Irto esulta, Falcomatà affonda: Morabito candidato unico del Pd per la segreteria provinciale

Il duello interno ai dem vede (ancora) Irto quale uomo forte del Pd in Calabria. Falcomatà paga le scelte pre e post Miramare ?

Le infuocate riunioni dello scorso novembre tra il sindaco (all’epoca fresco di sospensione) Falcomatà e il Pd, sia locale che nazionale, sembrano preistoria. Ma forse gli strascichi non si sono del tutti esauriti. A due mesi e mezzo da giorni che dividevano il destino dell’amministrazione comunale tra il rimpasto e la ripartenza (cosa poi verificatasi) dalla frattura definitiva e i titoli di coda, i rapporti all’interno del Pd non sembrano ancora essersi tranquillizzati del tutto.

“Non puoi fare come ti pare” fu la sintesi di uno dei passaggi più duri nel corso di una bollente riunione, con il Pd che attraverso l’ex ministro Giuseppe Provenzano prendeva plasticamente le distanze dalle decisioni in autonomia di Falcomatà. La premessa serve a comprendere meglio quanto accaduto negli ultimi giorni all’interno dei dem rispetto al profilo da individuare per la segreteria provinciale.

Le proposte del sindaco sospeso sono sembrate quasi un urlo di disperazione, se non altro l’evidente dimostrazione di come il ”cerchio magico” al suo fianco si sia dissolto quasi del tutto. Ai nomi già riportati su queste pagine (il portavoce Stefano Perri e l’assessore sospeso Giovanni Muraca) emergono altri due profili avanzati da Falcomatà e stoppati dai dem.

Il sindaco di Bagaladi (e suocero di Falcomatà) Santo Monorchio e Mimmo Mallamaci, cugino del capo di Gabinetto Francesco Dattola, quest’ultimo figlio della dirigente Spanò, secondo quanto raccolto da CityNow sono state altre due proposte del sindaco sospeso, con risultati identici rispetto ai precedenti profili avanzati.

Come riportato su queste pagine sabato 5 febbraio, alla fine l’intesa è stata trovata sulla figura di Antonio Morabito: sarà il figlio di Giuseppe Morabito storico esponente del Partito Democratico ed ex presidente della Provincia, il candidato unico per la segreteria provinciale del Partito Democratico. Giovanni Nucera, ex consigliere regionale e uno dei primi nomi messi in campo da Falcomatà, non ha avuto altra scelta che il ritiro della candidatura. Discorso simile per Seby Romeo, profilo vicino ad Irto che si è arenato dando il via libera alla fumata bianca per Antonio Morabito.

La strategia utilizzata da Falcomatà in questa circostanza è stata definita ‘fallimentare’ da ambienti vicino al Pd locale, le diverse proposte messe in campo non hanno attirato l’interesse degli altri esponenti. I dem probabilmente continuano a chiedere un conto salato al sindaco sospeso per le scelte in autonomia compiute dopo la condanna subita nel Processo Miramare.

In questo scenario si inserisce anche la rottura con l’ex fedelissimo Armando Neri, con quest’ultimo che sembra non aver gradito (per usare un eufemismo) la candidatura di Muraca in quota Falcomatà alle ultime regionali e i modi che hanno incorniciato il proprio defenestramento dalla Città Metropolitana dopo la sentenza del Processo Miramare.

Il duello interno tra Falcomatà e Nicola Irto, con vista privilegiata sui prossimi scenari politici regionali e nazionali, vede nuovamente sorridere il neo segretario del Pd in Calabria e affondare sempre più il sindaco sospeso. Per Falcomatà, l’attuale momento storico non appare dei più semplici.

Da un lato, il diretto interessato attende la sentenza relativa al ricorso presentato per la sospensione da primo cittadino, sentenza che dovrebbe arrivare a stretto giro di posta. Dall’altro, scelte e decisioni assunte nell’ultimo periodo sembrano aver deteriorato i rapporti all’interno del Pd, con un Falcomatà che sembra essere sempre più all’angolo e isolato.

Paradossalmente, ‘l’ancora di salvezza’ potrebbe arrivare proprio da Irto. Anche se è ancora presto per valutazioni di questo tipo, i ragionamenti sul futuro sono già partiti. Le ambizioni politiche potrebbero portare l’attuale segretario regionale del Pd calabrese a Roma (candidato alla camera), e Falcomatà come uno dei possibili candidati dei dem alle prossime regionali.