Falcomatà sul Natale: "Meglio i mercatini chiusi a Reggio che la pista di pattinaggio a Milano"

La crisi della maggioranza e le battaglie sulle poltrone non entrano in consiglio comunale. "Normale dialettica". L'intervento del sindaco

Nessun botto di Capodanno nell’ultimo consiglio comunale. La maggioranza preferisce lavare i panni sporchi in casa: due mesi di scintille e trattative ad oltranza sulle poltrone che dovranno comporre la nuova giunta diventano per magia ‘dialettica’. Il sindaco Falcomatà, dopo aver ascoltato gli interventi dei consiglieri di maggioranza e opposizione, ha parlato affrontando una serie di argomenti e svincolando quasi del tutto le polemiche interne.

“Sento parlare di tregue armate e notte di lunghi coltelli, o ancora di divisioni e frammentazioni. Se rimaniamo a livello locale va bene ma se si parla di nazionale o europeo, all’opposizione ricordo che il Governo soltanto pochi giorni fa è andato sotto sul Mes.

L’Università Mediterranea è passata negli ultimi anni da 10 mila nuovi iscritti a 3 mila nuovi iscritti, significa 7 mila giovani in meno ed è un dato sul quale riflettere. Si parla di turismo di ritorno, ma io vorrei sottolineare che c’è anche un problema opposto e che vede sempre più genitori della nostra città raggiungere i figli altrove”.

Falcomatà sul Natale e la sanità

“Meglio i mercatini chiusi a Reggio che la pista di pattinaggio a Milano, se si parla di flop natale parliamo anche dei voli deserti. Poteva andare meglio sul Natale, è vero. Nostri cittadini hanno problemi enormi nel settore della sanità, forse la politica dovrebbe occuparsi di queste situazioni.

Riguardo il centro Girasole, al consigliere Neri dico che la prima valutazione sulla dismissione è del 2010, poi nient’altro sino a oggi, fatico a capire questa enfasi.

Le assunzioni al Comune firmate ieri una delle emozioni più belle vissute. I conti in ordine sono uno dei valori dell’amministrazione, abbiamo avuto senso di responsabilità nell’evitare scelte che sarebbero state irreversibili”, le parole del sindaco Falcomatà, che chiude con la solidarietà espressa ai titolari dell’Hub per la famiglia di Sbarre e punzecchiando sul coraggio che non può appartenere a chi non ce l’ha.

Si può così procedere con i vari punti all’ordine del giorno a partire dai debiti fuori bilancio, con l’augurio che dalla montagne di “dialettica” di queste settimane si possa arrivare presto alla definizione del nuovo esecutivo.