Giornata per gli uomini delle scorte, chef Cogliandro: 'Sensibilizziamo i ragazzi'

"Continuiamo a parlare di mafia". È l'appello dello chef da sempre impegnato nella legalità, oggi presente alla scopertura della teca della Quarto Savona Quindici

In occasione del trentennale della DIA – Direzione Investigativa Anti-mafia, Biesse in collaborazione con l’associazione Quarto Savona Quindici e con il patrocinio della Polizia di Stato, promuove l’iniziativa “Per la bandiera, uomini nel coraggio e nella bandiera”, giornata dedicata alle donne e agli uomini delle scorte.

È la prima volta che la città di Reggio Calabria fa da sfondo ad un evento di questa portata. Per questo motivo, all’appuntamento che ha visto la scopertura della teca contenente la Quarto Savona Quindi, non potevano mancare le maggiori autorità civili, militari e non solo. Tra i personaggi presenti, che desiderano manifestare la loro vicinanza a chi, ogni giorno, rischia la propria vita per gli altri, c’è anche lo chef Filippo Cogliandro.

“Abbiamo vinto noi – riprende le parole di Tina Montinaro lo chef che, nonostante le tante avversità, continua a professare il bene. Spero che quest’auto (la Quarto Savona Quindici ndr.) possa continuare a “camminare”. La memoria è importante ed ha un ruolo unico nella nostra società, che permetterà ai bambini ed ai nostri giovani di comprendere cos’è la mafia. Essere spregevole che ha distrutto la società. La teca fa si che ciò che è accaduto rimanga un ricordo indelebile nella memoria di ognuno di noi”.

Lo chef solidale, che ha fatto della legalità il suo cavallo di battaglia si è detto d’accordo con le riflessioni del Procuratore Gratteri:

“Parliamo, sensibilizziamo. La mafia, la ‘ndrangheta, la camorra sono delle associazioni di distruzione. Il Covid ha rallentato tantissime cose, tra cui anche la comunicazione relativa ai guai ed alle problematiche che le mafie stanno facendo”.