Reggio, verso le elezioni. Prima domanda ai candidati sindaci

CityNow raccoglie le risposte di tutti i candidati al primo quesito formulato dal gruppo dei Giovani imprenditori reggini

Candidati sindaci a confronto: è questo ciò che chiedono a gran voce i cittadini di Reggio Calabria. A poco più di 10 giorni dall’election day, abbiamo deciso di dar voce ad alcuni enti ed associazioni del nostro territorio che non hanno esitato ad inviarci i loro quesiti sul futuro della città.

Ogni giorno, i nove aspiranti sindaci risponderanno al quesito posto da una realtà reggina e le loro risposte verranno da noi riportate all’interno di un unico articolo, in modo tale che il lettore possa mettere a confronto i programmi di destra, sinistra e liste civiche.

A porre la prima domanda sono stati i Giovani di Confindustria Reggio Calabria, che hanno chiesto ai candidati sindaci:

“Considerato l’ambizioso programma elettorale presentato, sicuri che lo stesso potrà essere sviluppato solo ed esclusivamente mettendo in campo donne e uomini con abilità e competenze, pensa di occupare posizioni e poltrone investendo su giovani e non, competenti e con comprovata esperienza specifica nei settori oggetto di impiego? Oppure la premialità sarà scaturita dal numero di preferenze ricevute, tralasciando l’importanza delle competenze?”.

Di seguito, la redazione di CityNow ha raccolto le risposte dei candidati sindaci (in ordine alfabetico).

Klaus Davi

“Una parte di giunta sarà composta, per forza di cose, dagli eletti. Ma dall’altra ci saranno grandi professionalità ed importanti nomi della Calabria e del panorama nazionale che coinvolgerò personalmente per il futuro di Reggio Calabria.

Da uomo che ha combattuto la criminalità organizzata in prima linea non potrei essere più lontano da queste pratiche clientelari. Non potrei mai condividere una logica mafiosa. La nostra sarà invece un’azione pulita, meritocratica per rilanciare Reggio Calabria. Forse i Giovani di Confindustria non mi conoscono bene, ma questa può essere la giusta occasione”.

Giuseppe Falcomatà

“Di certo non è la carta d’identità a stabilire competenze e preparazione. Bisogna sempre coniugare esperienza e freschezza d’idee, rispettando la volontà dei cittadini. Il sindaco non assegna poltrone, ma ogni sua scelta è dettata dalle necessità e dalle indicazioni che arrivano dal territorio. È stata la Città, in questi anni, a scegliere una classe dirigente capace di unire giovani professionisti e persone di rodata esperienza”.

Il sindaco uscente continua:

“Io stesso, al mio insediamento, ero poco più che trentenne, coetaneo di molti che sarebbero poi stati gli assessori che mi hanno accompagnato in questa meravigliosa esperienza. Ad ogni modo, prima d’essere giovani o maturi, i tratti distintivi di chi si candida ad amministrare la cosa pubblica devono essere l’onestà, la trasparenza ed il rispetto per le persone ed i beni comuni. Ma soprattutto la competenza, la preparazione professionale e l’esperienza acquisita sul campo, sono le caratteristiche necessarie a governare una realtà complessa come la nostra. In questo senso abbiamo pienamente le carte in regola”.

Fabio Foti

“Dovendo operare subito in modo fruttuoso nella direzione dello sviluppo e nella riconfigurazione della nostra comunità è fondamentale che le scelte sulla squadra di governo siano strategiche”.

Il rappresentante del Movimento 5 stelle spiega:

“Il metodo utilizzato sarà quello della sperimentata “scatola degli attrezzi”, sei differenti competenze richieste per selezionare al meglio un profilo governativo competente ed adatto al contesto operativo: leadership locale (in quanto soggetti già ampiamente riconosciuti dalla nostra comunità per capacità e caratteristiche operative), lavoro in partenariato (nell’ottica di una visione comune, valori condivisi e reciproco rispetto con gli altri attori) capacità di ascolto e comunicazione (al fine di garantire che le preoccupazioni della gente vengano pienamente intercettate), comprensione politica (quindi chi è in grado di lavorare oltre suoi confini politici senza comprometterli), controllo e sfida (per parlare per conto delle proprie comunità e a pretendere domanda una risposta quando le cose vanno male), regolazione e controllo (colui/colei che utilizza la prova per valutare gli argomenti e rendere indipendenti, imparziali i giudizi).

Un nuovo paradigma per setacciare risorse innovative, appassionate, dinamiche, empatiche, abituate a lavorare “in rete”, multiculturali, multilingue e capaci di interpretare esigenze molto differenziate con visione olistica e spirito di rischio”.

Angela Marcianò

“La scelta della squadra di Governo deve avere come priorità il bene comune di Reggio, non quello personale o politico di chi guida Palazzo San Giorgio. Quindi abilità e competenze credo siano alla base di una buona amministrazione, a prescindere dall’esito delle preferenze.

La politica deve essere a servizio della gente, non viceversa. Le logiche clientelari non fanno parte della mia idea di città. E la squadra civica che mi onoro di guidare ha sposato un progetto, non una poltrona. Fermo restando che del voto del popolo reggino bisogno tener conto, altrimenti non si tratterebbe di democrazia.

Attorniarsi di tecnici competenti attingendo dal tessuto sociale, professionale ed universitario del territorio non può che portare giovamento.

Del resto, ritengo che l’amministrazione comunale debba lavorare in stretta collaborazione con le associazioni, le organizzazioni e le aziende attente allo sviluppo del territorio, favorendo co-working, senza ricorrere alla solita politica del clientelismo.

Voglio che i reggini abbiano un ruolo FONDAMENTALE nella gestione della Città, quindi non accontentandosi di essere semplici elettori, ma fautori di risultati positivi. E dei risultati positivi non si giova il Sindaco o la Giunta, bensì tutta la cittadinanza stessa”.

Antonino Minicuci

“Sin dall’inizio della campagna elettorale, ho sottolineato e ribadito in più circostanze come sarà fondamentale avere una squadra competente e affiatata per incidere sulla risoluzione dei tanti problemi che affliggono Reggio Calabria. Non ho intenzione di fare un discorso di carta d’identità ma di merito.

Serve una squadra composta da giovani ed esperti, donne e uomini, tutti con competenze specifiche riferite al proprio settore. A loro il compito di trovare, in autonomia, le soluzioni per affrontare le varie criticità, che poi verranno discusse con la giunta. Non ho mai condiviso l’idea dell’uomo al comando e di una squadra che si limita ad eseguire gli ordini, lo ritengo uno schema inefficace.

È questa la filosofia che ha caratterizzato il mio lungo percorso professionale, modus operandi che ha sempre dato ottimi risultati e che ho intenzione di riproporre per il Comune di Reggio Calabria. Il dato elettorale sarà un fattore da considerare ma non potrà assolutamente sostituirsi ai concetti appena espressi”.

Saverio Pazzano

“Siamo assolutamente sicuri di poter compiere una rivoluzione copernicana dentro e fuori Palazzo San Giorgio. Abbiamo intenzione di costruire una squadra di governo che abbia tre caratteristiche: visione, competenza e rinnovamento. Le stesse caratteristiche con cui abbiamo costruito questo lungo percorso, con cui ci candidiamo, con cui abbiamo lavorato insieme a figure di estrema competenza.

Visione politica chiara, perché la nostra dovrà essere una rivoluzione culturale che permetta a Reggio di diventare generatrice di buone prassi e disegnare una propria identità. Competenza perché vogliamo una città efficiente, sicura, accogliente, funzionale e a misura di ogni cittadina o cittadino. Rinnovamento perché vogliamo rompere il meccanismo malato che ha consentito a intere classi politiche di costruire consenso sui bisogni delle persone. Noi attueremo tutto ciò con profondo senso etico”.

Fabio Putortì

“Il nostro programma può apparire ambizioso ma è incardinato su attività che abbiamo già avviato negli ultimi 5 anni, ottenendo importanti risultati senza attendere incarichi istituzionali o il periodo elettorale.

Le attività svolte sono rinvenibili sul nostro sito web, compreso la copia dei decreti ministeriali e regionali ottenuti fino al recente accordo con i rappresentanti istituzionali della città di Rzeszow (definita capitale dell’innovazione della Polonia), per l’avvio di una tratta aerea e l’inserimento in un circuito internazionale di città virtuose affinché si possano costituire sul territorio di Reggio Calabria delle filiere di imprese innovative e un centro di europrogettazione comune.

Oggi pertanto vi è veramente la possibilità valorizzare le competenze e le potenzialità del nostro territorio, mentre il ruolo istituzionale (non la poltrona) è solo uno strumento più incisivo per raggiungere l’obiettivo primario, che è lo sviluppo del luogo in cui viviamo.

Ciò lo abbiamo dimostrato rifiutando di far parte di coalizioni partitiche e pseudo poli civici che negli anni non hanno prodotto alcun beneficio collettivo”.

Pino Siclari

“Questa organizzazione sociale nega alla quasi totalità della gioventù il diritto al futuro. Avviare il discorso delle competenze quando, la scuola pubblica è totalmente liquidata, quando nella società prevalgono agenzie diseducative e disvalori è un fatto totalmente mistificante. Ciò vale anche per il terreno elettorale; le competenze acquisite attraverso oscuri meccanismi meritocratici vengono usate dalle segreterie politiche per nominare i loro eletti. Al contrario gli elettori devono premiare attraverso l’espressione libera delle preferenze i soggetti di cui hanno fiducia”.

Maria Laura Tortorella

“Abbiamo scommesso sulle competenze già in campagna elettorale proponendo ai cittadini candidati con esperienze significative sul campo. La stessa proposta della mia persona quale candidato sindaco della Lista Patto Civico nasce proprio da una scelta del Laboratorio in favore delle competenze maturate. Pertanto non potremmo non investire su conoscenze e competenze in grado di qualificare al meglio la gestione dei servizi da assicurare ai cittadini. Una scelta da effettuare comunque nella trasparenza e nella par condicio di tutti coloro che ne hanno i requisiti. Con riferimento ai giovani, poi, il nostro programma prevede apposite proposte per favorire la nascita di nuove idee imprenditoriali e la permanenza in città in alternativa all’emigrazione. E’ con loro che contiamo di far ripartire la città”.