Come affrontano la ripartenza i ristoratori: l'esempio virtuoso di Lab 4.9

L'apertura ed il coronamento di un sogno, i decreti anti-Covid, la chiusura e la ripartenza. Ecco come affrontano il presente i ristoratori

La normalità è ancora un miraggio, ma la zona gialla per i ristoratori significa poter tornare, in parte, al lavoro. Tra posti a sedere e orari dimezzati, la ripartenza, per chi negli ultimi anni ha praticamente trascinato l’economia, non è affatto semplice.

C’è poi chi aveva deciso di realizzare i propri sogni nonostante il 2020 non sembrasse affatto l’anno giusto, ed ha aperto un’attività che ha fatto giusto in tempo a riscuotere il favore dei reggini prima di esser chiusa a causa delle tante restrizioni.

La storia di Lab 4.9

Lo scorso ottobre, infatti, nel cuore di Reggio Calabria, nasceva Lab 4.9: un’attività poliedrica a metà tra una galleria d’arte e un ristorante con birreria, wine, cocktail bar.

Solamente qualche giorno dopo l’apertura, le porte del laboratorio del centro cittadino si sono chiuse per essere riaperte qualche giorno fa.

Il motivo? Era venuto a mancare il core business dell’attività: la presenza degli avventori all’interno dei locali pensati e costruiti per accogliere i reggini in uno spazio unico e senza eguali.

Lab 4.9, infatti, non si proponeva unicamente di ospitare i clienti per squisiti aperitivi e cene, ma desiderava essere una “casa” per artisti, scrittori e lavoratori di ogni tipo, offrendo gratuitamente i propri spazi per creare eventi socio-culturali, convegni, salotti giuridici, letterali, mostre d’arte, fotografiche, cinematografiche e live.

“A causa dei vari Decreti siamo stati costretti a chiudere – raccontano i soci a CityNow – non perché non potessimo reinvetarci e proporre servizi d’asporto o domicilio, ma perché la nostra idea di locale era venuta a mancare proprio sul nascere, proprio mentre i reggini imparavano a conoscerci e ad amarci”.

La voglia di ripartenza e la riapertura

Certi sogni, però, son troppo grandi per stare in un cassetto e allora i proprietari del “laboratorio” di Reggio Calabria si sono rimboccati le maniche e, non appena arrivata la notizia della Calabria in zona gialla, si sono messi al lavoro per tornare ad aprire le porte della loro attività.

“Lab 4.9 va vissuto interamente, nella sua essenza più profonda. Non avere all’interno gli avventori era come mutilare parte della sua natura. Adesso che, finalmente, ne abbiamo la possibilità riapriremo a pranzo, ma offriremo anche dei servizi aggiuntivi la sera”.

Così come in origine, la proposta culinaria di Lab 4.9, anche se a pranzo, sarà indissolubilmente legata alla stagionalità prodotti della nostra terra. Impossibile dimenticare come già una volta il locale di via del Torrione abbia conquistato proprio tutti con la sua cucina tipica calabrese in chiave rivisitata, rappresentativa di una filiera corta fatta di carni, ortaggi del periodo e stocco.

“Il Covid ha messo in pausa tante delle nostre idee – ha spiegato la proprietà. Ma noi non ci diamo per vinti e già nei prossimi giorni, così come promesso durante la prima apertura, daremo spazio all’arte ed agli artisti. Vogliamo far parte di uno sviluppo socioculturale e dare voce ai tanti talenti che non hanno uno spazio per mostrare al mondo le loro opere”.

Lab 4.9 torna ad essere aperto ai reggini:

  • a pranzo dalle 12:00 alle 15:00 con servizio ai tavoli dal martedì alla domenica;
  • a cena dalle 18:00 alle 22:00, con asporto food & cocktail dal venerdì alla domenica.

I punti forti di Lab, infatti, non sono solo il cibo e l’attenzione alla cultura ed al mondo circostante, ma anche ai drink grazie al personale altamente qualificato che saprà donare agli avventori un’esperienza senza precedenti.

“La genuinità e la semplicità unita alla stagionalità dei prodotti, condurranno alla riscoperta dei migliori piatti della nostra tradizione enogastronomica”.