando le vie della città e conoscendo la gente del luogo. Nel mio show c’è sempre molto di quello che vivo in città.”
Fiorello é un fiume in piena. Non vuole parlare del suo spettacolo ma dei tanti aneddoti che hanno portato alla realizzazione de “L’Ora del Rosario“. Come i duetti di grande spessore con artisti del calibro di Mina e Tony Renis.
“Ho avuto la fortuna di poter contare su due collaborazioni uniche. Tony un giorno mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una sorpresa per me…è da lì é nato il collegamento durante lo spettacolo da Las Vegas con Tony Renis…”
Prima di congedare la stampa, spinto da alcune nostre domande, Fiorello analizza il nuovo karaoke di Pintus, gli ultimi fatti di Expo 2015 ed infine il suo ritorno in tv.
“Pintus è bravo. Purtroppo non c’è più il pubblico di una volta. Dopo 20 anni di talent, di ‘grandi fratelli’, di fotografie ed ‘isole di famosi’ il pubblico è ‘sgamato’. Al povero Pintus manca la signora con la borsetta. Pintus veniva a viva radio due quando era ragazzino per fare le animazioni…Con lui ho un ottimo rapporto…”
Dal karaoke all’Expo.
“L’Italia vera non è quella che vediamo a Expo. La provincia italiana all’Expo non si vedrà. Prenderei a calci nel sedere chi ha spaccato le vetrine l’altro giorno. Nel mio post su Twitter ho scritto ‘Qualsiasi sia il motivo, la causa, l’ideale, la violenza è il modo peggiore per manifestare dissenso. Con la violenza si finisce per diventare peggio di corrotti e corruttori che hanno rovinato il nostro Paese.’
Infine la domanda che tutti noi avevamo nel proprio taccuino. “Quando ti rivedremo in tv?”
“Sto talmente bene con gli spettacoli dal vivo che andare in tv diventa un vero problema. É un problema soprattutto di contenuti. Sono più le cose che ‘non si possono dire’ che quelle che ‘si possono dire’. Dovrei combattere contro me stesso e non ne ho voglia. Per adesso non ci penso proprio alla tv. Ragazzi scusate ma io andrei…devo continuare le prove…a stasera…prima però mi devo fare qualche foto con voi della stampa calabreeeeese…”
Ore 21:00. “L’Ora del Rosario” è scoccata puntuale. Si rientra al teatro “Rendano“.
Finalmente inizia lo show dell’amico Fiore…
FOTO DI BRUNO GRECO