Comune di Reggio, riunione di maggioranza infuocata. Ennesima fumata nera

Particolarmente agitato appare il Pd, attraverso il consigliere Giuseppe Sera. Brunetti in mezzo a due fuochi

Non si sblocca lo stallo, oramai perdurante da tempo, all’interno dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria. Deleghe e commissioni il nodo sul tavolo, anche l’ultima riunione di maggioranza (conclusasi nella serata di martedi 8 febbraio) si conclude come quelle precedenti, ovvero con un nulla di fatto.

L’ennesima fumata nera non può che complicare i piani del sindaco f.f. Brunetti, il quale sembra essere in mezzo a due fuochi. Da un lato, il sindaco sospeso Falcomatà (o meglio, le scelte compiute nei mesi scorsi), dall’altro, il Partito Democratico, che non vuole saperne di porgere l’altra guancia.

La riunione odierna si era aperta con il primo incontro ufficiale tra gli esponenti della maggioranza e i nuovi dirigenti insediatisi di recente a Palazzo San Giorgio. Successivamente, si è entrati nelle ‘ostilità’, con le deleghe attualmente in capo a Brunetti e le presidenze di commissioni scoperte che surriscaldano il clima attorno alla maggioranza.

Rispetto alle commissioni, l’ottava (Pari Opportunità) è andata nelle scorse settimana al neo consigliere Teresa Pensabene, mancano da assegnare la prima (Bilancio), la seconda (Decentramento) e la quarta (Ambiente). L’unico punto d’accordo trovato oggi, sembra essere quello di assegnarne una delle tre in quota Italia Viva, quindi a Giovanni Latella o Deborah Novarro.

Nessun’altra intesa si è palesata, con il sindaco f.f. Brunetti che vede la clessidra svuotarsi consapevole che non potrà attendere all’infinito. E’ il caso ad esempio della commissione decentramento, ferma da mesi, che a norma di regolamento dovrebbe vedere il presidente del consiglio comunale Enzo Marra procedere ad una convocazione seppur senza le nomine utili a farla ripartire.

La sensazione che trapela con forza sempre maggiore in alcune anime della maggioranza è che Brunetti stia temporeggiando in attesa di vedere cosa accadrà con il ricorso presentato da Falcomatà in merito alla sospensione ricevuta, sentenza attesa a breve.

Particolarmente agitato appare il Pd, partito che appare quantomeno singolare al momento descrivere come contenitore politico del sindaco sospeso. Gli attriti tra le parti sono oramai datati e crescenti, come confermato anche dalle ultime vicende relative all’elezione del segretario provinciale dei dem.  La nomina, che sarà resa ufficiale tra 10 giorni, di Antonio Morabito come nuovo segretario del Pd potrebbe apparire in questo momento come un ulteriore grattacapo per il sindaco sospeso Falcomatà.

Tra gli interventi più accesi dell’ultima riunione di maggioranza, quello del consigliere comunale Giuseppe Sera. Dopo aver sottolineato come la macchina amministrativa sia ferma, Sera si è soffermato anche sullo stallo relativo alle deleghe alla MetroCity. “Cosi, ci sentiamo presi in giro”, la sintesi eloquente di quanto espresso da Sera, da mesi tra i consiglieri più critici interni alla maggioranza. Non a caso facente parte del Pd.

Nel corso della riunione, si è fatto riferimento anche alla convenzione stipulata dal Comune di Reggio Calabria con il Formez, convenzione utile per favorire la selezione di personale attraverso i concorsi. Mentre un accordo del tutto simile, sempre con il Formez, ha prodotto risultati in tempi brevi dentro la Regione Calabria, a Palazzo San Giorgio è tutto fermo da anni. Per il comprensibile disappunto della maggioranza, che ha ipotizzato a Brunetti il ricorso ad una nuova convenzione più utile e produttiva.

Il sindaco f.f. ha intenzione di fare ricorso a tutta la diplomazia e pazienza possibile, ma sa che il tempo delle scelte si avvicina sempre più. Per questi motivi, al termine dell’ultima riunione conclusasi con l’ennesima fumata nera, l’accordo è stato quello di ritrovarsi entro pochi giorni, forse entro questa settimana.

Evitare ad ogni costo possibili strappi interni dalle ripercussioni pericolosissime, completare l’assetto di commissioni e deleghe permettendo così alla macchina amministrativa di ripartire con la piena operatività. Brunetti riuscirà nella doppia missione?