Nuova giunta e terzo tempo, Falcomatà 'ostaggio' del Pd: è muro contro muro

'Parenti serpenti' a Palazzo San Giorgio. Martedi la riunione decisiva: vertice in casa dem, alla presenza del segretario regionale Nicola Irto

Nuova giunta Falcomatà, dovrebbe trattarsi di un ‘buona la terza’ per quanto riguarda l’attesa, e decisiva, riunione del Pd. Dopo gli appuntamenti saltati di domenica e di oggi, secondo quanto raccolto si terrà domani il vertice in casa dem, che dovrà sciogliere i nodi all’interno del Partito Democratico. La riunione, fissata nel pomeriggio al termine del consiglio comunale, vedrà la presenza salvo sorprese anche del segretario regionale Nicola Irto.

Primo cittadino ‘ostaggio’ del suo stesso partito, sintesi paradossale ma allo stesso tempo fedele di quanto sta accadendo in queste settimane. Sindaco vittime delle sue stesse scelte, troppo rigide e integraliste, che non rendono conto delle dinamiche di partito e di equilibri interni alla maggioranza, ribattono i detrattori del repulisti e azzeramento voluti da Falcomatà. In difesa del primo cittadino, c’è da dire che non è la prima volta che in politica si verifica un reset della giunta comunale con contestuale allontanamento di assessori eletti. Ma tant’è…

La vicenda rimane ingarbugliata al punto di partenza: Falcomatà pretende l’azzeramento della giunta, compresi gli assessori del Pd, dem che non ne vogliono sapere e fanno resistenza, proponendo il mantenimento delle attuali 4 caselle. Il ‘cul de sac’ di cui abbiamo riportato in queste settimane è rimasto tale, quando a Natale mancano poco più di 10 giorni. Trapela un certo pessimismo da fonti vicine al primo cittadino rispetto a quello che sarà l’esito della riunione prevista per domani: troppo ampia al momento la distanza tra le richieste del Pd e la volontà ostinata di Falcomatà.

Va da se che nessuno (sindaco, giunta e maggioranza) può permettersi di tirare la corda ancora a lungo: le continue scadenze e promesse di chiudere la partita in tempi brevi, sono state costantemente disattese mentre la città attende risposte urgenti invece di teatrini e balletti sul numero delle poltrone e le targhette da appiccicarci sopra.

‘Parenti serpenti’ a Palazzo San Giorgio

Domani andrà in scena un grottesco consiglio comunale, durante il quale la maggioranza proverà a palesare unità di intenti e compattezza, mentre la lava incandescente che si aggira nei corridoi di Palazzo San Giorgio  rischia invece di ridurla in cenere.

Un pò come nel celebre e amaramente comico film ‘Parenti serpenti’ di Mario Monicelli, capolavoro che racconta come pochi altri le tristezze e le invidie che talvolta si annidano all’interno delle famiglie.  Con questo spirito decisamente poco natalizio, domani all’interno dell’Aula Battaglia potrebbero non presenziare la consigliera di Italia Viva Debora Novarro e i consiglieri di Democratici e Progressisti (fatta eccezione per Nino Castorina che proprio domani dovrebbe ufficializzare la sua adesione al gruppo di Nino De Gaetano), segnali che se davvero inviati a Falcomatà sarebbero sin troppo chiari e dalle ripercussioni potenzialmente letali per la tenuta della maggioranza

La riunione di domani sarà probabilmente quella decisiva per sbrogliare i nodi interni al Pd (altrimenti la rottura sarebbe difficilmente sanabile) ma non bisogna dimenticare al contempo le divergenze, in merito alle scelte, del primo cittadino con il partito di Matteo Renzi e il gruppo Dp, che insiste nel chiedere 2 assessorati minacciando il supporto esterno.

A poche ore dal consiglio comunale e la riunione con il Pd, le strade da percorrere per Falcomatà sembrano sostanzialmente due: proseguire in modo caparbio e deciso sulla volontà di ricreare una giunta da zero (salvo Brunetti), mettendo al centro di tutto le proprie idee e la volontà di imprimere un cambio di passo alla città, ma rischiando di andare sbattere a tutta la velocità, o iniziare a mettere da parte i propri propositi di rivoluzione, assecondando le richieste di partiti e forze di maggioranza.

Spesso figlie, doveroso sottolinearlo, di dinamiche e logiche che poco hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini e le necessità impellenti e improcrastinabili che Reggio Calabria vive…