Comitato pro aeroporto dello Stretto: “Da Ryanair ancora nessuna notizia. Finora solo propaganda”

Il Comitato elenca ancora una volta tutte le problematiche in cui versa lo scalo reggino

Riceviamo e pubblichiamo – Si comunica alla collettività che in data 27 c.m. si è svolta a Reggio Calabria, presso la veranda del locale Chapeau, la riunione pubblica indetta dal Comitato pro aeroporto dello Stretto, avente ad oggetto l’emergenza territoriale in atto che, partendo dalla questione aeroporto e infrastrutture, si estende anche ai settori quali turismo e lavoro, sanità e servizio pubblico, ricerca e sviluppo.

Ricordiamo che il 22 settembre la compagnia aera Blu Panorama ha cessato definitivamente il servizio di trasporto dall’area dello Stretto, la compagnia  Alitalia sul proprio piano industriale ha previsto la soppressione di determinate tratte nazionali tra le quali vi è la Reggio-Milano, della compagnia Ryanair non si hanno più notizie nonostante fosse stato annunciato il suo arrivo in pompa magna per il mese di Aprile passato.

Insomma il risultato finale, dopo le varie dichiarazioni al sapore di propaganda, è che rimarremo presto con un solo volo per la tratta Reggio-Roma, il quale naturalmente non potrà neanche sopperire ai servizi minimi essenziali per le esigenze delle comunità locali di Reggio e Messina, né potrà giustificare economicamente il mantenimento dell’infrastruttura.

A tal riguardo si è fatto presente durante il corso della riunione che il Comitato ha in passato comunicato con i vertici delle compagnie aeree, i quali hanno dichiarato che la rispettiva fornitura del servizio (nonché il potenziamento) su qualsiasi scalo, dipende dalla presenza o meno di piani programmatici attrattivi da parte della Società di gestione e delle Istituzioni locali.

Sono stati inoltre riportati gli atti che provano il mancato impegno degli organi rappresentativi locali di fronte la sottoscrizione di un protocollo, elaborato dal Comitato, che avrebbe dovuto costringere la Sacal a rispettare gli obblighi di pubblicazione del piano industriale, così come è stata letta la risposta del dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (dal quale si attende l’osservanza su un impegno di incontro) che si rifiuta di diffidare la società di gestione degli aeroporti calabresi nel pubblicare il sopraindicato documento, nonostante l’articolo 12, comma 1 del DLgs 33/2013 imponga proprio tale dovere.

Insomma si è dimostrato che nella ripartizione della spesa pubblica nazionale purtroppo si continuano ad applicare inique sperequazioni, soprattutto a causa dei nostri rappresentanti locali che perseguono gli interessi delle segreterie politiche invece che quelli del proprio territorio.

Ma la questione aeroporto, come sopraindicato, è solo il paradigma del più ampio degrado territoriale in cui ci ha condotto il clima di indolenza verso chi ci rappresenta immeritevolmente.

Strettamente connessa al diritto alla mobilità, di cui oggi i cittadini dell’area dello Stretto sono penalizzati, è l’annosa emergenza sanitaria che obbliga tante persone ad emigrare in altre Regioni ed a causa dei cattivi collegamenti e delle esose tariffe, anche il diritto costituzionale alla salute viene oggi sostanzialmente annichilito e spesso negato.

Si è ricordato anche durante la riunione che oggi nella città di Reggio Calabria opera un centro trapianto organi che, senza l’ausilio dell’infrastruttura aeroportuale ed un efficiente servizio,non si potrebbero salvare tante vite umane.

Oltre l’aspetto sociale va citato inevitabilmente l’aspetto economico, infatti grazie ad un’infrastruttura efficiente si potrebbero attrarre quei finanziamenti pubblici e privati indispensabili per dar respiro ad un territorio come il nostro, a rischio di isolamento e con il più basso tasso occupazionale, a fronte invece dalla pressione tributaria più alta d’Italia (come da fonti ufficiali della CNA).

Nel corso della riunione sono stati portati numerosi esempi di come il comparto del turismo e delle strutture ricettive potrebbe beneficiare dall’intervento dei rispettivi piani istituzionali sul turismo e sui trasporti, i quali oggi tardano ad esplicare dei contenuti attendibili, né vi è una sinergia per collegare l’aeroporto con il territorio circostante.

Ma non vanno dimenticati neanche gli importanti settori della ricerca e delle professioni, i cui attori oggi trovano grandi limitazioni e difficoltà negli spostamenti necessari per il proprio lavoro costringendo i giovani e le eccellenze al trasferimento definitivo verso altre città, così come il nostro territorio viene puntualmente privato della possibilità di ospitare numerosi convegni e meeting.

In conclusione, visto l’emergenza in corso, tutti i presenti si sono trovati d’accordo sull’avviare una mobilitazione collettiva che possa creare uno squarcio in un sistema socio-politico locale compromesso nella sua integrità e funzionamento, tuttavia, al contempo, proprio per evitare che l’ennesima manifestazione si risolva in una giornata di protesta, si sono gettate le basi per creare una compagine civica in grado di portare avanti quelle progettualità che, a causa della mancanza di validi interlocutori istituzionali, non hanno potuto fin oggi trovare realizzazione.

Si ringraziano a tal proposito, oltre i numerosi cittadini intervenuti ed il titolare del locale che ha ospitato la riunione, i rappresentanti di categoria che hanno risposto all’invito, come quelli di Confindustria RC, Confesercenti RC, Confapi RC, l’Ordine degli Avvocati RC, i quali hanno manifestato la propria presenza e la disponibilità alla collaborazione per lo sviluppo del territorio.

Ci dispiace di aver registrato di fronte un argomento così rilevante l’assenza, pur se motivata da precedenti impegni istituzionali, del Sindaco della Città Metropolitana, del Presidente della Camera di Commercio, dei Rettori Universitari e del Direttore del MuseoArcheologico di RC, i quali ci auguriamo manifestino al più presto la volontà di mettere in campo delle azioni risolute.

Si invitano infine tutti i cittadini che si rispecchiano nelle azioni avviate e che per vari impegni non hanno potuto partecipare alla riunione, nel mandare la propria adesione ed un contatto personale al seguente indirizzo e-mail: [email protected]

Il Comitato pro aeroporto dello Stretto