Falcomatà e la nuova giunta, come nel film Memento. Ennesima fumata nera con i Dp

Il primo cittadino...ricomincia da capo. Il teatrino sulle trattative (o meglio le poltrone) è diventato imbarazzante

I riferimenti cinematografici si perdono rispetto alla tragicomica situazione che si vive nelle ultime settimane a Palazzo San Giorgio, ma due sono senza dubbio i più calzanti. Il primo, in ordine cronologico, è datato 1994, con la spassosa commedia ‘Ricomincio da capo’ di Harold Ramis, con Bill Murray nei panni di un presentatore televisivo che rivive sempre lo stesso giorno, il 2 febbraio.

Il secondo ci accompagna con la memoria (termine più che mai indicato) al 2000, anno che vide l’uscita di ‘Memento’, lungometraggio che lanciò il talento di Christopher Nolan, in seguito regista di Batman e altri capolavori come Intestellar sino all’ultimo acclamato Oppenheimer.  In Memento il protagonista (Guy Pierce) non riusciva a ricordare nulla anche riguardo a vicende di poche ore prima, arrivando a doversi scrivere sul corpo il proprio nome e altre informazioni essenziali.

Falcomatà-Dp, fumata nera

La premessa serve per raccontare il teatrino, diventato francamente imbarazzante, al quale tutti i cittadini devono assistere oramai da due mesi. Dal rientro dopo l’assoluzione nel processo Miramare, ogni giorno è il 2 febbraio per Falcomatà e l’amministrazione comunale, ogni giorno il sindaco e gli esponenti di maggioranza dimenticano completamente quanto accaduto 24 ore prima.

Soltanto così si possono spiegare gli ultimi 2 incontri di maggioranza: quello di venerdi tra Falcomatà e il Pd, e quello andato in scena oggi tra il primo cittadino e Nino De Gaetano, leader del gruppo Democratici e Progressisti. Il faccia a faccia, avvenuto in un bar del centro a poche decine di metri da porto di Reggio Calabria,,,ha visto per l’ennesima volta naufragare ogni tentativo di intesa.

Dp per la conferma delle attuali 2 postazioni, anche in modalità ‘variabile’ (ovvero sostituendo gli attuali assessori Delfino e Palmenta, confermandoli o anche proponendo un solo assessorato ma abbinato alla presidenza del consiglio). Risposta negativa da parte di Falcomatà, che per l’ennesima volta ha spiegato che la casella destinata ai Dp è una soltanto, e con un nome nuovo.

Secondo quanto raccolto, il primo cittadino avrebbe anche offerto ruoli di altro tipo (ad esempio ai vertici di Atam) per ‘arricchire’ il solo assessorato proposto ai Dp, il gruppo di De Gaetano però ha risposto picche continuando a minacciare il supporto esterno.

Nelle ore successive alla fumata nera Falcomatà-De Gaetano, il gruppo consiliare dei Dp si è riunito (alla presenza anche dell’appena arrivato Nino Castorina) per cristallizzare la propria posizione delle due postazioni, che verrà nuovamente avanzata a Falcomatà nel prossimo incontro, fissato tra lunedi e martedi.

Nuova giunta, fermi al punto di partenza

Si è già pronti quindi al remake del remake del remake, con il sindaco e i Dp pronti a dirsi nuovamente le stesse cose, come fosse ancora il 2 febbraio. Come se si trattasse del primo faccia a faccia, e non di un cantilena che va avanti da due mesi.

Dai Dp ai Pd, invertendo l’ordine delle lettere la (triste) situazione rimane la stessa. Anche in questo caso, le posizioni rimangono arroccate al post sentenza Miramare: azzeramento salvo Brunetti la proposta di Falcomatà, conferma degli attuali assessori o azzeramento totale compreso l’ex f.f. le controproposte dem, ribadite anche nell’ultimo incontro di venerdi.

Seppur da ambienti vicini a Falcomatà si continua a garantire che la nuova giunta arriverà entro Natale, diventa difficile capire come sarà possibile, se ogni giorno si ripete uguale al precedente. Al primo cittadino spetta la responsabilità di prendere il comando della situazione, e scegliere tra le uniche due vie possibili: darla vinta alle forze di maggioranza, cedendo sui propri propositi rivoluzionari, o continuare con orgoglio e ostinazione, dando però finalmente vita al nuovo esecutivo, spaccando con buona parte della maggioranza così da capire la reale tenuta della stessa.

Mentre le riunioni basate sul nulla cosmico proseguono senza sosta, Reggio Calabria si trova ad assistere sbigottita al totale rovesciamento della narrazione. All’esterno, è tutto un cianciare su ‘programmi, progetti, idee e confronti per il rilancio della città’, all’interno invece c’è una maggioranza in frantumi, assetata ed interessata soltanto alle poltrone.

Tutto questo, mentre la città va lentamente alla deriva…